Ciao a tutti i fissati di meccanica
sto provando a ritoccare il servofreno della 33 di cui accennavo tempo
fa nell'altra discussione sulle modifiche ai dischi freno della 33:
https://forum.clubalfa.it/impianto-frenante/67059-alfa-33-maggiorazione-impianto-freni.html
:aktion057: PREMESSA TECNICA
- le misure dei servofreni si intendono riferite al diametro delle membrane interne
(singola o doppia), l'involucro esterno ha un diametro effettivo di circa 1 pollice aggiuntivo;
questo all'inizio mi ha creato un po' di confusione, pensavo che sulla 33
si potevano adattare ad es. i servofreni massicci a doppia membrana volvo da 8 pollici nominali,
che invece in pratica oltre ad avere un maggiore ingombro longitudinale (vedi punto sotto)
hanno anche un diametro esterno di 9 pollici e sono (quasi) fuori discussione per la 33
(daltronde erano destinati ad auto da circa 1700kg);
- doppia membrana significa che in pratica abbiamo due camere una davanti all'altra,
che lavorano come due servofreni singoli montati in serie, idealmente raddoppiando
la forza che producono grazie alla depressione creata dal collettore del motore;
il tipo doppio ha una costruzione più pesante e complessa ed occupa più spazio
in profondità invece che in larghezza, infatti si riconoscono per assomigliare
più a dei bombolotti che al classico disco dei servofreni singoli;
in alcuni casi la seconda membrana ha un diametro ridotto rispetto alla prima
e allora la forma ha un profilo con un evidente scalino (parte anteriore con diametro
ridotto rispetto alla parte posteriore); i servofreni doppi vengono usati
solo quando non è possibile usare servofreni singoli con diametro
abbastanza largo (vedi punto successivo); 30 e passa anni fa ad esempio il medesimo
servofreno doppio da 8 pollici della bendix color oro e forme arrotondate
usato sulle ferrari lo si poteva poi ritrovare sul furgone ducato (..ah..sacrilegio..)..
- considerando una membrana singola, maggiore il diametro, maggiore l'assistenza
che porta alla frenata, la forza che genera va in proporzione all'area della membrana,
quindi va all'incirca con il quadrato del diametro, dico all'incirca perchè la membrana
non è un disco perfetto ma ha almeno un foro al centro per la meccanica del servofreno;
- un servofreno da 8 pollici moderno ha un diametro esterno nel punto più largo (la flangia) di circa 225mm
(227-228 mm se piuttosto vechiotto tipo quello di alfa 75/alfetta/duetto, etc; 223mm se molto recente,
in pratica con il tempo è stato ottimizzato, cioè ridotto, lo spazio necessario alla flangia esterna
che serve a chiudere i due gusci del servofreno e tenere in posizione la membrana interna
e lo spessore delle lamiere stesse, mantenendo invariato il diametro delle membrane interne)
- un servofreno da 7 pollici moderno ha un diametro esterno nel punto più largo (la flangia) di circa 200mm
(quello originale della 33 ha un diametro di circa 203mm)
.: old :. EXCURSUS STORICO TECNICO
per iniziare riassumo la genesi di quell'impostazione del servofreno della 33 che oggi è diventata un "difetto"
- l'Alfasud del 1972 da poco più di 800kg e dischi freno anteriori abbastanza grandi (quelli messi vicino al cambio)
nasce senza servofreno, poco dopo riceve un servofreno con membrana singola di diametro 6 pollici,
poi nel tempo riceve però anche dischi freno anteriori più piccoli (spostati sulle ruote, con cerchi da 13);
- la prima 33 dell' 83 eredita il risicato servofreno da 6 pollici, quasi subito o da subito portato a 7 pollici,
e una scocca più sicura e accessoriata ma appesantita a circa 900kg;
frena decentemente però nel tempo con l'ultima serie del'89-94 si arriva a circa 1000kg
(qualcosa meno per i modelli a carburatore e se senza accessori, tipo aria condizionata/idroguida);
