- 16 Dicembre 2021
- 142
- 54
- 39
- Regione
- Lombardia
- Alfa
- 75
- Motore
- 1.6 Carbs
Ciao a tutti, osservando i forum ci sono molti dibattiti su quale 75 consigliare agli appassionati che ne vogliono acquistare una. Con questa guida cerco di riassumere i punti più importanti che ho raccolto prima di acquistare la mia e che ho avuto modo di confermare provando le 75 di altri amatori. Cercherò di essere il più imparziale e obiettivo possibile, buona lettura!
VERSIONI TURBO DIESEL: nonostante fossero ottime alla metà degli anni ’80, i diesel dell’epoca sono trattori ruvidi e che difficilmente possono dare soddisfazioni. Date le quotazioni attuali credo che diventeranno presto donatrici di pezzi di ricambio e difficilmente avranno una rivalutazione futura. Non posso che sconsigliare la versione.
1.6/1.8 CAT: l’introduzione del catalizzatore ha, per forza di cose, diminuito le prestazioni delle auto sul quale è montato. Dato che i prezzi sono molto simili alle versioni non catalizzate consiglio di optare per le “euro 0” a meno che non ne troviate una perfetta e siate disposti a rinunciare a un po’ di brio e ripresa in virtù di una migliore estetica o presunta affidabilità
1.6/1.8 CARBS E I.E.: sono le versioni che consiglio a chi ha 4/5.000 euro da investire, io stesso ho acquistato una 1.6 a carburatori. Difficilmente si vinceranno gare al semaforo o si riusciranno a incollare i passeggeri al sedile, ma superati i 3.000 giri hanno una ripresa eccellente e una velocità max di tutto rispetto. Sono prive di differenziale autobloccante ma si comportano egregiamente in curva e difficilmente scodano, a meno che non lo si voglia davvero
- Carburatori vs iniezione: è il dubbio contro cui si impatta quando si vuole acquistare una delle motorizzazioni minori. I carburatori hanno sicuramente un suono migliore e, a parità di motorizzazione, si recupera qualche decimo in accelerazione. Di contro l’iniezione potrebbe risultare più affidabile soprattutto con freddo e umidità, avere minori problemi a breve termine e garantire consumi minori. Un carburatore pulito e revisionato, però, dà soddisfazioni (giocare con la manetta dell’aria è magnifico) che l’iniezione non può donare, ma è importante valutare che una pulizia, revisione e regolazione potrebbe costare fino a 500 euro ma durare per diversi anni.
2.0 carburatori: è una versione piuttosto rara e costosa. Se volete coniugare il fascino del carburatore a una delle auto con la migliore tenuta, ripresa e accelerazione è sicuramente il motore ideale. Chi ha un esemplare ben tenuto difficilmente lo molla.
2.0 T.S. vs 1.8 TURBO: è il ballottaggio di chi ha una buona disponibilità economica ed è certo di acquistare un modello di sicura rivalutazione. Il turbo non è paragonabile a quelli di oggi: è relativamente fiacco, ma quando entra in funzione rischia di far impennare la macchina. È sicuramente necessario saperla usare, se entra in funzione in curva sono dolori la sconsiglio dunque a chi, come me, non ha dimestichezza con le auto senza controlli elettronici e aiutini vari. Rinunciare al rombo dell’aspirato è un altro difetto, ma avere la versione più veloce e prestante della gamma potrebbe compensare tutti i suoi difetti. La twin spark al contrario è penalizzata di qualche decimo in accelerazione ma ha un suono a parer mio migliore e un’erogazione più fluida e regolare.
VERSIONI V6: bo mi vergogno quasi a nominarle, cosa devo dire? Spettacolari,
COSA OSSERVARE:
Oltre ai classici trucchetti (pulizia motore, usura pedali, visure varie) è importantissimi valutare già da subito la necessità di acquistare RICAMBI, che potrebbero portare con sé spiacevoli sorprese riguardo al costo. Mi riferisco a fari, pannelli porta e catarifrangenti posteriori: non si possono non considerare offerte che garantiscono ricambi inclusi nel prezzo.
Anche se la 75 non ne soffre particolarmente, è bene controllare la RUGGINE nel vano della ruota di scorta e sotto la scocca: potrebbe essere necessario alzare il veicolo ma è un aspetto da non sottovalutare soprattutto se ci sono patine di catramina o prodotti chimici che potrebbero celare brutte sorprese.
Fondamentale è anche non sottovalutare lo stato degli INTERNI: non mi sento di poter dire che i materiali e gli assemblaggi siano ottimi. Su un’auto di 30 anni è facile trovare pannelli porta sfondati, cruscotto e plastiche crepate e finta pelle screpolata. Anche in questo caso eventuali sostituzioni o riparazioni potrebbero essere piuttosto costose.
