Album Alfa Romeo

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1998 PININFARINA ALFA ROMEO DARDO
Il tema della freccia, originato dalla forma triangolare dello scudetto Alfa Romeo, si ripete in tutte le viste della vettura: frontale, coda e fiancata.
Risulta particolarmente evidente anche nella vista dall'alto, dove lo sbalzo anteriore a punta ricorda la prua di una imbarcazione.
 
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La macchina incorpora cruscotto e strumentazione della Alfa Romeo 156, vettura da cui deriva, con rivestimenti in pelle. La Pininfarina ha lavorato con la Sparco per progettare e costruire i sedili. Il telaio ha una scocca estremamente rigida avendo utilizzato per la costruzione una fibra di carbonio-kevlar.
 
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E' anche dotata di cinture di sicurezza a quattro punti. I fari gemelli sono stati sviluppati in collaborazione con la Valeo.
Libera da vincoli industriali, la Dardo esprime uno spirito di ricerca stilistica pura, che si proietta verso il futuro in modo aggressivo, libera dai classici vincoli legali e industriali a cui sono soggette le auto normali.
 
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1966 OSI ALFA ROMEO SCARABEO
Concepita per una possibile produzione in piccola serie, la Scarabeo fu presentata a Parigi nel 1966.
Montava il motore trasversale della Alfa Romeo Giulia GTA, sistemato tra i due sedili.
 
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La carrozzeria era in materiale plastico montata su un telaio tubolare, per un peso totale di circa 700 Kg. L'auto doveva usare lo stesso telaio tubolare della 33, ma doveva essere più economica e leggera rispetto ai modelli precedenti.
 
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Il design del corpo dello Scarabeo fu affidato a Officine Stampaggi Industriali, una società di design relativamente nuova a Borgaro Torinese. L'auto ha avuto un design elegante e leggero che ha permesso una grande maneggevolezza e un'alta velocità massima di 200 km / h (124,3 mph).
 
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