da cvonsiderare che già da fine anni 80/inizio anni 90 anche le utilitarie iniziano ad avere servofreni da 8 pollici
(oggi spesso partono da un minimo di 9 pollici), ma la tirchieria del gruppo fiat, applicata ad una vettura
destinata "a fine vita", non si degna nel restyling del '89 o negli anni seguenti di adeguare il servofreno della 33
(o ritoccare il diametro dei dischi freno) perchè avrebbero dovuto ridisegnare e ristampare il blocco di lamiera
a cui si fissano il servofreno e i pedali di freno e frizione, perchè sul blocco di origine alfasud al massimo,
sia in altezza che larghezza, ci sta un servofreno con membrana da 7 pollici; l'ordine era evidentemente di
risparmiare il più possibile (basta vedere cosa hanno fatto su altri particolari come i leveraggi del cambio
o certi sedili peggiori delle serie precedenti)
- dall'anno 92 con le prime sentenze in italia sulla pericolosità dell'amianto, questo materiale viene vietato
anche nei ricambi delle pastiglie e frizioni; i nuovi materiali senza amianto a parità di pressione esercitata
frenano meno e reggono meno il calore..specie per chi non monta più le pastiglie originali alfa pre-anno '92,
la 33 inizia a farsi la fama di auto che sì, frenare frena, volendo blocca anche le ruote, ma bisogna pestare
abbastanza sul pedale..(oltre al problema diverso dovuto ai dischi piccolini che è possibile arroventare i dischi
e far fumare e cuocere le pastiglie se si tira una frenata di emergenza da velocità autostradale o facendo un po' di collina..
alcuni risolvono la scarsa "resistenza a fatica" montando i dischi ventilati del 1.7 con le relative pinze)
- passano molti anni, il traffico aumenta, e noi ci abituiamo ad auto con comandi sempre più leggeri,
compresi i pedali di frizione e del freno, quando proviamo una vettura vintage magari sportiva come la 33
il servosterzo idraulico zf dell'epoca preciso e non troppo morbido (o magari auto senza servosterzo) piace,
il motore anche piace, dopo 25 anni di evoluzione motoristica ancora non sfigura con le auto recenti,
invece rimaniamo un po' delusi dai freni, non al livello del motore..
La pesantezza del pedale del freno potrebbe anche rientrare nel conto di un'auto vintage,
ma se si fa un giro in mezzo al traffico al sottoscritto risulta affaticante, più che fisicamente
intendo psicologicamente, sapendo che per avere una frenata di emergenza decente
anche a basse velocità bisogna essere sempre vigili, con reazione più rapida possibile,
pronti a dare una pestata come si deve sul pedale, rende un'ora di traffico intenso un bagno
di adrenalina più di quanto sarebbe con una vetturetta anche modesta ma che frena bene..
.: sgrat :. RIMEDI cioè come si ottiene un pedale più leggero da azionare?
a) dischi con diametro più grande (bisogna omolgare cerchi da 14 o da 15 pollici),
è la soluzione migliore per chi va in pista perchè risolve anche il problema della
resistenza dei dischi all'uso intenso..se si esagera con i diametri dei dischi
su strada però si perde in comodità d'uso, i dischi e le pinze più pesanti
fanno sentire un po' di più le buche..a meno di spendere parecchio e adattare
pinze in alluminio (per queste salvo salti mortali serve un cerchio minimo da 15)
b) pompa freno di diametro interno più piccolo (es. passare da 20,6mm di serie
ai 19mm delle pompe delle vecchie alfasud), però in tal caso si allunga la corsa
del pedale del freno, per accorciare la quale si può tentare di revisionare
il recupero gioco automatico ai tamburi dietro e montare tubi freno di tipo
racing con anima in teflon che dilata poco con la pressione durante la frenata,
però insomma tendenzialmente si guadagna da una parte e si perde da un'altra..