Infine, il CHECK PANEL è senza dubbio il tallone d’Achille del modello: se assomiglia a un albero di natale considerate che potrebbe necessitare di sostituzione, che è tutt’altro che facile ed economica e spesso scoraggia anche i migliori elettrauto. Verificate anche che sia collegato, per evitare che il proprietario l’abbia staccato di proposito.
Un ultimo consiglio è quello di non dimenticare di valutare gli accessori, cosa di cui me ne pentii a mio tempo: vetri elettrici posteriori, autoradio originale (con l’antennina telescopica che è una figata), cerchi in lega, bracciolo centrale, specchietto dx elettrico, lavafari, fendinebbia, paraurti in tinta, il piccolo spoiler in plastica posteriore, il tettuccio apribile (anche se a molti non piace) e forse l’aria condizionata potrebbero far aumentare il valore e il comfort della vettura.
DOVE ACQUISTARLA
Autoscout24: vengono pubblicate diverse auto ben tenute o restaurate ma spesso vendute da commercianti o ad alto prezzo. Potrebbe essere ottimo per chi non ha voglia di lavorarci su
Subito.it: c’è sicuramente la migliore offerta e pubblicano davvero di tutto, dalle turbo evo da 60.000 euro ai relitti
Marketplace: nonostante sia confusionario, poco intuitivo e pieno di truffatori è dove si fanno gli affari migliori. È dove ho trovato la mia e dove ho visto quelle con una migliore qualità-prezzo
Meccanici, appassionati, membri dei club, benzinai, rivenditori: spesso un appassionato difficilmente riesce a inserire un annuncio, ma ne parla con il suo meccanico o con chi ne capisce di motori. Approfittare di un cambio olio o di un pieno per chiedere qualche informazione potrebbe offrire piacevoli sorprese. Io stesso sono andato a vederne diverse consigliatemi proprio dal mio benzinaio.
Fondamentale è la PAZIENZA: spesso si teme un aumento improvviso dei prezzi (che per sfortuna dei proprietari e per fortuna degli acquirenti non ci sarà mai) o un calo della domanda: è necessario frenare questo timore e osservare quotidianamente i principali canali per scovare l’offerta che più si adatti alle esigenze. Io stesso ho cercato la mia per più di 6 mesi.
Spero veramente che questa guida sia stata utile e invito che ne sa più di me a correggere o completare quanto scritto. Buona ricerca ; )
VERSIONI TURBO DIESEL: nonostante fossero ottime alla metà degli anni ’80, i diesel dell’epoca sono trattori ruvidi e che difficilmente possono dare soddisfazioni. Date le quotazioni attuali credo che diventeranno presto donatrici di pezzi di ricambio e difficilmente avranno una rivalutazione futura. Non posso che sconsigliare la versione.
1.6/1.8 CAT: l’introduzione del catalizzatore ha, per forza di cose, diminuito le prestazioni delle auto sul quale è montato. Dato che i prezzi sono molto simili alle versioni non catalizzate consiglio di optare per le “euro 0” a meno che non ne troviate una perfetta e siate disposti a rinunciare a un po’ di brio e ripresa in virtù di una migliore estetica o presunta affidabilità
1.6/1.8 CARBS E I.E.: sono le versioni che consiglio a chi ha 4/5.000 euro da investire, io stesso ho acquistato una 1.6 a carburatori. Difficilmente si vinceranno gare al semaforo o si riusciranno a incollare i passeggeri al sedile, ma superati i 3.000 giri hanno una ripresa eccellente e una velocità max di tutto rispetto. Sono prive di differenziale autobloccante ma si comportano egregiamente in curva e difficilmente scodano, a meno che non lo si voglia davvero
- Carburatori vs iniezione: è il dubbio contro cui si impatta quando si vuole acquistare una delle motorizzazioni minori. I carburatori hanno sicuramente un suono migliore e, a parità di motorizzazione, si recupera qualche decimo in accelerazione. Di contro l’iniezione potrebbe risultare più affidabile soprattutto con freddo e umidità, avere minori problemi a breve termine e garantire consumi minori. Un carburatore pulito e revisionato, però, dà soddisfazioni (giocare con la manetta dell’aria è magnifico) che l’iniezione non può donare, ma è importante valutare che una pulizia, revisione e regolazione potrebbe costare fino a 500 euro ma durare per diversi anni.
