Giulia, la mia, ribattezzata la Rossa (Monza) da mio figlio e da mia moglie, non è una QV non è nemmeno una Veloce da 280CV, ma è MIA, voluta e studiata in ogni minimo particolare del suo esteso equipaggiamento.
Sognata per tanto tempo, da quando dovetti rottamare una 156 JTD 2.4 Distintive... da quando mi feci sfuggire per tanti motivi una 159 3.2 Q4 che usai per (troppo) poco tempo... anzi pensandoci bene, da quando un signore tornò a casa in un torrido Agosto del '90 da suo figlio di quasi 7 anni e scodinzolando un portachiavi con il simbolo di una croce e di un biscione gli disse: "Cucciolo, papà ha comprato una cosa che voleva da tanto tempo, vuoi vederla?". E il bimbo lesse "33 1.7 IE" su sfondo Verde Mirto, si sedette sulle sue gambe e per la prima volta mosse una vettura. Ma è nelle mani di suo padre che il marchio gli si stampò per sempre a fuoco sul cuore: quell'automobile VOLAVA.
Adesso tocca a me, Giulia è arrivata alla SCAR.
Il cucciolo ormai cresciuto domani accompagnerà la sua famiglia e il padre all'incontro con Giulia e con gli occhi pieni di commozione, guarderà il suo stanco genitore e lo ringrazierà.
Lo ringrazierà per i sacrifici e la pazienza per un figlio scapestrato che non voleva terminare gli studi universitari e senza i quali difficilmente avrebbe trovato un lavoro: è proprio grazie a quel lavoro che Giulia è potuta arrivare nella famiglia.
Ma soprattutto lo ringrazierà per la passione che gli ha trasmesso fin dalla più tenera età.
Gli aprirà la portiera sinistra e lo farà accomodare al volante, gli si siederà accanto e gli dirà "D'accordo capo, la prima guida è per te. Portiamola a casa!"