Tutto su il debimetro

J.Kay

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21 Marzo 2006
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Eccovi una guida spero esaudiente sul debimetro a filo caldo.
debimetro.jtd.jpgdemetro.1.jpegdebimetro.2.jpegdebimetro.3.JPGdebimetro.4.JPG

E' un dispositivo utilizzato su molti sistemi di iniezione. Il suo scopo è quello di misurare il flusso dell'aria che viene aspirato dal motore (e di fornire l'informazione relativa alla centralina di controllo del sistema di iniezione stesso). Vi sono più tipi di debimetro e di seguito ne elenchiamo alcuni:

Hot wire MAF Sensor
Vane Air Flow meter
Karmen Vortex Air Flow Meter


Noi parleremo del modello "film caldo" (Hot Wire), che è quello più diffuso. La peculiarità di questo modello è che invia direttamente il comando alla centralina. Negli altri due modelli, il debimetro invia un segnale di "servizio".
Il debimetro a "film caldo" ha un circuito che elabora i dati ricevuti dal film e manda un segnale di comando alla centralina. I debimetri a "piatto basculante" e "aletta fulcrata", invece non elaborano i dati, ma si limitano a mandare il segnale alla centralina che poi provvederà a elaborarli e agire di conseguenza.
Il principio di funzionamento del "film caldo" si basa su una membrana che viene interposta in un canale, nel quale affluisce l'aria. La membrana viene mantenuta a una temperatura costante di 120°C (tramite una resistenza di riscaldamento) La massa d'aria che passa nel canale, tende a diminuire la temperatura. Per mantenere la temperatura costante, la resistenza assorbe corrente. Questa corrente viene misurata con un ponte di Wheatstone. Da questo si può evincere che la corrente misurata è proporzionale alla massa d'aria che passa.
ponte.Wheatstonebridge.pngPonte_weathstone.jpg
I DIFETTI DA COSA PROVENGONO?

Uno dei problemi più ricorrenti è lo sporco che si deposita sul film. Questo sporco non permette una corretta "lettura" dell'aria e manda un segnale non veritiero. Cosa intendiamo per sporco?
- I vapori dell'olio
- La polvere che passa dal filtro aria.

RICONOSCERE IL DIBIMETRO E IL SUO COLLOCAMENTO
debimetro.filo.caldo.jpg
Il debimetro è posto sul tubo d'aspirazione. Come riconoscerlo? Partendo dalla scatola del filtro aria e seguendo il tubo dell'aria, si dovrebbe vedere un "cilindro" dal quale partono dei fili. E' facile da riconoscersi, in quanto il tubo aria è in gomma e il debimetro è in plastica dura.

MALFUNZIONAMENTI

In diversi casi il malfunzionamento del debimetro a "film caldo" è difficile da diagnosticare. Poiché non si rompe, ma si inquina. La centralina elettronica non rileva il codice difetto perché il sensore che rileva la quantità d'aria aspirata perde sensibilità di misurazione (possibile causa di vapori olio motore, polveri aspirate, aria ricca di umidità) provocando un segnale variabile, ma più basso dell'origine. Di conseguenza se abbiamo un picco di corrente minore, la centralina elettronica non rileva il segnale debole del debimetro, sufficiente da non provocare il codice guasto (infatti memorizza solo se il debimetro non produce segnale!) ma il valore letto è sufficiente a smagrire eccessivamente la miscela riportando i diversi difetti elencati. I sintomi Il motore perde elasticità. La macchina può singhiozzare a regimi costanti (dai 1000 ai 2800). Calo di potenza appena il motore entra in coppia. Perdita di accelerazione (sorpassi che non finiscono mai). Scalate di marce più frequenti. Consumi aumentati.

N.B. Vi sono dei sintomi che possono esser comuni ad altri parti meccaniche. Quindi non è da ritenere il debimetro causa principale, ma una possibile causa.

