Range di giri ottimale e principali variabili dei consumi

alfienero

Alfista principiante
28 Gennaio 2011
279
5
19
Rm
Regione
Lazio
Alfa
Giulietta
Motore
1.4 Multiair 170CV
Ho letto diversi trattati/articoli/interventi per tentare di capire quali sono le variabili che influenzano i consumi e capire quali sono quelle che impattano maggiormente sul consumo di carburante. Sono ingegneristici, trattano i regimi di efficienza ottimali di un motore e non i consumi di carburante, e ne sono uscito decisamente più confuso di prima. Premetto che è più una curiosità teorica che un'esigenza pratica, in quanto nella vita di tutti i giorni basta il buon senso e mantenere il motore in un certo range di giri, evitare sottosforzo e regimi alti ed essere progressivi per limitare i consumi. Ma concettualmente, i dubbi che frullano in testa sono tanti. Come impattano i giri e la coppia? A parità di velocità, sempre ai fini di un minor consumo, meglio una marcia che consente di utilizzare la coppia massima (es. 2.500 giri in 4a) oppure essere lontani dalla coppia (es. 1.500 in 5a). Oppure conto prioritariamente quanto si schiaccia il pedale, indipendentemente dai giri (non credo...la fasatura non è direttamente proporzionale alla presione del pedale). Altro dubbio a parità di velocità, di giri e marcia, e pressione del pedale, il consumo di un motore che sta da dieci secondi in quelle condizioni è inferiore a quello che sta da un secondo solo? Ne avrei mille alti ma voglio solo stimolare una discussione!
 
Ciao Alfienero,
questa è una domanda che mi sono posto più volte anche io ed è saltata fuori anche su altri forum.

Alla fine, partendo da quelle che sono le sensazioni che ho avuto alla guida e i i risultati dei rifornimenti alla pompa, ho notato come riesca a raggiungere i minori consumi utilizzando, a velocità costante, la marcia che mi consente di viaggiare con un filo di gas sotto i 2000 rpm (questo con una Celica 1.8 - in attesa di verificare con giulietta).

Si viaggia, in queste condizioni, in punti generalmente lontani dalle condizioni di massimo rendimento del motore, ciò non deve ingannare in quanto massimo rendimento non significa necessariamente minor consumo dal momento che, nel calcolo dell'efficienza, non viene preso in considerazione il regime di rotazione.
In quest'ottica, rimanendo con ad un regime più basso è vero che la combustione del singolo ciclo rende meno e "sprechi" più carburante, ma effettui anche molti meno cicli (es:1800rpm vs 4000rpm)

La risposta precisa alla tua domanda la si avrebbe andando a vedere qual'è l'andamento del consumo istantaneo provando a muoverti alla medesima velocità con rapporti differenti.

La potenza che è necessaria a mantenere l'auto a velocità costante è sempre la stessa, varia la coppia che il motore genera in funzione del rapporto al cambio che selezioni: rapporti lunghi implicano che il motore generi una coppia maggiore rispetto a quella che deve produrre con rapporti corti. Si potrebbe quindi pensare che un rapporto corto porti a consumare meno: non è strettamente vero dal momento che ricadiamo nel discorso precedente... produci meno coppia ad ogni ciclo ma sei obbligato a fare più cicli (la potenza deve essere sempre costante altrimenti rallenti o acceleri).

Inoltre si dovrebbe anche considerare il fatto che, all'aumentare del numero di giri, aumentano le dissipazioni interne al motore... avessi un'auto "tradizionale" (con acceleratore a cavo e senza tanta elettronica di controllo) potresti fare questo esperimento: ti metti in un parcheggio, metti in prima e mantieni la frizione abbassata. A questo punto premi l'acceleratore fino a portare il motore a 3000 rpm. Se non muovi l'acceleratore e inizi la manovra di partenza, quando avrai la frizione completamenta attaccata sarai a un certa velocità: tutta la potenza che prima il motore spendeva in attriti interni (ed erogava coppia zero) l'hai invece disponibile dal momento che, ad un regime inferiore quelle perdite sono ridotte ed è disponbile della potenza necessaria a muovere l'auto.

La coppia varia in funzione di quanto schiacci il pedale e in funzione del numero di giri (nel M-Air c'è in più la variabile temperatura olio che, in casi particolari, entra in gioco)

Non mi è chiaro il passaggio nel quale dici "la fasatura non è direttamente proporzionale alla pressione del pedale", a quale fasatura ti riferisci?

Spero di non aver scritto troppo e/o troppo sconfusionato :)
 
Sono ancora tutti stesi a terra e con notevoli difficoltà a riprendersi, ti prego fai qualcosa !
 
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