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Queste vetture hanno poi imboccato strade diverse: alcune sono
rimaste ai clienti, altre si trovano nei musei e un'altra è tornata a “Casa”, ovvero del “Reparto Esperienze Alfa Romeo", dove è stata utlizzata per diverse prove sperimentali, tra cui le
prime installazioni dei freni a disco.
Tornando alla Superflow, Pinfinfarina riassunse in questo prototipio tutti i temi stilistici più all'avanguardia dell'epoca, lavorando sul telaio 00128. Si trattava prettamente di una showcar, con alcune soluzioni estetiche che si sarebbero poi ritrovate sulla prima Duetto.
Ovviamente non il
padiglione in plexiglass sorretto da una barra longitudinale in acciaio cromato e nemmeno alcune prese d'aria più consone al mondo racing che a quello stradale. I fari carenati, però arrivarono senza problemi nella produzione di serie.