Tester su bobine d'accensione

Over@z

Super Alfista
27 Dicembre 2016
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458
119
35
Regione
Campania
Alfa
147
Motore
Ex 1.6 Twinspark
qualcuno ha provato a testare le bobine con un multimetro?

io girando sul web ho trovato questo per il TS:

Controllare la bobina di accensione smontata con il multimetro. Per misurare l'avvolgimento primario collegare un ohmmetro direttamente alla spina dei componenti pin 1 e pin 2.


10032320a.jpg
  • Valore nominale: 0,3 Ω –1,0 Ω
  • Valore reale: 0,5 Ω (a posto)
Per misurare la bobina secondaria misurare i picchi di prova direttamente sulle
uscite dell'alta tensione della bobina di accensione.


10032321a.jpg
  • Valore nominale: 8,0 kΩ –15,0 kΩ
  • Valore reale: ∞ (interruzione bobina secondaria)
 
qualcuno ha provato a testare le bobine con un multimetro?

io girando sul web ho trovato questo per il TS:

Controllare la bobina di accensione smontata con il multimetro. Per misurare l'avvolgimento primario collegare un ohmmetro direttamente alla spina dei componenti pin 1 e pin 2.


Visualizza allegato 209900
  • Valore nominale: 0,3 Ω –1,0 Ω
  • Valore reale: 0,5 Ω (a posto)
Per misurare la bobina secondaria misurare i picchi di prova direttamente sulle
uscite dell'alta tensione della bobina di accensione.


Visualizza allegato 209901
  • Valore nominale: 8,0 kΩ –15,0 kΩ
  • Valore reale: ∞ (interruzione bobina secondaria)

Non l'ho mai fatto ma, da elettronico, mi sembra assolutamente ragionevole.
Possibilmente servirebbe uno strumento da laboratorio, o comunque di buon livello, altrimenti i decimi di ohm al primario saranno misurati in modo approssimativo.

Lo schema della bobina me lo immagino come vedi nel disegnetto si seguito; volendo è possibile fare una misura anche tra:

- primario e secondario (per verificare che non ci sia stata una perdita di isolamento tra i due avvolgimenti)
- massa e le uscite delle candele (mi aspetto due valori più o meno identici)

schema bobina.jpg
 
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qualcuno ha provato a testare le bobine con un multimetro?

io girando sul web ho trovato questo per il TS:

Controllare la bobina di accensione smontata con il multimetro. Per misurare l'avvolgimento primario collegare un ohmmetro direttamente alla spina dei componenti pin 1 e pin 2.


Visualizza allegato 209900
  • Valore nominale: 0,3 Ω –1,0 Ω
  • Valore reale: 0,5 Ω (a posto)
Per misurare la bobina secondaria misurare i picchi di prova direttamente sulle
uscite dell'alta tensione della bobina di accensione.


Visualizza allegato 209901
  • Valore nominale: 8,0 kΩ –15,0 kΩ
  • Valore reale: ∞ (interruzione bobina secondaria)
Il metodo è corretto anche se non dice molto sulle condizioni della bobina... i valori misurati sono pressapoco quelli, pertanto basta un comune tester anche di bassa precisione.

Quello che non sai e che è la cosa più importante è la tenuta dielettrica ovvero a capacità di non scaricare ad esempio a massa.

Per verificare quello serve uno spinterometro e un generatore di alta tensione.
 
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Lo schema della bobina me lo immagino come vedi nel disegnetto si seguito; volendo è possibile fare una misura anche tra:
Le bobine a doppia scintilla non hanno la connessione centrale sul secondario a massa.
Lo schema che hai riportato permette scintille indipendenti e con tempi diversi ( microsecondi) variabili in base alle condizioni del circuito, tipo la scintilla scocca prima sulla candela che ha un gap minore.
Con un circuito senza presa centrale le due scintille scoccano necessariamente insieme in perfetto sincronismo.
Quindi la misura di continuità sul secondario deve essere fatta inserendo i puntali sui due poli di uscita della bobina (come giustamente mostrato nella 2' foto).
Poi difficilmente le bobine si "bruciano" come avveniva in passato quando si lasciava il "quadro" acceso e il motore fermo perchè: 1') se non gira il motore la centralina non dà impulsi, 2) appena si spegne il motore un rele' toglie alimentazione alle bobine. Nel 99% dei casi cede l'isolamento interno, cioe' la scintilla scarica internamente.
In questo caso non e' possibile provare con tester, ma e' necessario fare una prova funzionale con almeno un oscilloscopio.
 
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Le bobine a doppia scintilla non hanno la connessione centrale sul secondario a massa.
Lo schema che hai riportato permette scintille indipendenti e con tempi diversi ( microsecondi) variabili in base alle condizioni del circuito, tipo la scintilla scocca prima sulla candela che ha un gap minore.
Con un circuito senza presa centrale le due scintille scoccano necessariamente insieme in perfetto sincronismo.
Quindi la misura di continuità sul secondario deve essere fatta inserendo i puntali sui due poli di uscita della bobina (come giustamente mostrato nella 2' foto).
Poi difficilmente le bobine si "bruciano" come avveniva in passato quando si lasciava il "quadro" acceso e il motore fermo perchè: 1') se non gira il motore la centralina non dà impulsi, 2) appena si spegne il motore un rele' toglie alimentazione alle bobine. Nel 99% dei casi cede l'isolamento interno, cioe' la scintilla scarica internamente.
In questo caso non e' possibile provare con tester, ma e' necessario fare una prova funzionale con almeno un oscilloscopio.

super interessante la tua spiegazione! Mi ero fatto trarre in inganno dal fatto che la piastra delle bobine ha una connessione a massa e non avevo pensato che, in effetti, senza presa centrale le scintille scoccano all'unisono
 
non avevo pensato che, in effetti, senza presa centrale le scintille scoccano all'unisono
Questo è vero solo se le candele sono nelle stesse condizioni, ovvero con accensione sincrona. ;)
 
Ricordo tempi addietro altri commenti sull'accensione sincrona...

Comunque la prossima settimana dovrò testare tutte le bobine...i cavi li ho già testati...il lieve borbottio ai bassi dovrà sparire...
 
puoi postare i valori rilevati? io a breve faccio il test
 
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