PROCEDIMENTO PER CONTROLLARE IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL DEBIMETRO O FLUSSOMETRO

Per verificare il corretto funzionamento del debimetro, si deve collegare alla presa diagnosi della centralina (che può essere situata sotto il cruscotto lato passeggero o nel vano motore vicino all'ammortizzatore destro). Collegando il tester si misurano i valori istantanei del debimetro. Ricordatevi che nessun debimetro può essere testato a motore spento, con chiave in mar o al minimo. Per testare il debimetro la macchina deve essere in marcia. Il meccanico dopo aver collegato il tester deve dirvi di andare a fare un giro. Voi dovete guidare e lui seduto al posto destro deve valutare il segnale del debimetro. Di solito lo si prova tirando le varie marce. Cosa misura il tester? Il tester in base al motore selezionato calcola l'aria che il motore dovrebbe ricevere in determinate situazioni. Di solito da il picco massimo del flusso d'aria che la macchina può raggiungere in aspirazione. Il suo valore nel 90% dei casi è 1200. Un debimetro nuovo è già un miracolo se riesce a mandare un flusso pari 900/950. Tirando le varie marce il debimetro dovrebbe dare dei valori massimi più vicino possibile a quello richiesto. Se si notano dei valori troppo bassi, allora vuol dire che il debimetro è sporco o non funziona. A dir la verità le case costruttrici lo danno come pezzo a "manutenzione zero" E qui sarebbe lunga da raccontare la veridicità di tale affermazione...... Diciamo che la pulizia andrebbe effettuata quando la macchina comincia a denunciare uno dei sintomi descritti precedentemente. Ricordatevi che come ogni pezzo costoso della macchina, tende a una certa fragilità. Se non si ha alcuna conoscenza meccanica o si tende al "diamo una botta" per farlo funzionare, consiglio di lasciar stare. Se però non si riesce a convivere con una macchina senza aprirgli il cofano almeno una volta al giorno, il mio consiglio è di pulirlo almeno ogni 50 mila Km. Ricordatevi che il tipo di strada che fate incide molto sul mantenimento di un debimetro pulito.

IL DEBIMETRO SI ROMPE O SI SPORCA?

E' una domanda che sul forum si legge spesso ; la risposta è "entrambi". La maggior parte delle volte si sporca, ma un granello di sabbia o qualsiasi possibile impurità può rovinare il film e quindi va sostituito. Comunque ho notato sulla mia macchina e su macchine dei miei amici che il debimetro purtroppo con l'andare del tempo si rovina. Quindi la pulizia aiuta a evitare una sostituzione frequente. Sia ben chiaro che se con la vostra macchina non fate più di 20.000 Km l'anno allora potete stare tranquilli. Il debimetro si "usura" solo se macinate molti Km (andiamo sull'ordine dei 60.000 Km l'anno).
Debimetro.sporco.jpg
COME MANTENERE PULITO IL DEBIMETRO

Inutile dire che lo sporco con passare del tempo si depositerà e quindi c'è ben poco da fare. Per allungare gli intervalli di pulizia è consigliabile mantenere il filtro aria sempre pulito. Evitare se possibile di utilizzare filtri speciali. Per chi invece ha un impianto a gas è consigliato l'utilizzo di una speciale valvola che va montata a valle del debimetro: In alcuni casi, quando il veicolo viene alimentato a GPL, si può verificare che (con impianti GPL di tipo tradizionale) il debimetro venga sottoposto a picchi di pressione dovuti a possibili ritorni di fiamma nel circuito di alimentazione del motore (potenzialmente dannosi per il debimetro, ma del tutto innocui per il resto del circuito). Quindi, per evitare che il debimetro venga danneggiato, si installa alla sua uscita il cosiddetto "salva-debimetro", che sostanzialmente consiste in una **VALVOLA che si chiude all'aumentare della pressione nel circuito, una sorta di barriera di protezione del debimetro. I ritorni di fiamma, dovuti al gas che residua nei condotti dopo lo spegnimento del motore e viene bruciato alla successiva messa in moto, non possono verificarsi con impianti GPL del tipo "a iniezione", in quanto la miscela di gas viene iniettata direttamente all'interno dei collettori di aspirazione.

** La speciale valvola permette lo sfogo di eventuali pressioni di ritorno sul debimetro preservandone l'integrità. E' disponibile per debimetri di ø 60, 70 e 80 mm e per debimetri di alcune auto specifiche. Sono disponibili alcuni adattatori per ulteriori applicazioni.

