Ovviamente....Un solo esemplare prodotto
Tazio Nuvolari, pilota Alfa Romeo dal 1930 al 1935.
Nel GP di Germania sulla pista di 22 km del Nurburgring, Nuvolari si impose guidando un'Alfa Romeo nettamente inferiore alle potenti vetture tedesche in gara Mercedes-Benz e Auto Union. Nuvolari vinse con una clamorosa rimonta dopo essere rimasto attardato nella sosta per il rifornimento di benzina: ancora all'inizio dell'ultimo giro aveva un ritardo di 30 secondi dal primo. Questo successo fece "alterare" non poco i gerarchi nazisti presenti al circuito, che invece si aspettavano di vedere una grande affermazione tedesca in loro presenza; non la pensava così Nuvolari che, così sicuro di una sua vittoria, aveva appositamente portato dall'Italia una bandiera tricolore nuova fiammante (aveva saputo che quella in dotazione agli organizzatori era logora), che fece issare sul pennone più alto durante la cerimonia di premiazione. Si dice che gli organizzatori, non trovando il disco con la Marcia Reale (l'inno nazionale italiano dell'epoca), lo sostituirono con quello di 'O sole mio.
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Nel 1977 iniziò la progettazione della vettura per il ritorno dell'Alfa Romeo in Formula 1 come costruttore. La scelta fu presa su pressione di Carlo Chiti, e lo studio per la nuova monoposto fu affidato all'Autodelta. La vettura era la
177, che debuttò al GP del Belgio del 1979.
I piloti erano Bruno Gioacomelli e Vittorio Brambilla
Bruno Gioacomelli
Vittorio Brambilla
Quindi nel 1979 la Casa del “biscione” partecipò al campionato con due ruoli, come fornitrice di motori per la Brabham, e come Scuderia costruttrice. In totale cinque GP disputati.
L'
Alfa Romeo 2000 Sportiva. Disegnata da Franco Scaglione e realizzata dalla carrozzeria Bertone è la concept car del 1954.