Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio - 2.9 v6 510cv - MT6 - Rosso Alfa - 2016 - mi

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Il gommista come minimo ti dovrà regalare due cesti per natale. Con aperitivo e cena settimanale inclusi.
 
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Reazioni: Jack Ryan e MP55
Solo in D perché...A e N sono arruginite avendole usate anni fa...
Infatti: per prima cosa proverò escludendo il dongle che apre le valvole.
Se non lo fa più bona, rinuncerò al dongle o me lo terrò pelando soltanto l'acceleratore...
Se lo fa ancora escludo il dongle e vado di race.
Le prove di accelerazione in race le tengo come ultima opzione perché, come dicevo, non ha mai mostrato tutti i cavalli che ha come da un anno a questa parte e ho provato sulla mia pelle quanto impieghino ad arrivare i ricambi Stellantis
Non escludere le sonde lambda. Ne avrà almeno 2 per bancata più la terza sulla linea di scarico dopo il catalizzatore. Se non addirittura tre a monte per singola bancata in uscita sui collettori e una a valle dopo il catalizzatore.
Spesso con le sonde l'errore non esce perché inizia a perdere l'efficienza della resistenza di pre-riscaldo. La lambda quando non funziona a puntino ti fa lo strappo in accelerazione anche se in diagnosi non ti da niente.
 
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Non escludere le sonde lambda. Ne avrà almeno 2 per bancata più la terza sulla linea di scarico dopo il catalizzatore. Se non addirittura tre a monte per singola bancata in uscita sui collettori e una a valle dopo il catalizzatore.
Spesso con le sonde l'errore non esce perché inizia a perdere l'efficienza della resistenza di pre-riscaldo. La lambda quando non funziona a puntino ti fa lo strappo in accelerazione anche se in diagnosi non ti da niente.
Buona idea.
Domenica ne parlo col mio amico meccanico.
Magari dopo nove anni reggono ancora i calcoli su accelerate "umane" ma vanno in crisi quando gli arriva un fiume di gas di scarico...
 
Complice la pausa del forum non scrivo da un po’.
Nel frattempo, però, ho conosciuto MaurinoBo che è una persona speciale, simpatica e sincera.
Vi racconto del viaggio…

Ci siamo dati appuntamento vicino a Bologna, a Casalecchio.
Dedalo di svincoli attorno a Bologna, per chi non è bolognese, ma ce l’ho fatta, persino in anticipo.
Da un giorno ero già a Mantova per un controllo della “bimba” e da Mantova a Casalecchio, si sa, ci sono solo pochi chilometri…si…come no…
Ci siamo salutati e presentati in un parcheggio assolato.
Io con la mia “vecchina” e lui con una Stelvio Q nuova di pacca.
La Sua Stelvio è meravigliosa, rosso Etna, con carboceramici larghi come una rotonda e splendente sotto al sole. Bellissima, anche se fa a botte con le stampanti…lui sa di cosa parlo 😄
Due chiacchiere e siamo partiti, destinazione la Raticosa e la Futa…
Guidava lui, pratico della zona.

Passata la bella villa di Guglielmo Marconi abbiamo iniziato l’avventura appenninica.
Mauro sa come guidare la sua belva: confesso che più di una volta mi ha lasciato al palo sullo scatto.
Un po’ perché conosceva la strada, un po’ perché la Stelvio ha il cambio automatico e i rapporti più corti e meglio spaziati rispetto alla mia. La Giulia manuale ha una prima ma soprattutto una seconda troppo corte e una terza un po’ lunga. La Stelvio ha anche quattro ruote motrici. E poi mi piace giocare di ripresa e stacco in frenata più che sullo scatto.
Ma soprattutto perché…probabilmente guida meglio di me…☺️

La strada era MERAVIGLIOSA e soprattutto senza assolutamente traffico ad esclusione di qualche moto.
Finestrini aperti, caldo dal motore, fresco nell’aria, l’odore delle gomme surriscaldate dal susseguirsi infinito di curve.
Luce e ombra dai boschi ai lati della strada, una danza destra-sinistra-destra-sinistra accompagnata da due rombi quasi all’unisono. La Stelvio più rabbiosa, la Giulia più baritonale.
Ora vicini, ora più lontani per far riposare le Pirelli. I freni? Mai troppo caldi, sempre potenti e progressivi.

Il problema dei piccoli vuoti di potenza nelle accelerate assassine scomparso: dipendeva dal tenere aperti gli scarichi in Dynamic via dongle. Con gli scarichi chiusi o in Race tutto a posto: risposta piena e pronta.
In Race gli ultimi chilometri prima della Raticosa, sculettando indecorosamente ad ogni curva…

Ma alla Raticosa troppa gente.
Abbiamo solo sgranchito le gambe, fatto respirare i motori e poi via, verso la Futa.
Nello specchietto retrovisore sono rimasti indietro i giganti intenti a combattere col vento, sulla collina…

E finalmente la Futa.
Parcheggio deserto, ristorante chiuso…
Due chiacchiere con un motociclista Alfista, simpatico.
Qualche foto. Ma di foto ne ho fatte veramente poche, perso a godermi la giornata mentre la vivevo.
I nostri stomaci brontolavano per cui avevamo solo due scelte a quel punto: verso Firenze (ormai vicina) o indietro.
Ma non volevo lasciare mia moglie sola per troppo tempo, non sta ancora benissimo…
Abbiamo girato le auto e ci siamo imboscati nel primo ristorante aperto lungo la strada del ritorno.
Buon ristorante, fiorentina discreta ma, quello che conta, l’ottima compagnia di Mauro.

E infine l’ultima avventura: abbiamo scavallato l’Appennino per prendere l’A1.
Altre meravigliose curve, valloni e colline.
Poi l’Autosole e la vecchia “Panoramica”.
In un attimo Bologna.
Ci siamo salutati nell’area di servizio Cantagallo e sono ripartito per Milano.
Ho guidato rilassato, a velocità CdS, ripensando alla bellissima giornata e all’ottima compagnia di Mauro.
Mi sono ripromesso di ripetere la zingarata una volta che mia moglie starà meglio.
Ma intanto ho tantissimi altri bei ricordi.

La Giulia è anche questo…

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Ultima modifica:
Complice la pausa del forum non scrivo da un po’.
Nel frattempo, però, ho conosciuto MaurinoBo che è una persona speciale, simpatica e sincera.
Vi racconto del viaggio…

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Diciamo che esco un po' sopravalutato da questo post... il merito è della Stelvio, mai guidato una macchina che infonde così sicurezza, sincera e lineare nelle reazioni... forse perchè non ho mai guidato una Giulia!

Però invece il giro che abbiamo fatto merita veramente, ma va fatto possibilmente in giorni feriali, sabato e domenica ci sono orde di motociclisti che battagliano su quelle strade.
Forse anche il fatto che il ristorante della Futa era chiuso ha influito sul traffico, chi fa quel giro alla fine mangia proprio lì.
A riprova che è tutto vero (quasi però, la mia Stelvio non è proprio nuova, oggi ho pagato il mio primo e ultimo superbollo "pieno") posto anch'io una foto con le nostre due meraviglie, il ristorante chiuso e il motociclista alfista che se ne va a cavallo della sua Bmw.

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Al prossimo giro dobbiamo fare uno scambio, così capiamo i veri valori in gioco ;)
 
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