c) servofreno elettroidraulico retrofit per auto d'epoca (credo sui 2000-3000
euri compresa l'installazione, invatti di solito lo mettono su auto storiche
di maggior valore economico, e poi l'affidabilità di questo sistema molto
complesso è minore del sistema originale)
d) servovreno con membrana di maggior diametro o con doppia membrana,
sarebbe la soluzione tecnica corretta e semplice in fabbrica, nessuno svantaggio tecnico,
solo la complicazione se la modifica è realizzata da noi in modo artigianale..questo ci porta a:
::cop::AVVISO
Una modifica del genere, come quella per i dischi o il diametro della pompa freni,
in linea di principio rende l'auto non a codice, anche se eseguita perfettamente
(cioè con un sistema frenante modificato con prestazioni e affidabilità pari o superiore all'originario);
probabile che alla revisione passi inosservato (anzi, l'auto magari frenerà parecchio bene ,
invece in caso di incidente di un certo conto che porti l'assicurazione ad ispezionare l'auto nel dettaglio,
potrebbe rilevare la modifica e decidere di non risarcire..
..in teoria è possibile omologare modifiche alla propria auto, con tanto di perizia tecnica e convalida
da ingegnere presso la motorizzazione, ma per ora qui da noi credo sia ancora un percorso ostico e costoso
(è qualche anno che non mi aggiorno sulla normativa ma sospetto non sia ancora cambiato molto)..
..infine chi se ne accorgerebbe di sicuro è un ispettore asi se volete avere la targa oro (o come si chiama)..
Per me questi sono esperimento fatti per divertimento, cioè mi piace progettare/modificare,
poi anche la parte pratica, qualche ora a lavorare in garage di lima e morsa è più rilassante
che so di una palestra, e mi è rimasta di traverso questa storia del pedale freno perchè anni
fa la 33 la ho usata per lavoro macinando una barca di km con l'allegria del suono del motore
..ma un calendario/rosario di santi indirizzati ai "manager" fiat .: muerte :.quando andavano usati parecchio i freni,
che so, già che c'erano per risparmiare potevano anche togliere una ruota su quattro...
In pratica vorrei testare la modifica sull'auto e magari già dopo poco ripristinare l'auto a norma
(peserà anche quanto l'installazione sarà diversa dall'originale nella struttura e
nell'estetica e quanto potrebbe avere o meno aspetti criticabili nell'affidabilità)..
:musik009: TEMPISTICA
Sono lentissimo, faccio un passetto ogni tanto quando riesco.
Per ora ho preso quelche pezzo di recupero on line per fare le prove
e preparo i pezzi, poi conto di testarlo sull'auto a primavera,
però magari a qualcuno che a tempi di realizzazione più decenti
interessa provarci e allora anticipo le informazioni..
: dannaz : DIFFICOLTA': MEDIA
Non è banale ma non è neanche al livello di dover modificare il motore.
In pratica sulla 33 per ricavare lo spazio per aumentare il servofreno c'è da:
- trovare un tornitore per far adattare/fare alcuni particolari,
- procurarsi appunto un servofreno adatto (usato in buono stato),
una pompa freni nuova, una vaschettta olio adatta usata,
- se durante l'installazione pasticciamo troppo con le piegature dei tubini
che arrivano alla pompa (dipende dal modello di pompa che useremo),
per poter poi ripristinare l'impianto originale potrebbero poi servire anche
servire dei tubini freno di ricambio recuperati da un'altra 33 in demolizione,
non serve l'impainto completo, bastano le porzioni di tubini che stanno
nella parte anteriore dell'auto, perchè per i tubini che sono diretti alle ruote
posteriori ci sono dei giunti con raccordi filettati appena sotto alla scatola sterzo
che in pratica spezzano i tubi in due tratti (lo dico così chi vuole provarci può
portarsi avanti "saccheggiando" presso un demolitore quando ne ha l'occasione)
- non indispensabile ma utile: smontare in demolizione da una 33 anche un blocco
pedaliera intero su cui preparare le modifiche per tenere l'auto ferma il meno possibile,
va bene anche un blocco con il servofreno e la pompa originali rovinate (che non ci servono),
per cui trattate bene sul prezzo (o fatevi dare solo il blocco lamiera con i pedali)..
:lol: OK, MA DOPO STO PAPIRO, IN PRATICA?
