15w40, ma oggi parliamo di 0w30 o 0w20 sono gli indici di viscosità a freddo e caldo secondo la specifica SAE. Come già detto nel primo post, il concetto espresso da SAE oggi ha pochissima importanza in quanto nessun motore moderno accetta olio con range SAE ampi. Per fare un esempio gli ultimi motori euro3 Mercedes accettavano tranquillamente dallo 0w30 di impiego in paesi nordici allo 10w60 in Africa proprio perché SAE legava le sue specifiche alle condizioni climatiche di impiego e non alle tolleranze del veicolo. Sempre nello stesso periodo i Ford zetec uscivano di fabbrica in base al mercato con 10w40, 5w30 o 0w20(il Mazda dexelia per L’ esattezza): il mercato italiano era fornito con 5w30, ma circolari ai tagliandi facevano impiegare 10w40. Oggi quello che ancora si indica, per nostalgia con specifiche SAE e’ qualcosa di molto diverso legato alle tolleranze del motore e a quelle delle emissioni. Quello che conta veramente sono le specifiche del costruttore (che altro non sono che una serie di limiti, già imposti da ACEA) ed in subordine le specifiche Acea appunto che rispetto a SAE coprono un range di parametri molto più ampio. Cosa cambia all’ atto pratico tra 15w40 e 0w20 per paragonare qualcosa di estremamente lontano, secondo SAE lo 0w20 proteggerà meglio nelle fasi di avvio, ma avrà una protezione minore nelle tratte autostradali. Secondo Acea, esistono tantissimi altri parametri a partire dal tenore di cenere. Naturalmente e volutamente i 2 olii sono imparagonabili in quanto andremo a confrontare un minerale con un full synt, generazioni ed impieghi troppo differenti