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AccaEmme
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Il mensile Auto, nel numero di ottobre 2005, ha testato la 159 2.2 JTS da 185 cavalli, in un servizio di 6 pagine. Molto lusinghieri i giudizi, seppur con qualche critica. Questi i punti salienti della prova:
PIACERE BRILLANTE, titola il srvizio, proseguendo subito dopo con Al volante si assapora una vettura sincera e coinvolgente, contraddistinta da una reattivita' matura e garbata. Un occhio al contagiri ed uno alla marcia giusta, per mantenere slancio e verve. Poi il piacere di un avantreno leggero ed agile con, in sottofondo, il rotondo ronzio del propulsore ad iniezione diretta di benzina, che comunica con voce metallica e sonora. Sottili piaceri di un moderno 4 cilindri aspirato, raffinato e tecnologico, ma lontano dalla comoda e vigorosa spinta ai regimi intermedi degli attuali diesel sovralimentati. Lontano al punto da indurre il dubbio se esista ancora spazio, in termini di gradimento, per un propulsore a benzinaa su di una berlina ambiziosamente sportiva e moderna come la 159. Pochi chilometri al volante della 2.2 JTS e le nebbie dell'incertezza sfumano: le soddisfazioni di guida non mancano, il piacere di pilotare l'insieme vettura-motore trova fondamente solide. L'elasticita' di marcia si rivela adeguata a stress e traffico, cosi' come non mancano le sei marce per assecondare sport e confort. La 159 esce da questa seconda prova di Auto con tutte le conferme del caso. Rispetto al modello che sostituisce aumentano nettamente abitabilita', qualita' e piacere di vita a bordo; il design resta fascinoso anche se meno dirompente. Allo stesso livello, pressocche' su tutti i fronti, con le rivali tedesche di riferimento, Audi A4 e BMW Serie 3 in testa. Le accresciute dimensioni si riflettono con qualche inevitabile segno sul carattere e sulle prestazioni: il primo meno guizzante e diretto, sia pur di un soffio, le seconde con un filo di meno nello scatto. Tratti sensibili per auto dalla vocazione sportiva quali sono le Alfa. Tuttavia, sulla 159 JTS si gode sempre di un gran bel guidare. ( .... ) il motore sposa in pieno il nuovo corso della berlina Alfa: non mancano potenza e tiro agli alti, ne' la giusta sonorita' quando serve, ma il tratto distintivo maggiore sta in una erogazione quanto mai lineare dal minimo fino all'intervento del limitatore. Tanto che il funzionamento, ai regimi intermedi, appare assolutamente rotondo e vellutato. Qualita' pregievoli, si riprende facilmente da meno di 1000 giri, che nella guida di tutti i giorni rendono quest'auto quanto mai fruibile e godibile, ma che un po' di sapore nervoso lo tolgono lasciando un vago senso di privazione agli appassionati piu' grintosi, che ancora sognano una certa cattiveria sotto il cofano. Le prestazioni ci sono pero' tutte, anche se rispetto alla 156 duemila da 155 cavalli qualche decimo di accelerazione si e' perso, colpa di una massa superiore di ben 250 Kg. Nel classicco 0/100, poco piu' del tempo dichiarato, ma il 9"24 realmente ottenuto appare in grado di accontentare un arco molto ampio di clientela. Nonostante una sesta marcia piuttosto lunga, la capacita' di ripresa, favorita dalla notevole elasticita' del 2.2 JTS, e' altrettanto soddisfacente, anche se dalle andature piu' basse l'attesa suggerisce di scalare. Operazione peraltro agevole e piacevole, grazie ad innesti rapidi e precisi ( .... ) La guida rispecchia fedelmente le qualita' proprie del telaio e le specifiche caratteristiche di erogazione del motore. Il primo e' rigido e permette una buona sensibilita' al volante, senza ricorrere ad un assetto duro: tanto che su ritmi brillanti ma non