.urka è tardisimo..non ce la posso fare a finire..riprendo domani..:grinser005:
sto provando a ritoccare il servofreno della 33 di cui accennavo tempo
fa nell'altra discussione sulle modifiche ai dischi freno della 33:
https://forum.clubalfa.it/impianto-frenante/67059-alfa-33-maggiorazione-impianto-freni.html
:aktion057: PREMESSA TECNICA
- le misure dei servofreni si intendono riferite al diametro delle membrane interne
(singola o doppia), l'involucro esterno ha un diametro effettivo di circa 1 pollice aggiuntivo;
questo all'inizio mi ha creato un po' di confusione, pensavo che sulla 33
si potevano adattare ad es. i servofreni massicci a doppia membrana volvo da 8 pollici nominali,
che invece in pratica oltre ad avere un maggiore ingombro longitudinale (vedi punto sotto)
hanno anche un diametro esterno di 9 pollici e sono (quasi) fuori discussione per la 33
(daltronde erano destinati ad auto da circa 1700kg);
- doppia membrana significa che in pratica abbiamo due camere una davanti all'altra,
che lavorano come due servofreni singoli montati in serie, idealmente raddoppiando
la forza che producono grazie alla depressione creata dal collettore del motore;
il tipo doppio ha una costruzione più pesante e complessa ed occupa più spazio
in profondità invece che in larghezza, infatti si riconoscono per assomigliare
più a dei bombolotti che al classico disco dei servofreni singoli;
in alcuni casi la seconda membrana ha un diametro ridotto rispetto alla prima
e allora la forma ha un profilo con un evidente scalino (parte anteriore con diametro
ridotto rispetto alla parte posteriore); i servofreni doppi vengono usati
solo quando non è possibile usare servofreni singoli con diametro
abbastanza largo (vedi punto successivo); 30 e passa anni fa ad esempio il medesimo
servofreno doppio da 8 pollici della bendix color oro e forme arrotondate
usato sulle ferrari lo si poteva poi ritrovare sul furgone ducato (..ah..sacrilegio..)..
- considerando una membrana singola, maggiore il diametro, maggiore l'assistenza
che porta alla frenata, la forza che genera va in proporzione all'area della membrana,
quindi va all'incirca con il quadrato del diametro, dico all'incirca perchè la membrana
non è un disco perfetto ma ha almeno un foro al centro per la meccanica del servofreno;
- un servofreno da 8 pollici moderno ha un diametro esterno nel punto più largo (la flangia) di circa 225mm
(227-228 mm se piuttosto vechiotto tipo quello di alfa 75/alfetta/duetto, etc; 223mm se molto recente,
in pratica con il tempo è stato ottimizzato, cioè ridotto, lo spazio necessario alla flangia esterna
che serve a chiudere i due gusci del servofreno e tenere in posizione la membrana interna
e lo spessore delle lamiere stesse, mantenendo invariato il diametro delle membrane interne)
- un servofreno da 7 pollici moderno ha un diametro esterno nel punto più largo (la flangia) di circa 200mm
(quello originale della 33 ha un diametro di circa 203mm)
.: old :. EXCURSUS STORICO TECNICO
per iniziare riassumo la genesi di quell'impostazione del servofreno della 33 che oggi è diventata un "difetto"
- l'Alfasud del 1972 da poco più di 800kg e dischi freno anteriori abbastanza grandi (quelli messi vicino al cambio)
nasce senza servofreno, poco dopo riceve un servofreno con membrana singola di diametro 6 pollici,
poi nel tempo riceve però anche dischi freno anteriori più piccoli (spostati sulle ruote, con cerchi da 13);
- la prima 33 dell' 83 eredita il risicato servofreno da 6 pollici, quasi subito o da subito portato a 7 pollici,
e una scocca più sicura e accessoriata ma appesantita a circa 900kg;
frena decentemente però nel tempo con l'ultima serie del'89-94 si arriva a circa 1000kg