FASI DELLA PULIZIA DEL DIBIMETRO

Iniziamo subito con quello che NON si deve fare. - Non usare liquidi corrosivi (tipo benzina, alcool, diluente, ecc ecc);
- Non utilizzare oggetti appuntiti (ad esempio cacciavite ricoperto di un panno per poter pulire il film);
- Non usare il compressore a breve distanza.;
- Non immergere il debimetro in liquidi;
- Evitare di dare colpi al debimetro per far cadere lo sporco.

Di seguito la procedura corretta:
1) Lavorate su un tavolo o almeno assicuratevi di avere un piano sicuro sul quale lavorare.
2) Estraete il debimetro dal cilindro. Dovreste trovare sulla testa due viti resistorx (misura T20) autofilettanti. Se non si dispone della chiave appropriata, si può limare l'estremità delle viti fino a renderle due dadi del 10.

debimetro.5.jpgdebimetro.8.jpgdebimetro.7.jpgdebimetro.10.jpgresistenze.2.jpeg

3) Noterete una certa resistenza nell'estrarre il debimetro dal cilindro. Questo è dovuto da un "O-ring" che serve a non avere infiltrazioni d'aria e acqua dal vano motore.

resistenze.jpeg

4) Una volta estratto potete lavare il cilindro anche con acqua e detersivo (questo per eliminare i vapori di olio dalle retine). Importante è ricordarsi di asciugarlo bene.
immagine-non-disponibile.jpg
Qui era presente un link corrotto ed è stato eliminato.
debimetro.pulito.jpeg
5) Adesso prendete il debimetro e utilizzare gli spray usati in elettronica per pulire i circuiti e contatti. Mantenete la cannuccia a una certa distanza (4-5 mm) Attenzione! Non è obbligatorio che ci sia la resistenza sul dibimetro. E' un sensore ausiliario e non è montato su tutte le versione dei debimetri.
immagine-non-disponibile.jpg
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6) Il liquido si asciugherà rapidamente. Se avete fretta potrete utilizzare il compressore, MA ricordate di usare la pistola a distanza e la forza dell'aria non deve essere superiore a un soffio.

7) Controllate se il film è pulito. In caso non vi convinca la prima pulizia, ripetete il punto 6.

8) Rimontate il debimetro al cilindro e riponetelo al suo posto.

VERIFICA FUNZIONAMENTO DEBIMETRO

Per la verifica c'è bisogno dei seguenti elementi:
Un tester
Due metri di filo
Nastro isolante
Un taglierino

1) Per prima cosa togliete il coperchietto che serve proteggere i fili che entrano nel connettore.

2) Individuate il quinto filo e il terzo filo. Spelate (non alla stessa altezza) i fili e fate contatto con due fili di diverso colore (per evitare spiacevoli situazioni). Nella foto è stato usato un filo delle casse dello stereo (nelle foto si vede il primo tipo di filo usato).
immagine-non-disponibile.jpg
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3) Collegate il tester e impostatelo sulla scala 20 DCV. A motore spento e quadro acceso vedrete un valore compreso tra mV97 e mV100 (Questo valore è la quantità d'aria utilizzata dal motore per accendersi. Nel caso in foto è stato portato mV133).

misurazione.debimetro.jpeg
4) Al minimo noterete un valore maggiore. Dovrebbe aggirarsi intorno a V1,80 .

5) Conclusa l'operazione il debimetro si presenterà con due fili in più che non da nessun problema....anzi da questa applicazione si può passare i fili direttamente dalla centralina per poi farli passare sotto il cruscotto e collegarci un display preimpostato.

Specifiche Tecniche
Debimetro Bosch HFM5 a filo caldo


Alimentazione
Da 8 Vdc a 17 Vdc
Tensione d'uscita
Da 0 Vdc a 5 Vdc
Corrent D'ingresso
Minore a 100mA
Temperatura D'esercizio
Da -40°C a +120°C
MAF_Bosch_HFM5_Diagramma.jpgdebimetro_Bosch_HFM5_Curva.jpg