esasperati, si apprezzano il coricamento ed il beccheggio di entita' ridotte, pur in presenza di una eccellente capacita' di assorbimento di piccole e grandi asperita'. Se la guida cresce d'intensita', il sottosterzo diviene invece avvertibile, seppur progressivo e ben controllabile, mentre la vettura rileva un rollio piu' accentuato, che tuttavia non toglie gran che all'aderenza laterale, sempre elevata. Lo stesso 2.2 JTS non mostra di gradire la guida eccessivamente aggressiva. Offre infatti il meglio se l'andatura e' si rapida, ma razionale. Il segreto sta nel dar modo al propulsore di distendersi lungo l'arco di erogazione, senza variazioni di regime particolarmente immediate o brusche. ( .... ) Un po' meno comunicativi rispetto alla 156 restano avantreno e sterzo: e' sempre possibile pennellare le traiettorie con precisione, ma la particolare immediatezza di inserimento in curva della progenitrice, sulla 159 risulta lievemente ammortizzata. Il che non impedisce di viaggiare comunque veloci ed in sicurezza nel misto stretto come lungo i curvoni. Convince poi la stabilita', complice la sofisticata dotazione elettronica di controllo. A VDC disinserito, il retrotreno manifesta pero' una brusca tendenza ad allargaare la traiettoria quando viene sollecitato con manovre brusche o repentine. Ottimo il confort.
E' lecito pero' chiedersi quanto queste manovre brusche o repentine siano state effettuate entro comunque dei limiti di recuperabilita' dell'assetto, oppure indotte volutamente per andare oltre i limiti della macchina ( visto comunque che anche con delle macchine da corsa, del tutto preparate per essere il piu' incollate possibile all'asfalto, si puo' tranquillamente andare in testa coda ). Infine i voti, tutti piuttosto alti con alcuni addirittura notevoli: Due soli 7,5 ( alle voci CONSUMO e BAGAGLIAIO ) che risultano quelli piu' bassi. Spiccano poi i 9,5 assegnati a CLIMATIZZAZIONE e POSTO GUIDA ed i numerosi 9 dati a DOTAZIONE, MOTORE, CAMBIO, FRENATA, TENUTA DI STRADA e CONFORT.
PIACERE BRILLANTE, titola il srvizio, proseguendo subito dopo con Al volante si assapora una vettura sincera e coinvolgente, contraddistinta da una reattivita' matura e garbata. Un occhio al contagiri ed uno alla marcia giusta, per mantenere slancio e verve. Poi il piacere di un avantreno leggero ed agile con, in sottofondo, il rotondo ronzio del propulsore ad iniezione diretta di benzina, che comunica con voce metallica e sonora. Sottili piaceri di un moderno 4 cilindri aspirato, raffinato e tecnologico, ma lontano dalla comoda e vigorosa spinta ai regimi intermedi degli attuali diesel sovralimentati. Lontano al punto da indurre il dubbio se esista ancora spazio, in termini di gradimento, per un propulsore a benzinaa su di una berlina ambiziosamente sportiva e moderna come la 159. Pochi chilometri al volante della 2.2 JTS e le nebbie dell'incertezza sfumano: le soddisfazioni di guida non mancano, il piacere di pilotare l'insieme vettura-motore trova fondamente solide. L'elasticita' di marcia si rivela adeguata a stress e traffico, cosi' come non mancano le sei marce per assecondare sport e confort. La 159 esce da questa seconda prova di Auto con tutte le conferme del caso. Rispetto al modello che sostituisce aumentano nettamente abitabilita', qualita' e piacere di vita a bordo; il design resta fascinoso anche se meno dirompente. Allo stesso livello, pressocche' su tutti i fronti, con le rivali tedesche di riferimento, Audi A4 e BMW Serie 3 in testa. Le accresciute dimensioni si riflettono con qualche inevitabile segno sul carattere e sulle prestazioni: il primo meno guizzante e diretto, sia pur di un soffio, le seconde con un filo di meno nello scatto. Tratti