(qualcosa meno per i modelli a carburatore e se senza accessori, tipo aria condizionata/idroguida);
da cvonsiderare che già da fine anni 80/inizio anni 90 anche le utilitarie iniziano ad avere servofreni da 8 pollici
(oggi spesso partono da un minimo di 9 pollici), ma la tirchieria del gruppo fiat, applicata ad una vettura
destinata "a fine vita", non si degna nel restyling del '89 o negli anni seguenti di adeguare il servofreno della 33
(o ritoccare il diametro dei dischi freno) perchè avrebbero dovuto ridisegnare e ristampare il blocco di lamiera
a cui si fissano il servofreno e i pedali di freno e frizione, perchè sul blocco di origine alfasud al massimo,
sia in altezza che larghezza, ci sta un servofreno con membrana da 7 pollici; l'ordine era evidentemente di
risparmiare il più possibile (basta vedere cosa hanno fatto su altri particolari come i leveraggi del cambio
o certi sedili peggiori delle serie precedenti)
- dall'anno 92 con le prime sentenze in italia sulla pericolosità dell'amianto, questo materiale viene vietato
anche nei ricambi delle pastiglie e frizioni; i nuovi materiali senza amianto a parità di pressione esercitata
frenano meno e reggono meno il calore..specie per chi non monta più le pastiglie originali alfa pre-anno '92,
la 33 inizia a farsi la fama di auto che sì, frenare frena, volendo blocca anche le ruote, ma bisogna pestare
abbastanza sul pedale..(oltre al problema diverso dovuto ai dischi piccolini che è possibile arroventare i dischi
e far fumare e cuocere le pastiglie se si tira una frenata di emergenza da velocità autostradale o facendo un po' di collina..
alcuni risolvono la scarsa "resistenza a fatica" montando i dischi ventilati del 1.7 con le relative pinze)
- passano molti anni, il traffico aumenta, e noi ci abituiamo ad auto con comandi sempre più leggeri,
compresi i pedali di frizione e del freno, quando proviamo una vettura vintage magari sportiva come la 33
il servosterzo idraulico zf dell'epoca preciso e non troppo morbido (o magari auto senza servosterzo) piace,
il motore anche piace, dopo 25 anni di evoluzione motoristica ancora non sfigura con le auto recenti,
invece rimaniamo un po' delusi dai freni, non al livello del motore..
La pesantezza del pedale del freno potrebbe anche rientrare nel conto di un'auto vintage,
ma se si fa un giro in mezzo al traffico al sottoscritto risulta affaticante, più che fisicamente
intendo psicologicamente, sapendo che per avere una frenata di emergenza decente
anche a basse velocità bisogna essere sempre vigili, con reazione più rapida possibile,
pronti a dare una pestata come si deve sul pedale, rende un'ora di traffico intenso un bagno
di adrenalina più di quanto sarebbe con una vetturetta anche modesta ma che frena bene..
.: sgrat :. RIMEDI cioè come si ottiene un pedale più leggero da azionare?
a) dischi con diametro più grande (bisogna omolgare cerchi da 14 o da 15 pollici),
è la soluzione migliore per chi va in pista perchè risolve anche il problema della
resistenza dei dischi all'uso intenso..se si esagera con i diametri dei dischi
su strada però si perde in comodità d'uso, i dischi e le pinze più pesanti
fanno sentire un po' di più le buche..a meno di spendere parecchio e adattare
pinze in alluminio (per queste salvo salti mortali serve un cerchio minimo da 15)
b) pompa freno di diametro interno più piccolo (es. passare da 20,6mm di serie
ai 19mm delle pompe delle vecchie alfasud), però in tal caso si allunga la corsa
del pedale del freno, per accorciare la quale si può tentare di revisionare
il recupero gioco automatico ai tamburi dietro e montare tubi freno di tipo
racing con anima in teflon che dilata poco con la pressione durante la frenata,
però insomma tendenzialmente si guadagna da una parte e si perde da un'altra..