Codice ... 217 123 ... 218 019 ... 217 531 ... 218 008 ... 002 421
No. Curva 1 2 3 4 5
8kg/h 1.4837 1.2390 - - -
10kg/h 1.5819 1.3644 1.2695 - -
15kg/h 1.7898 1.5241 1.4060 1.3395 1.2315
30kg/h 2.2739 1.8748 1.7100 1.6251 1.4758
60kg/h 2.8868 2.3710 2.1563 2.0109 1.8310
120kg/h 3.6255 2.9998 2.7522 2.5564 2.3074
250kg/h 4.4727 3.7494 3.5070 3.2655 2.9212
370kg/h 4.9406 4.1695 3.9393 3.6717 3.2874
480kg/h - 4.4578 4.2349 3.9490 3.5461
640kg/h - - 4.5669 4.2600 3.8432
850kg/h - - - 4.5727 4.1499
1000kg/h - - - - 4.3312




Temperatura (°C) -40 -30 -20 -10 10 20 30 40
Resistenza (Kohm) 39.26 22.96 13.85 8.609 5.499 3.604 2.420 1.662 1.166


Temperatura (°C) 50 60 70 80 90 100 110 120 130
Resistenza (ohm) 835 609 452 340 261 202 159 127 102

www.debimetro.com

questo link invece fa vedere senza rovinare i fili del debimetro, come poter misurarne i valori
https://forum.clubalfa.it/schede-tecniche/5259-tutto-su-il-debimetro-9.html#post1130143
 
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debimetro a filo caldo e meccanico

debimetro.jtd.jpg debimetro.paletta.jpeg
La misura di una massa avviene per mezzo di bilance ed è completamente inutile misurare la massa dell’aria sulla Terra, perché il suo peso è noto. Detto per inciso, per determinare la massa di un gas all’interno di uno spazio chiuso, in quiete, bisogna conoscerne tre grandezze: volume, pressione e temperatura. Un metro cubo d’aria pesa esattamente un kilogrammo nella stragrande maggioranza delle condizioni sul nostro pianeta.
Il debimetro non è quindi un misuratore di massa, ma di portata in massa e non viene utilizzato solo in applicazioni automobilistiche, ma anche in molti altri ambiti industriali.
La portata in massa si può considerare, per semplicità, la variazione della massa rispetto al tempo o, dividendo per la densità, di un volume rispetto al tempo e quindi del prodotto di una superficie per una velocità. Quest’ultimo concetto tornerà utile nel seguito.
Il problema tecnologico che si vuole risolvere con i misuratori di portata è quello generale di fornire ad un qualsiasi dispositivo di acquisizione un segnale proporzionale alla portata in massa del fluido in esame che può essere aria, gas, acqua o altro.
Nella foto che precede sono rappresentati due debimetri di moderna generazione per impieghi automobilistici.

DEBIMETRO A FILO CALDO
Indipendentemente dalle funzionalità dell’elettronica che lo anima, il debimetro altro non è che uno strumento in grado di rilevare una differenza di potenziale ai capi di una resistenza elettrica, spesso di platino, al variare della resistenza stessa.
Si potrebbe pensare che per raggiungere lo scopo basti un voltmetro ed infatti il concetto di base è proprio quello.
Più in particolare la tecnologia dei debimetri automobilistici è basata sui concetti di base di un noto strumento di misura che si chiama termometro a filo caldo.
Come è ovvio intuire i termometri a filo caldo vengono impiegati per misurare la temperatura, niente a che vedere in apparenza con la misura della massa di un gas, dell’aria nel nostro caso.
Ma veniamo innanzi tutto a come un termometro a filo caldo sia utilizzato per misurare la temperatura.

Il concetto del "Termometro elettrico a resistenza" Una resistenza elettrica varia il suo valore al variare della temperatura, questa proprietà è dunque sfruttata per poter avere misure di temperature.

E’ formato da un filo metallico molto sottile e lungo avvolto su un supporto di porcellana ed isolato dall’esterno da una guaina isolante.

La resistenza è quindi collegata ad un circuito che tramite strumenti elettronici, permette la visualizzazione della temperatura a cui si trova il filo.

Le termoresistenze sono di vari tipi, valori e materiali; la più usata è il modello chiamato Pt-100 (al platino da 100
immagine-non-disponibile.jpg
http://www.angelofarina.it/Dispense99/formentini117738/Image41.gif).


Segue lo schema di un termometro a filo caldo:

termometro.a.resistenza.gif

La resistenza elettrica dei materiali conduttori varia (tra gli altri fattori) con la loro temperatura; le leggi che descrivono tale variazione sono caratteristiche di ciascuno di essi. E’ esperienza comune che soffiando su un corpo questo si raffreddi e che quindi, per quanto sopra, la sua resistenza cambi valore.
Se immaginiamo a questo punto di iniettare all’interno di un segmento di materiale conduttore una corrente costante, una qualsiasi variazione della resistenza dello stesso provocherà un cambiamento della differenza di potenziale ai suoi capi.
Se tale variazione di resistenza sarà dovuta ad una variazione della temperatura del conduttore, ecco che la variazione di potenziale sarà legata alla variazione di temperatura medesima. Quindi, rilevando la differenza di potenziale ai capi del conduttore, si ricaveranno informazioni circa la temperatura dello stesso, essendo le due grandezze, resistenza e temperatura, legate da una relazione caratteristica per il materiale in esame.
Siamo quindi in grado di conoscere la temperatura di un fluido che sia in movimento o meno, immergendo all’interno dello stesso il termometro a filo caldo.

Certo, difficilmente, se il fluido non è in condizioni stazionarie e non si è aspettato abbastanza tempo, la temperatura del conduttore sarà esattamente quella del fluido, ma trascuriamolo per semplicità.Passiamo adesso a schematizzare in maniera semplice e generale il funzionamento del debimetro. Supponiamo per semplicità di avere a disposizione due termometri a filo caldo: uno immerso nel fluido in movimento (lo chiameremo ‘A’) e uno immerso nello stesso fluido, ma in quiete (lo chiameremo ‘B’).
Per chiarire il concetto basti pensare di immergere il termometro ‘A’ all’interno di una corrente d’aria e che il termometro ‘B’ venga immerso nella stessa corrente, ma con una schermatura atta ad impedire alla corrente di lambirlo direttamente.

schema.resistenze.jpg

E’ intuibile che i due termometri rileveranno una diversa temperatura.
Le temperature lette dai due termometri sono uguali solo nel caso in cui il fluido sia in quiete, cioè di velocità dell’aria uguale a zero e la loro differenza aumenta, a parità di altri fattori, proporzionalmente alla velocità del flusso d’aria, perché più il flusso è veloce, più il termometro ‘A’ viene raffreddato. Senza entrare nel dettaglio della matematica, dalla lettura del termometro ‘B’ si possono ricavare informazioni circa la densità dell’aria, dal momento che si considera la pressione costante (del valore di una atmosfera).
Per inciso la variazione della densità dell’aria tra le zone ‘A’ e ‘B’ è tracurabile.
La centralina dell’impianto di iniezione leggerà variazioni di differenza di potenziale ai capi dei due conduttori ‘A’ e ‘B’, analogamente a come noi leggiamo differenze di temperatura.

Chiamiamo la differenza di potenziale ai capi di ‘A’: ‘X’ e la differenza di potenziale ai capi di ‘B’: ‘Y’.
Il valore ‘X’ meno ‘Y’ ci fornisce una stima ‘Z’ della velocità dell’aria, la cui densità, anche, è stimata come sopra specificato.
Moltiplicando la sezione di passaggio dell’aria (che si ottiene a partire dal diametro del debimetro) per il valore ‘Z’ e quindi per la densità stimata, si ottiene una stima della portata in massa che fluisce all’interno del dispositivo.
Quindi è chiaro come un debimetro automobilistico consenta di fornire alla centralina di iniezione un segnale di valore proporzionale alla portata in massa dell’aria aspirata dal motore. Che poi questo valore sia corretto da altre tabelle memorizzate all’interno della memoria della centralina è un altro discorso, che rientra nella sperimentazione con cui viene tarato e portato a funzionare un motore a combustione interna.

Questa breve spiegazione sul funzionamento del debimetro potrebbe essere integrata da considerazioni sulle leggi della convezione, ma la complicazione dell’argomento andrebbe oltre lo scopo di questo articolo.


DEBIMETRO MECCANICO
debimetro.paletta.jpeg
Passiamo adesso alla descrizione di un debimetro meccanico, chiamato spesso ‘a paletta’, raffigurato nella foto soprastante e battezzato ‘AFM’ cioè Air Flow Meter dagli anglosassoni. Questo tipo di debimetro è molto più vecchio in termini tecnologici del debimetro a film caldo descritto precedentemente, più soggetto alle oscillazioni della colonna d’aria aspirata, più strozzante per l’aspirazione (maggiori perdite di carico), ma al tempo stesso più robusto del primo.

Il suo funzionamento si basa su un concetto molto semplice: l’aria aspirata al suo interno viene intercettata da un flap (paletta) di metallo incernierato esattamente come una porta e lo spinge, provocandone la rotazione. Il flap è collegato al telaio del debimetro con una molla a spirale, allo scopo di riportarlo in posizione di riposo, quando il flusso d’aria cessa.
Più nel dettaglio, l’aspirazione del motore causa una differenza di pressione tra monte e valle del debimetro tale che, moltiplicata per la superficie del flap, crea una forza sufficiente da vincere la resistenza della molla che lo collega al telaio, consentendone la rotazione.

schema della pista del debimetro a paletta.jpeg
1-corpo esterno, 2-paletta di smorzamento, 3-camera smorzante
4-potenziometro, 5-entrata aria aspirata, 6-sensore della temperatura
dell'aria, 7-foro di uscita del canale by pass, 8- vite di regolazione
9-canale by pass, 10-paletta misuratrice, 11-arresto di fine corsa


1-corpo esterno, 2-paletta di smorzamento, 3-camera smorzante, 4-potenziometro, 5-entrata aria aspirata, 6-sensore della temperatura dell'aria, 7-foro di uscita del canale by pass, 8- vite di regolazione, 9-canale by pass, 10-paletta misuratrice, 11-arresto di fine corsa

All’interno del coperchio sigillato nero, visibile nella foto, si trova un potenziometro a strato ceramico che invia alla centralina un segnale proporzionale all’angolo di apertura del flap. Per la rilevazione della temperatura del flusso d’aria, nel debimetro a paletta, viene utilizzato un termistore (sensore di temperatura aria o ATS, Air Temperature Sensor) montato in posizione centrale e anteriore rispetto al flap, protetto da una gabbia di plastica. Il termistore è costituito da una lega metallica particolare, studiata con lo scopo di realizzare un conduttore la cui resistenza diminuisca con l’aumentare della temperatura.
Come possiamo notare il concetto di base resta sempre lo stesso.
A differenza del termometro a filo caldo, il termistore ha una resistenza molto più elevata e la sua curva di graduazione non è lineare.
La centralina riceve quindi in ingresso due segnali: uno relativo alla rotazione del flap e uno relativo alla temperatura del flusso d’aria.

la pista.gif
12 collegamento massa, 13 sensore temperatura aria, 14 uscita potenza,
15 uscita temperatura aria, 16 alimentazione, 17 spazzola,
18 contatti fissi resistori da R1 fino a R11.

Come è stato precedentemente specificato, l’apertura e quindi la rotazione del flap è provocata dalla differenza di pressione che insiste a monte e a valle del debimetro, ma per motivi che coinvolgono la dipendenza della forza applicata dall’angolo di rotazione, che in questa sede è inutile approfondire, tale rotazione non varia linearmente con la differenza di pressione.
Tale dipendenza non lineare tra angolo di rotazione e depressione di aspirazione si trasferisce anche nella relazione che lega la velocità del fluido attraverso il debimetro e, quindi, la sua portata volumetrica, al variare del medesimo angolo.
Nel caso del debimetro meccanico, quindi, non si ha propriamente una stima della portata in massa di aria, ma piuttosto un segnale proporzionale alla portata volumetrica dell’aria aspirata. Questo segnale viene corretto ed elaborato dalla centralina di iniezione a mezzo della lettura del sensore ATS e di altre costanti (ad esempio costante di iniezione e voltaggio batteria).
La trasformazione da portata volumetrica a portata in massa avviene quindi con calcoli interni alla centralina.
E’ utile, a questo punto, fare alcune precisazioni.
Sia nel caso del debimetro a filo caldo che del debimetro meccanico sono le scelte progettuali e la sperimentazione del motore sul banco che consentono di programmare la centralina in modo da ottimizzare le performances a partire dai segnali inviati dai vari sensori.
L’importante, infatti, è che la centralina, ricevuto in input un certo numero di segnali provenienti da sensori ‘qualsiasi ’ possa gestire correttamente l’anticipo di accensione e i tempi di iniezione.
Quindi non è tanto importante l’informazione che viene inviata (che sia proporzionale ad una portata in massa o in volume) quanto il modo in cui questa informazione viene ‘elaborata’ dalla centralina stessa, cioè gli algoritmi con cui vengono gestiti i vari sensori allo scopo di pilotare gli attuatori (ad esempio gli iniettori).
Da tener presente che tali algoritmi molto spesso non sono la traduzione di leggi fisiche, ma sono inventati appositamente per il corretto funzionamento del motore.
In questa ottica, la domanda che spesso si sente: ‘…ma il debimetro misura la massa o il volume?’ riceve una immediata risposta.
vista della pista.jpg
Però il valore che manda alla centralina è sempre un crescere e calare e ha una posizione precisa, non è come si pensi a paletta completamente chiusa, a riposo, ma quasi nel mezzo, perchè serve con altri strumenti a controllare anche il minimo oltre a regolare l'iniezione metre "apriamo"
Perchè ha bisogno di altri meccanismi?
Siccome è meccanico ci vogliono dei meccanismi per renderlo funzionale e sono il motorino del minimo e un TPS che si trova sulla farfalla che è un interrutore per capire se stiamo premendo sull'acceleratore o se la farfalla è "chiusa".
TPS.della.farfalla.jpegmotorino del minimo.jpeg
Il motorino del minimo è comandato insieme agli iniettori, quindi se la paletta inizia a chiudersi e il motore sta perdendo giri (la farfalla è chiusa), la spazzola incomincia ad andare in quella zona che alza il valore e la centralina capisce che deve iniettare più benzina e il motorino di riflesso si apre leggermente di più.
Facendo così, da un colpo di acceleratore e riprende il minimo perso, però serve anche una regolazione alla molla che è precaricata sulla paletta, è fissata dall'altra parte su quella ruota dentata nera (vedi foto soprastante), che se allegeriamo o carichiamo, può anche cambiare modo di rispondere, minimo incluso.

Però esiste anche un'altra regolazione, è un trimmer con registro esterno e serve per regolare il CO², è logico che per farlo ci vuole una sonda col motore acceso nella marmitta mentre si esegue questa regolazione, inutile se la vettura è munita di sonda lamda.
regolazione.co².1.jpgregolatore co².JPG


Vorrei aggiungere:


Il termine debimetro è stato introdotto dalla FIAT nei suoi manuali e a mio avviso ha creato più confusione che altro, anche perchè viene indifferentemente utilizzato per ogni tipo di sensore che misuri un flusso d'aria.
La denominaizone originale data dalla Bosch evita perfino che possa sorgere questo tipo di dubbio.
Il misuratore "a paletta" o meccanico è un Misuratore Quantità Aria (MQA) quindi misura il volume.
Il misuratore a film caldo è un Misuratore Massa Aria (MMA) e quindi misura appunto la massa aria aspirata e non il suo volume.
C'è da considerare infatti alcune cose: la capacità dell'aria di spingere la paletta del MQA dipende dalla sua pressione e velocità e non dalla densità, nel MMA invece il calore sottratto al film caldo dipende, oltre che dalla velocità e temperatura dell'aria, anche dalla sua densità in quanto lo scambio di calore avviene per convezione.
Il sensore temperatura aria che troviamo sia sul MQA sia sul MMA ha scopi diversi nei due dispositivi, infatti nei sistemi a MQA la temperatura dell'aria (oltre che per tante altre cose) viene utilizzata per avere una approssimazione della massa aspirata, mentre nei sistemi a MMA serve prevalentemente a una serie di funzioni aggiuntive.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Debimetro..in alfa 300euro..ebay 70 euro..?!!

..ciao ci sono vari forum che parlano di debimetro ..io per curiosità trovandomi in alfa per una guarnizione..ho chiesto il costo del debimetro ...mi ha chiesto 320 euro :smiley_001:..rigenerato 250 ..allora vado in negozio autoaccessori dove ho lo sconto del 30% e chiedo del costo anchi qui e udite udite .,.mi ha preventivato sconto conpreso 245 euro.,.,:confused:..su ebay o altri siti lo stesso scatolo e debimetro costa all'incirca 60/90 euro...domanda ?..come mai questa differenza abissale..?..certo si tratta di un pezzo di plastica..con un circuito .ed un filo sottile di platino...!!ma allora sono sicuri queste parti di ricambio ?? sono rubati ,sono falsi (..marchiati bosch ma fatti in cina o altrove..?).. ci deve essere qualche differenza notevole ,oppure tutti i rivenditori in alfa o negozi di autoricambi sono ..diciamo poco onesti..!!..chi è che sbaglia in questo mercato..?..:confused:
 
Re: Debimetro..in alfa 300euro..ebay 70 euro..?!!

