Sinistro pagato senza avvertire? Illegittimo l'aumento del premio

Blackjack

Utente Storico
15 Aprile 2008
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Lombardia
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2.2 TurboD 210 CV Q4
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Il Giudice di Pace di Catania emette una pronuncia molto chiara in tema di risarcimento danni da circolazione dei veicoli. La compagnia non può procedere al risarcimento dei danni subiti da terzi senza avvertire prima il proprio assicurato. Tanto meno può aumentare il premio in conseguenza del meccanismo "bonus-malus", che prevede appunto l'aumento del premio assicurativo Rc auto in caso di sinistri con responsabilità principale.
IL LIQUIDATORE DEVE AVVERTIRE PRIMA - In quel Far West che è il settore della liquidazione dei sinistri Rc auto succede un po' di tutto, e può capitare che gli addetti ai pagamenti dei sinistri, i liquidatori, saltino ogni tanto qualche passaggio, carichi come sono di un lavoro soverchio, dato dalla dismissione generale degli uffici sinistri avvenuta negli ultimi anni. Questa volta però la leggerezza del liquidatore non è passata inosservata: l'assicurato che si è visto lievitare il costo del premio Rc auto di ben 221 euro, senza nemmeno essere avvertito che qualcuno aveva chiesto il risarcimento per un sinistro, di cui peraltro mancava la prova (quindi poteva anche essere una frode), si è giustamente rivolto a un avvocato ed ha ottenuto la condanna alla restituzione del maltolto.

TROPPO CAOS, POCO PERSONALE - Non lo sappiamo con certezza, ma è possibile che quello dell'automobilista catanese sia uno di quei tanti casi in cui ci si vede appioppato un "sinistro fantasma", mai accaduto, costruito ad arte da qualche furbetto. Di certo il Giudice di Pace di Catania ha sottolineato che del sinistro "non era stata nemmeno fornita la prova". Il fatto che venga pagato un sinistro di cui manca la prova, senza nemmeno avvisare il diretto interessato, è emblematico della mancanza di scrupolosità con cui molti uffici liquidativi delle assicurazioni lavorano. Le compagnie di assicurazione si lamentano sempre dell'incidenza dei sinistri falsi sui loro bilanci, ma ciò che non viene mai sottolineato è che per smascherare chi si inventa i sinistri basterebbe davvero poco. Qualche impiegato in più, e grande scrupolosità. Ma forse alle assicurazioni non conviene...

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Il funzionamento non è proprio così, non è meccanico ( e quindi un impiegato manca di fare il suo lavoro) ma è automatico (ci pensa un computer)
La notizia è molto superficiale, ma in linea di massima prendendo la buona fede del Catanese in questione, ha ovviamente ragione.
 
questa è un'informazione importantissima, grazie! Le assicurazioni avranno anche le loro ragioni perchè esiste tanta gente disonesta, però basterebbe premiare i virtuosi distinguendoli magari con il codice fiscale e non come si fa adesso che si distinguono le zone più o meno virtuose e penalizzare fortemente quelli che fanno più sinistri.....
 
È senz altro doveroso penalizzare i meno virtuosi, ma se nin ci fosse un meccanismo che spalma su una zona, per quant antipatico possa sembrare il ragionamento, arriveremmo a gravare chi incorre di un sinistro di un aumento del 200/300% del premio...siamo sicuri che una volta in 30 anni non possa accadere anche a noi di incorrere in un sinistro colpa?!
 
È senz altro doveroso penalizzare i meno virtuosi, ma se nin ci fosse un meccanismo che spalma su una zona, per quant antipatico possa sembrare il ragionamento, arriveremmo a gravare chi incorre di un sinistro di un aumento del 200/300% del premio...siamo sicuri che una volta in 30 anni non possa accadere anche a noi di incorrere in un sinistro colpa?!

Epperò converrai che, specialmete per sinistri di modesta entità e con responsabilità non ben definite, le assicurazioni tendano a preferire una soluzione "in sharing" che fare un minimo di approfondimento per prevenire una potenziale truffa, puntando dritti alla soluzione a minor costo.
Tra l'altro questo crea anche un aumento della conflittualità con i clienti, con conseguente ulteriore aumento dei costi del settore sinistri.
 
Epperò converrai che, specialmete per sinistri di modesta entità e con responsabilità non ben definite, le assicurazioni tendano a preferire una soluzione "in sharing" che fare un minimo di approfondimento per prevenire una potenziale truffa, puntando dritti alla soluzione a minor costo.
Tra l'altro questo crea anche un aumento della conflittualità con i clienti, con conseguente ulteriore aumento dei costi del settore sinistri.
Verissimo.
Oltre a una questione di costi però e' anche in minima parte colpa della legge. Ci vorrebbe un archivio dei testimoni, così da poter verificare ed eventualmente annullare coloro che testimoniano di professione favorendo questo fenomeno di concorso di colpa
 
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La banca dati ANIA unitamente all agenzia anti frode con archivio di testimoni/professionisti intervenuti (medici, periti etc.) consentirà di incrociare i dati con eccessive ridondanze di nomi e quindi smascherare organizzazioni piume meno stabili dedite alle frodi assicurative. È ovio che su sinistri di modesta entità prima che venisse previsto l obbligo a carico delle compagnie di segnalazione, conveniva la soluzione piu indolore, sono d accordo. Ma va considerato che ora l agenzia antifrode e l impalcatura messa in piedi prevede compartecipazione di costi, metre prima le indagini per appurare la veridicità ricadeva sulla singola compagnia, che in caso di cid aveva (ed ha) 30 giorni per fare l offerta...rischiando di sforare e vedendosi multare x sforamento dei termini appurando poi che la truffa non era tale. Ora in ogni caso abbiam detto le cose dovrebbero migliorare in tal senso