sensibili per auto dalla vocazione sportiva quali sono le Alfa. Tuttavia, sulla 159 JTS si gode sempre di un gran bel guidare. ( .... ) il motore sposa in pieno il nuovo corso della berlina Alfa: non mancano potenza e tiro agli alti, ne' la giusta sonorita' quando serve, ma il tratto distintivo maggiore sta in una erogazione quanto mai lineare dal minimo fino all'intervento del limitatore. Tanto che il funzionamento, ai regimi intermedi, appare assolutamente rotondo e vellutato. Qualita' pregievoli, si riprende facilmente da meno di 1000 giri, che nella guida di tutti i giorni rendono quest'auto quanto mai fruibile e godibile, ma che un po' di sapore nervoso lo tolgono lasciando un vago senso di privazione agli appassionati piu' grintosi, che ancora sognano una certa cattiveria sotto il cofano. Le prestazioni ci sono pero' tutte, anche se rispetto alla 156 duemila da 155 cavalli qualche decimo di accelerazione si e' perso, colpa di una massa superiore di ben 250 Kg. Nel classicco 0/100, poco piu' del tempo dichiarato, ma il 9"24 realmente ottenuto appare in grado di accontentare un arco molto ampio di clientela. Nonostante una sesta marcia piuttosto lunga, la capacita' di ripresa, favorita dalla notevole elasticita' del 2.2 JTS, e' altrettanto soddisfacente, anche se dalle andature piu' basse l'attesa suggerisce di scalare. Operazione peraltro agevole e piacevole, grazie ad innesti rapidi e precisi ( .... ) La guida rispecchia fedelmente le qualita' proprie del telaio e le specifiche caratteristiche di erogazione del motore. Il primo e' rigido e permette una buona sensibilita' al volante, senza ricorrere ad un assetto duro: tanto che su ritmi brillanti ma non esasperati, si apprezzano il coricamento ed il beccheggio di entita' ridotte, pur in presenza di una eccellente capacita' di assorbimento di piccole e grandi asperita'. Se la guida cresce d'intensita', il sottosterzo diviene invece avvertibile, seppur progressivo e ben controllabile, mentre la vettura rileva un rollio piu' accentuato, che tuttavia non toglie gran che all'aderenza laterale, sempre elevata. Lo stesso 2.2 JTS non mostra di gradire la guida eccessivamente aggressiva. Offre infatti il meglio se l'andatura e' si rapida, ma razionale. Il segreto sta nel dar modo al propulsore di distendersi lungo l'arco di erogazione, senza variazioni di regime particolarmente immediate o brusche. ( .... ) Un po' meno comunicativi rispetto alla 156 restano avantreno e sterzo: e' sempre possibile pennellare le traiettorie con precisione, ma la particolare immediatezza di inserimento in curva della progenitrice, sulla 159 risulta lievemente ammortizzata. Il che non impedisce di viaggiare comunque veloci ed in sicurezza nel misto stretto come lungo i curvoni. Convince poi la stabilita', complice la sofisticata dotazione elettronica di controllo. A VDC disinserito, il retrotreno manifesta pero' una brusca tendenza ad allargaare la traiettoria quando viene sollecitato con manovre brusche o repentine. Ottimo il confort.
E' lecito pero' chiedersi quanto queste manovre brusche o repentine siano state effettuate entro comunque dei limiti di recuperabilita' dell'assetto, oppure indotte volutamente per andare oltre i limiti della macchina ( visto comunque che anche con delle macchine da corsa, del tutto preparate per essere il piu' incollate possibile all'asfalto, si puo' tranquillamente andare in testa coda ). Infine i voti, tutti piuttosto alti con alcuni addirittura notevoli: Due soli 7,5 ( alle voci CONSUMO e BAGAGLIAIO ) che risultano quelli piu' bassi. Spiccano poi i 9,5 assegnati a CLIMATIZZAZIONE e POSTO GUIDA ed i numerosi 9 dati a DOTAZIONE, MOTORE, CAMBIO, FRENATA, TENUTA DI STRADA e CONFORT.