Non hai mica scoperto l'acqua calda......
 
Re: Debimetro..in alfa 300euro..ebay 70 euro..?!!

Non hai mica scoperto l'acqua calda......

..non è quello il senso....chi lo vende a 60 euro lo definiamo un ........!!visto che qualcuno lo acquistato su ebay e & ..non ha avuto problemi oppure problemi li avrà..ancora non è chiaro..!!
 
Re: Debimetro..in alfa 300euro..ebay 70 euro..?!!

Non hai mica scoperto l'acqua calda......

Ma che razza di risposta é ???:confused: Mah, non ho parole...:rolleyes:

Comunque, su quelli da 60€ su Ebay, c´é chi giura che sono gli stessi identici che prendi in alfa a 320, chi dice che sono usati, puliti, e vengono venduti come nuovi... e chi dice che sono copie imitatorie...:confused:

Sinceramente non so cosa pensare... Ma che in Alfa siano del ladri, quello si sa... :smiley_029:
Che alcuni negozianti e ricambisti siano ancora peggio... Si sa...:smiley_029:

E su Ebay, c´é gente onesta, e gente molto poco onesta... Bisogna prenderci diciamo, e avere tanto :aktion086:... :grinser005:

:decoccio:
 
Re: Debimetro..in alfa 300euro..ebay 70 euro..?!!

..non è quello il senso....chi lo vende a 60 euro lo definiamo un ........!!visto che qualcuno lo acquistato su ebay e & ..non ha avuto problemi oppure problemi li avrà..ancora non è chiaro..!!

come non lo è il tuo post :rolleyes: :confused:
 
Re: Debimetro..in alfa 300euro..ebay 70 euro..?!!

Ma che razza di risposta é ???:confused: Mah, non ho parole...:rolleyes:

Comunque, su quelli da 60€ su Ebay, c´é chi giura che sono gli stessi identici che prendi in alfa a 320, chi dice che sono usati, puliti, e vengono venduti come nuovi... e chi dice che sono copie imitatorie...:confused:

Sinceramente non so cosa pensare... Ma che in Alfa siano del ladri, quello si sa... :smiley_029:
Che alcuni negozianti e ricambisti siano ancora peggio... Si sa...:smiley_029:

E su Ebay, c´é gente onesta, e gente molto poco onesta... Bisogna prenderci diciamo, e avere tanto :aktion086:... :grinser005:

:decoccio:
Non hai parole?Ti sei risposto da solo dicendo che in Alfa sono dei ladri.....Quindi come fai a dire che razza di risposta è?.......Ho aperto tempo fa una discussione in merito sui prezzi dei tagliandi in Alfa e dai meccanici generici,vattela a leggere.
 
Re: Debimetro..in alfa 300euro..ebay 70 euro..?!!

Ragazzi,la ricambistica originale ha un certo valore perchè segue un circuito,tutto sta trovare il ricambio originale non marchiato,stessa cosa vale per la termostatica che ho cambiato tempo fa,l'ho pagata quasi la metà perchè non marchiata e la marca è la stessa,stessa cosa il debimetro,se questi venditori li acquistano tramite grossista,ebbene si,posso darvi questi prezzi,non c'è niente di strano... da che mondo è mondo la ricambistica originale è sempre costata di più,ma se i pezzi che acquistate sono difettosi,provate a farveli cambiare da un rivenditore privato,dubitro lo farà,come invece casa alfa deve garantire il pezzo almeno sei mesi se con lo scontrino di acquisto... tutto ha un costo... dicono chi più spende meno spende,ma a volte non sempre rispecchia la realtà.
 
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Re: Debimetro..in alfa 300euro..ebay 70 euro..?!!

IO lo comprari in un negozio di ricambi NON originale e lo pagai 75 euro ( 2 anni fa).

Quindi credo che, come tutte le cose di MArca, si paga "prezzo".