Guida alla scelta dei pneumatici invernali

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Alfacorse

Alfista principiante
1 Aprile 2008
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2.0 T.S.
Con questa piccola guida cercherò di risolvere i dubbi più comuni che ho riscontrato qui nel forum in merito agli pneumatici invernali.
Proprio dal nome di questi pneumatici bisogna iniziare perché la dicitura da neve o termiche non fa giustizia delle loro vere potenzialità e peculiarità.

Come distinguere un pneumatico invernale

La sigla M+S (dall'inglese "mud and snow", fango e neve) contraddistingue gli pneumatici invernali. La dicitura può essere riportata in modi diversi: M+S, MS, M/S, M-S, M&S.
Le stesse sigle, però, caratterizzano anche le gomme da fuoristrada, non sempre idonee a un uso prettamente invernale. Per essere sicuri di acquistare un pneumatico adatto all’uso su fondi innevati bisogna verificare la presenza del simbolo di un fiocco di neve all'interno di una montagna, detto snowflake, ovvero di tre montagnette. Questo simbolo significa che il pneumatico ha superato i test previsti dalla normativa statunitense ASTM F-1805, che ne certifica l'aderenza su neve e ghiaccio. Tutte queste coperture danno le prestazioni migliori quando la temperatura scende sotto i 7°, indipendentemente dal fatto che il fondo sia innevato, bagnato, viscido, brinato o asciutto.

Quale misura montare

Innanzitutto le gomme invernali, come le "estive", devono rispettare le misure omologate per la propria vettura che sono riportate sul libretto.
A volte per le gomme invernali sono indicate misure specifiche, che possono essere diverse da quelle delle coperture "estive" e si riconosco perché accanto alla misura riportano la sigla M+S.
Si può scegliere di montare una qualunque delle misure riportate sul libretto sia di quelle per gli “estivi” che per quelli invernali.
Unica limitazione di legge è sul codice di velocità che non può mai essere inferiore alla lettera Q che corrisponde a 160 km/h. Nel caso in cui la velocità max del veicolo sia superiore a quella del codice di velocità del pneumatico montato, è prescritta un'indicazione visiva per il conducente da apporre sul cruscotto, per esempio un adesivo.
Consiglio sulla misura migliore da montare è quello di scegliere una tra quella con il battistrada più stretto per esaltare le caratteristiche di aderenza di questo tipo di pneumatico. Infatti, su ogni cm2 di battistrada agirà una pressione maggiore rispetto a un pneumatico con battistrada più largo migliorando così l’aderenza.

Quando montare gli pneumatici invernali

Il periodo di utilizzo dei pneumatici invernali dipende dall'andamento della stagione fredda e dalla zona geografica in cui si vive. In generale quello ottimale va da novembre a marzo.
Parametro di riferimento è la temperatura: quando scende sotto i 7°, è tempo di cambiare gomme.


Vantaggi del pneumatico invernale


A partire da temperature inferiori ai 7 gradi le normali mescole battistrada dei pneumatici estivi si induriscono progressivamente, comportando una diminuzione dell’aderenza. E questo a maggior ragione se la vettura è equipaggiata con pneumatici sportivi: questi, infatti, sono ottimizzati per raggiungere prestazioni massime sull’asciutto e sul bagnato, ma alle temperature tipiche della stagione estiva. Quando il termometro scende, non possono offrire la sicurezza garantita invece da un pneumatico progettato specificamente per l’inverno, mentre i migliori invernali possono garantire oggi prestazioni eccellenti in ogni condizione del fondo stradale.
Peculiarità del pneumatico invernale è la mescola ricca di silice che gli permette di scaldarsi prima e meglio delle normali gomme estive quando le temperature raggiungono livelli prossimi allo zero.
Oltre alla mescola ricca di silice questi pneumatici hanno anche scolpiture particolari studiate per offrire il massimo drenaggio dell’acqua e il massimo grip in caso di neve. In particolare i tasselli sono solcati da lamelle la cui configurazione sfrutta la proprietà "legante" dei cristalli di neve: Gomma su neve = scivolata; neve su neve = tenuta. In pratica le lamelle si riempiono di neve "aggrappandosi"letteralmenteal fondo stradale, la dove un liscio pneumatico "estivo" slitterebbe facilmente.
I vantaggi in termini di sicurezza emergono in modo particolare in frenata: prove strumentali hanno dimostrato che una vettura dotata di pneumatici estivi alla velocità di 90 km/h su fondo bagnato e con temperatura inferiore ai 7° si arresta dopo 55 metri, mentre con i pneumatici invernali sono sufficienti solo 45 metri. Su fondo innevato questo effetto si esalta ancora di più arrivando ad accorciare la frenata fino al 50%.