c) servofreno elettroidraulico retrofit per auto d'epoca (credo sui 2000-3000
euri compresa l'installazione, invatti di solito lo mettono su auto storiche
di maggior valore economico, e poi l'affidabilità di questo sistema molto
complesso è minore del sistema originale)
d) servovreno con membrana di maggior diametro o con doppia membrana,
sarebbe la soluzione tecnica corretta e semplice in fabbrica, nessuno svantaggio tecnico,
solo la complicazione se la modifica è realizzata da noi in modo artigianale..questo ci porta a:
::cop::AVVISO
Una modifica del genere, come quella per i dischi o il diametro della pompa freni,
in linea di principio rende l'auto non a codice, anche se eseguita perfettamente
(cioè con un sistema frenante modificato con prestazioni e affidabilità pari o superiore all'originario);
probabile che alla revisione passi inosservato (anzi, l'auto magari frenerà parecchio bene ,
invece in caso di incidente di un certo conto che porti l'assicurazione ad ispezionare l'auto nel dettaglio,
potrebbe rilevare la modifica e decidere di non risarcire..
..in teoria è possibile omologare modifiche alla propria auto, con tanto di perizia tecnica e convalida
da ingegnere presso la motorizzazione, ma per ora qui da noi credo sia ancora un percorso ostico e costoso
(è qualche anno che non mi aggiorno sulla normativa ma sospetto non sia ancora cambiato molto)..
..infine chi se ne accorgerebbe di sicuro è un ispettore asi se volete avere la targa oro (o come si chiama)..
Per me questi sono esperimento fatti per divertimento, cioè mi piace progettare/modificare,
poi anche la parte pratica, qualche ora a lavorare in garage di lima e morsa è più rilassante
che so di una palestra, e mi è rimasta di traverso questa storia del pedale freno perchè anni
fa la 33 la ho usata per lavoro macinando una barca di km con l'allegria del suono del motore
..ma un calendario/rosario di santi indirizzati ai "manager" fiat .: muerte :.quando andavano usati parecchio i freni,
che so, già che c'erano per risparmiare potevano anche togliere una ruota su quattro...
In pratica vorrei testare la modifica sull'auto e magari già dopo poco ripristinare l'auto a norma
(peserà anche quanto l'installazione sarà diversa dall'originale nella struttura e
nell'estetica e quanto potrebbe avere o meno aspetti criticabili nell'affidabilità)..
:musik009: TEMPISTICA
Sono lentissimo, faccio un passetto ogni tanto quando riesco.
Per ora ho preso quelche pezzo di recupero on line per fare le prove
e preparo i pezzi, poi conto di testarlo sull'auto a primavera,
però magari a qualcuno che a tempi di realizzazione più decenti
interessa provarci e allora anticipo le informazioni..
: dannaz : DIFFICOLTA': MEDIA
Non è banale ma non è neanche al livello di dover modificare il motore.
In pratica sulla 33 per ricavare lo spazio per aumentare il servofreno c'è da:
- trovare un tornitore per far adattare/fare alcuni particolari,
- procurarsi appunto un servofreno adatto (usato in buono stato),
una pompa freni nuova, una vaschettta olio adatta usata,
- se durante l'installazione pasticciamo troppo con le piegature dei tubini
che arrivano alla pompa (dipende dal modello di pompa che useremo),
per poter poi ripristinare l'impianto originale potrebbero poi servire anche
servire dei tubini freno di ricambio recuperati da un'altra 33 in demolizione,
non serve l'impainto completo, bastano le porzioni di tubini che stanno
nella parte anteriore dell'auto, perchè per i tubini che sono diretti alle ruote
posteriori ci sono dei giunti con raccordi filettati appena sotto alla scatola sterzo
che in pratica spezzano i tubi in due tratti (lo dico così chi vuole provarci può
portarsi avanti "saccheggiando" presso un demolitore quando ne ha l'occasione)
- non indispensabile ma utile: smontare in demolizione da una 33 anche un blocco
pedaliera intero su cui preparare le modifiche per tenere l'auto ferma il meno possibile,
va bene anche un blocco con il servofreno e la pompa originali rovinate (che non ci servono),
per cui trattate bene sul prezzo (o fatevi dare solo il blocco lamiera con i pedali)..
:lol: OK, MA DOPO STO PAPIRO, IN PRATICA?
.urka è tardisimo..non ce la posso fare a finire..riprendo domani..:grinser005:
Ultima modifica: