Per l'Alfa Romeo sarà più difficile che per Lancia raggiungere il target operativo di 300 mila unità vendute previsto nel 2010. Non sono solo rose, c'è anche qualche spina nel presente pur brillante del Lingotto. Lo ha lasciato intendere l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, parlando del futuro dei due marchi di Fiat Group Automobiles da Istambul a margine della presentazione della nuova Linea. «Alfa Romeo - ha precisato - è un marchio su cui continuiamo a lavorare. Il lavoro che abbiamo fatto ad esempio in Inghilterra dalla fine dell'anno scorso a quest'anno per ristabilire la credibilità del marchio è un lavoro che non è stato richiesto da nessun altro brand in nessun altro paese europeo».
Marchionne ha poi sottolineato che la risalita dell'Alfa cominerà dalla Germania. «Dal prossimo anno - ha precisato - usciranno il segmento B dell'Alfa, la Junior, poi arriveranno la 147, la 159 ed eventualmente l'ammiraglia. Mi aspettavo di più dalla Spider e della Brera, ma credo che la colpa sia anche nostra. Ci sono delle cose di cui noi dovevamo renderci conto prima. Ora ci stiamo lavorando».
Discorso più ottimista sugli Stati Uniti. Il top manager ha ricordato che «il ritorno dell'Alfa sta andando avanti spianato. Dobbiamo essere presenti in Usa entro la fine del 2008, poi arriveranno i prodotti». Parlando della Lancia, Marchionne ha detto che ha registrato nello scorso marzo un record di vendite su base mensile. «Gli attuali modelli - ha concluso - stanno guadagnando attenzione. Poi arriveranno la Lancia Hpe entro la seconda metà del 2008 e un altro modello ancora sconosciuto tra il 2009 e il 2010».
Ultimo avviso ai cinesi di Nanjing. Meno buono il quadro sulla partnership avviata in Cina con Nanjing. «Sono fondamentalmente insoddisfatto sulla produzione di auto - ha dichiarato Marchionne - e stiamo cercando di risolvere le divergenze per trovare una soluzione che permetta alla Fiat di crescere in Cina fino a raggiungere il target di 300 mila unità entro il 2010». Secondo il Lingotto, il costruttore asiatico avrebbe da tempo ritmi eccessivamente lenti e sarebbe molto, forse troppo, impegnato a lanciare la versione cinese dello storico marchio Mg-Rover.«Capisco che abbiano impegni con altri - ha aggiunto il manager italo-canadese - ma noi abbiamo bisogno di un'attenzione adeguata e in caso contrario guarderemo ad alternative per consolidare la nostra presenza in Cina». Tra i nomi dei nuovi possibili partner della casa torinese circolano quelli di Chery e Saic con cui Fiat ha già una collaborazione rispettivamente nei motori e nei cambi
La risposta al Wall Street Journal. Marchionne ha anche colto l'occasione per replicare a un articolo del Wall Street Journal, nel quale si sollevavano dei dubbi, citando gli analisti, sulla capacità del Lingotto di aumentare il valore del proprio titolo oltre ai valori attuali. «Continuare a parlare dei modelli dell'auto come l'unica fonte di salvezza del Gruppo Fiat non credo sia la valutazione giusta. Questo è un gruppo, e basta guardare ai risultati dell'Iveco e della Cnh - ha precisato - che ha molto di più nel suo serbatoio per quanto riguarda lo sviluppo di quei settori e l' espansione dei margini operativi».
da ilsole24ore.it
http://www.ilsole24ore.com/art/Sole...38d86-f965-11db-89a6-00000e251029&type=Libero
il passaggio più significativo è quando si fà autocritica sul progetto 939 e si conferma che si lavora per eliminarne i difetti(peso e motori).
Preoccupante la frase sull'ammiraglia........si dice che eventualmente arriverà forse facendo capire che si avrà solo se si ragiungono le 300000 vetture/anno?
Marchionne ha poi sottolineato che la risalita dell'Alfa cominerà dalla Germania. «Dal prossimo anno - ha precisato - usciranno il segmento B dell'Alfa, la Junior, poi arriveranno la 147, la 159 ed eventualmente l'ammiraglia. Mi aspettavo di più dalla Spider e della Brera, ma credo che la colpa sia anche nostra. Ci sono delle cose di cui noi dovevamo renderci conto prima. Ora ci stiamo lavorando».
Discorso più ottimista sugli Stati Uniti. Il top manager ha ricordato che «il ritorno dell'Alfa sta andando avanti spianato. Dobbiamo essere presenti in Usa entro la fine del 2008, poi arriveranno i prodotti». Parlando della Lancia, Marchionne ha detto che ha registrato nello scorso marzo un record di vendite su base mensile. «Gli attuali modelli - ha concluso - stanno guadagnando attenzione. Poi arriveranno la Lancia Hpe entro la seconda metà del 2008 e un altro modello ancora sconosciuto tra il 2009 e il 2010».
Ultimo avviso ai cinesi di Nanjing. Meno buono il quadro sulla partnership avviata in Cina con Nanjing. «Sono fondamentalmente insoddisfatto sulla produzione di auto - ha dichiarato Marchionne - e stiamo cercando di risolvere le divergenze per trovare una soluzione che permetta alla Fiat di crescere in Cina fino a raggiungere il target di 300 mila unità entro il 2010». Secondo il Lingotto, il costruttore asiatico avrebbe da tempo ritmi eccessivamente lenti e sarebbe molto, forse troppo, impegnato a lanciare la versione cinese dello storico marchio Mg-Rover.«Capisco che abbiano impegni con altri - ha aggiunto il manager italo-canadese - ma noi abbiamo bisogno di un'attenzione adeguata e in caso contrario guarderemo ad alternative per consolidare la nostra presenza in Cina». Tra i nomi dei nuovi possibili partner della casa torinese circolano quelli di Chery e Saic con cui Fiat ha già una collaborazione rispettivamente nei motori e nei cambi
La risposta al Wall Street Journal. Marchionne ha anche colto l'occasione per replicare a un articolo del Wall Street Journal, nel quale si sollevavano dei dubbi, citando gli analisti, sulla capacità del Lingotto di aumentare il valore del proprio titolo oltre ai valori attuali. «Continuare a parlare dei modelli dell'auto come l'unica fonte di salvezza del Gruppo Fiat non credo sia la valutazione giusta. Questo è un gruppo, e basta guardare ai risultati dell'Iveco e della Cnh - ha precisato - che ha molto di più nel suo serbatoio per quanto riguarda lo sviluppo di quei settori e l' espansione dei margini operativi».
da ilsole24ore.it
http://www.ilsole24ore.com/art/Sole...38d86-f965-11db-89a6-00000e251029&type=Libero
il passaggio più significativo è quando si fà autocritica sul progetto 939 e si conferma che si lavora per eliminarne i difetti(peso e motori).
Preoccupante la frase sull'ammiraglia........si dice che eventualmente arriverà forse facendo capire che si avrà solo se si ragiungono le 300000 vetture/anno?