Album Alfa Romeo

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La parte frontale è leggermente appuntita con un paio di fari rotondi mentre sui lati abbiamo dei cerchi insoliti, delle piccole portiere e dei finestrini affusolati collegati al parabrezza. L’angolo laterale ci dà anche un assaggio dello spoiler posteriore.
Sul retro della Alfa Romeo LEA troviamo numerosi componenti in fibra di carbonio, uno scarico quadruplo e un paio di luci posteriori non connesse al corpo del concept. Altri particolari che emergono nei render includono i fendinebbia circolari, lo spoiler anteriore in fibra di carbonio, l’iconica griglia Alfa Romeo in formato piccolo, delle piccole telecamere al posto degli specchietti laterali e altro ancora.
La prossima Supercar dello storico marchio di Arese sarà il successore della 8C Competizione con motore centrale. Anche se non assomiglierà alla Linea Emozionante Aerodinamica realizza da Luigi Memola, ci aspettiamo comunque una vettura dallo stile straordinario.
 
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Dopo il ritiro dalle competizioni, avvenuto nel 1951, la direzione Alfa Romeo era piuttosto contraria ad impegnarsi ufficialmente nelle gare per derivate di serie che, nei primi anni '60, riscuotevano un grande successo di pubblico e, inoltre, vedevano spesso come protagoniste le "Giulietta" preparate da officine esterne.
Per superare il veto della direzione, il reparto esperienze dell'Alfa cercò di coinvolgere aziende esterne, come la Zagato e la Abarth, allo scopo di sviluppare il "progetto 105.11", un'automobile da competizione su base "Giulia" da impegnare nelle competizioni.
Per varie ragioni ed imprevisti, tali tentativi non ebbero esito ed un paio di ex tecnici Alfa Romeo, gli ingegneri Carlo Chiti e Lodovico Chizzola, decisero di creare una struttura autonoma adatta a portare a termine il "progetto 105.11", supportati dal consenso ufficioso dell'azienda milanese.
 
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