Album Giulietta Sprint

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la fidanzata d'italia...
 
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Non fu cosa facile, mettere in strada la Giulietta. Il debutto, previsto per il 1954, slittò all'anno successivo per problemi legati alla rumorosità della vettura. Si decise dunque di lanciare prima la versione coupé, denominata Sprint, assemblata da carrozzieri esterni, a cui la clientela avrebbe perdonato qualche "imprecisione" in più; anzi, una maggiore pervasività del sound del motore di Busso sarebbe stata cosa gradita. E se la Giulietta Sprint è il capolavoro che tutti conosciamo è proprio per merito degli affinamenti apportati dai fornitori esterni del calibro di Boano, Bertone, Scaglione e Giorgetto Giugiaro, che "limarono" gli ultimi dettagli della vettura dandole un look oggettivamente meraviglioso. Ok, non si dovrebbe dire ma delle eccezioni sono concesse... Anche perché a parlare furono i numeri: il giorno del debutto al Salone di Torino del 1954 fu raccolta una quantità di ordini che superava la produzione annua prevista. Un amore a prima vista che diventava vera passione quando si dava vita al motore, vero vanto di ogni Alfa Romeo: un quattro cilindri 1.3 da 65 CV, capace di spingere la due porte del Biscione fino a 160 km/h. Ma siamo solo all'inizio, perché come ogni mito a quattro ruote, anche la Giulietta Sprint conosce varie evoluzioni e serie speciali: tra le prime, va segnalata la "Veloce". Più leggera grazie all'adozione di finestrini delle portiere in plexiglas e alla rinuncia ai coprimozzi cromati, è anche più potente: i 2 carburatori Weber e il rapporto di compressione aumentato (a 9:1) portano i cavalli a quota 90, mentre la velocità di punta tocca i 180 km/h. La Sprint Veloce contribuisce al mito Alfa Romeo nelle corse: tra le varie vittorie, si ricorda in particolare quella alla Mille Miglia del 1956, dove porta a casa i primi tre posti di categoria davanti alla Porsche 356. (Motor1.com)
 
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