Usura e pressione di gonfiaggio

Per usufruire di tutti i vantaggi di che un pneumatico invernale offre, è indispensabile tenere sotto controllo la profondità del battistrada.
Quanto alla pressione, il solo valore corretto è quello indicato dal produttore del veicolo nelle istruzioni d’uso ed è lo stesso sia per i pneumatici invernali che per gli estivi.

L’affermazione generica secondo cui i pneumatici invernali richiedono 0,2 bar di pressione in più non trova alcun riscontro tecnico.
Anche per i pneumatici invernali, infatti, le prestazioni si riducono notevolmente man mano che aumenta l’età del pneumatico e diminuisce la profondità di scultura. È consigliabile la sostituzione al più tardi quando si raggiunge una profondità residua di scultura di 3 mm, oppure dopo quattro/cinque anni di impiego, anche se la profondità è ancora sufficiente.


Assolvere agli obblighi di legge

La normativa stradale italiana all’art.122 comma 8 del DPR 495/92 equipara a tutti gli effetti gli pneumatici invernali alle catene. Ciò significa che, in presenza del segnale blu “Catene per neve obbligatorie”, chi viaggia con pneumatici invernali è assolutamente in regola. Infatti, questo cartello stabilisce l’obbligo di circolare con “catene da neve” o “pneumatici da neve” e pertanto ne stabilisce l’equivalenza.

Costi di esercizio

Anche sul fronte dei costi gli pneumatici invernali possono rivelarsi una scelta assolutamente non dispendiosa.

La soluzione è quella di dotare la propria automobile di un treno di gomme invernali da intercambiare con le estive ad ogni passaggio di stagione. In questo modo il costo alla fine sarà pressoché lo stesso, poiché le invernali costano circa un 10% in più, a pari misura, delle tradizionali ma visto che è consigliabile montare una misura più piccola di quella che solitamente si monta in estate il prezzo scende, a volte anche sotto a quello delle estive.

Stoccaggio del treno di pneumatici

Per una migliore conservazione del treno di pneumatici non in uso è consigliato riporli in un luogo asciutto e non a contatto diretto con il cemento o degli scaffali in ferro.
La cosa migliore è appoggiarli su una base in legno per proteggerli dall’umidità del terreno.
Molto consigliato è avere anche un secondo treno di cerchi in modo da tenere sempre montati gli pneumatici e risparmiare il costo del montaggio/smontaggio ad ogni cambio di stagione.
Chi ha pneumatici montati su cerchi può conservarli anche impilati uno sull’altro, chi invece non ha i cerchi è bene che li conservi affiancati.
Ultima possibilità è quella di dare gli pneumatici al gommista che con una piccola spesa conserverà li per noi.


I dati da me riportati vengono dal sito della Assogomma e Federpneus
Spero di aver dato un mano a tutti i forumisti.
Come ovvio la guida è aperta ai consigli e alle opinioni di tutti con le quali sono sicuro potermo migliorare ancora le noste conoscenze e fare delle scelte sempre più consapevoli.
 
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Re: Pneumatici invernali FAQ e qualche risposta

Grande alfacorse, questa guida è una manna.
 
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Re: Pneumatici invernali FAQ e qualche risposta

Grazie troppo buono :D
 
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