Ciao Alfienero,
questa è una domanda che mi sono posto più volte anche io ed è saltata fuori anche su altri forum.
Alla fine, partendo da quelle che sono le sensazioni che ho avuto alla guida e i i risultati dei rifornimenti alla pompa, ho notato come riesca a raggiungere i minori consumi utilizzando, a velocità costante, la marcia che mi consente di viaggiare con un filo di gas sotto i 2000 rpm (questo con una Celica 1.8 - in attesa di verificare con giulietta).
Si viaggia, in queste condizioni, in punti generalmente lontani dalle condizioni di massimo rendimento del motore, ciò non deve ingannare in quanto massimo rendimento non significa necessariamente minor consumo dal momento che, nel calcolo dell'efficienza, non viene preso in considerazione il regime di rotazione.
In quest'ottica, rimanendo con ad un regime più basso è vero che la combustione del singolo ciclo rende meno e "sprechi" più carburante, ma effettui anche molti meno cicli (es:1800rpm vs 4000rpm)
La risposta precisa alla tua domanda la si avrebbe andando a vedere qual'è l'andamento del consumo istantaneo provando a muoverti alla medesima velocità con rapporti differenti.
La potenza che è necessaria a mantenere l'auto a velocità costante è sempre la stessa, varia la coppia che il motore genera in funzione del rapporto al cambio che selezioni: rapporti lunghi implicano che il motore generi una coppia maggiore rispetto a quella che deve produrre con rapporti corti. Si potrebbe quindi pensare che un rapporto corto porti a consumare meno: non è strettamente vero dal momento che ricadiamo nel discorso precedente... produci meno coppia ad ogni ciclo ma sei obbligato a fare più cicli (la potenza deve essere sempre costante altrimenti rallenti o acceleri).
Inoltre si dovrebbe anche considerare il fatto che, all'aumentare del numero di giri, aumentano le dissipazioni interne al motore... avessi un'auto "tradizionale" (con acceleratore a cavo e senza tanta elettronica di controllo) potresti fare questo esperimento: ti metti in un parcheggio, metti in prima e mantieni la frizione abbassata. A questo punto premi l'acceleratore fino a portare il motore a 3000 rpm. Se non muovi l'acceleratore e inizi la manovra di partenza, quando avrai la frizione completamenta attaccata sarai a un certa velocità: tutta la potenza che prima il motore spendeva in attriti interni (ed erogava coppia zero) l'hai invece disponibile dal momento che, ad un regime inferiore quelle perdite sono ridotte ed è disponbile della potenza necessaria a muovere l'auto.
La coppia varia in funzione di quanto schiacci il pedale e in funzione del numero di giri (nel M-Air c'è in più la variabile temperatura olio che, in casi particolari, entra in gioco)
Non mi è chiaro il passaggio nel quale dici "la fasatura non è direttamente proporzionale alla pressione del pedale", a quale fasatura ti riferisci?
Spero di non aver scritto troppo e/o troppo sconfusionato