2.0 carburatori: è una versione piuttosto rara e costosa. Se volete coniugare il fascino del carburatore a una delle auto con la migliore tenuta, ripresa e accelerazione è sicuramente il motore ideale. Chi ha un esemplare ben tenuto difficilmente lo molla.
2.0 T.S. vs 1.8 TURBO: è il ballottaggio di chi ha una buona disponibilità economica ed è certo di acquistare un modello di sicura rivalutazione. Il turbo non è paragonabile a quelli di oggi: è relativamente fiacco, ma quando entra in funzione rischia di far impennare la macchina. È sicuramente necessario saperla usare, se entra in funzione in curva sono dolori la sconsiglio dunque a chi, come me, non ha dimestichezza con le auto senza controlli elettronici e aiutini vari. Rinunciare al rombo dell’aspirato è un altro difetto, ma avere la versione più veloce e prestante della gamma potrebbe compensare tutti i suoi difetti. La twin spark al contrario è penalizzata di qualche decimo in accelerazione ma ha un suono a parer mio migliore e un’erogazione più fluida e regolare.
VERSIONI V6: bo mi vergogno quasi a nominarle, cosa devo dire? Spettacolari,
COSA OSSERVARE:
Oltre ai classici trucchetti (pulizia motore, usura pedali, visure varie) è importantissimi valutare già da subito la necessità di acquistare RICAMBI, che potrebbero portare con sé spiacevoli sorprese riguardo al costo. Mi riferisco a fari, pannelli porta e catarifrangenti posteriori: non si possono non considerare offerte che garantiscono ricambi inclusi nel prezzo.
Anche se la 75 non ne soffre particolarmente, è bene controllare la RUGGINE nel vano della ruota di scorta e sotto la scocca: potrebbe essere necessario alzare il veicolo ma è un aspetto da non sottovalutare soprattutto se ci sono patine di catramina o prodotti chimici che potrebbero celare brutte sorprese.
Fondamentale è anche non sottovalutare lo stato degli INTERNI: non mi sento di poter dire che i materiali e gli assemblaggi siano ottimi. Su un’auto di 30 anni è facile trovare pannelli porta sfondati, cruscotto e plastiche crepate e finta pelle screpolata. Anche in questo caso eventuali sostituzioni o riparazioni potrebbero essere piuttosto costose.
Infine, il CHECK PANEL è senza dubbio il tallone d’Achille del modello: se assomiglia a un albero di natale considerate che potrebbe necessitare di sostituzione, che è tutt’altro che facile ed economica e spesso scoraggia anche i migliori elettrauto. Verificate anche che sia collegato, per evitare che il proprietario l’abbia staccato di proposito.
Un ultimo consiglio è quello di non dimenticare di valutare gli accessori, cosa di cui me ne pentii a mio tempo: vetri elettrici posteriori, autoradio originale (con l’antennina telescopica che è una figata), cerchi in lega, bracciolo centrale, specchietto dx elettrico, lavafari, fendinebbia, paraurti in tinta, il piccolo spoiler in plastica posteriore, il tettuccio apribile (anche se a molti non piace) e forse l’aria condizionata potrebbero far aumentare il valore e il comfort della vettura.
DOVE ACQUISTARLA
Autoscout24: vengono pubblicate diverse auto ben tenute o restaurate ma spesso vendute da commercianti o ad alto prezzo. Potrebbe essere ottimo per chi non ha voglia di lavorarci su
Subito.it: c’è sicuramente la migliore offerta e pubblicano davvero di tutto, dalle turbo evo da 60.000 euro ai relitti
Marketplace: nonostante sia confusionario, poco intuitivo e pieno di truffatori è dove si fanno gli affari migliori. È dove ho trovato la mia e dove ho visto quelle con una migliore qualità-prezzo
Meccanici, appassionati, membri dei club, benzinai, rivenditori: spesso un appassionato difficilmente riesce a inserire un annuncio, ma ne parla con il suo meccanico o con chi ne capisce di motori. Approfittare di un cambio olio o di un pieno per chiedere qualche informazione potrebbe offrire piacevoli sorprese. Io stesso sono andato a vederne diverse consigliatemi proprio dal mio benzinaio.
Fondamentale è la PAZIENZA: spesso si teme un aumento improvviso dei prezzi (che per sfortuna dei proprietari e per fortuna degli acquirenti non ci sarà mai) o un calo della domanda: è necessario frenare questo timore e osservare quotidianamente i principali canali per scovare l’offerta che più si adatti alle esigenze. Io stesso ho cercato la mia per più di 6 mesi.
Spero veramente che questa guida sia stata utile e invito che ne sa più di me a correggere o completare quanto scritto. Buona ricerca ; )