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MPP
Utente Cancellato
Basta!
Basta...
Il Covid mi ha fracassato i maroni, complicato la vita tolto la gioia.
Ma oggi si ricomincia a vivere.
Finita la giornata in ospedale ho spolverato la Giulia per una zingarata sulle colline. All'una una bella ribeye al Roadhouse dove mi conoscono. Sono passato davanti a gruppi di clienti accaldati dal sole, impietosamente messi in lista d'attesa dal termometro.
Ottima bistecca, ottimo tutto, una lacrimuccia rivedendo il filmato del matrimonio del figlio. Un messaggio col cuore...
E mentre mangiavo non le staccavo gli occhi di dosso, troppo tempo senza di lei.
Tutto in race. Cercando le strade strette dei paesini per entrare in risonanza con gli scarichi, scalando e sdoppiettando impietosamente anche senza bisogno, sculettando a destra e a manca come non ci fosse un domani.
Poi le colline, Valeggio, il Mincio, il Parco, le stradine di campagna senza autovelox ma bombate di motociclisti come la pista di un moto GP.
Qualche tirata con una Ducati: respect!
Un cenno, un sorriso. Si rinasce.
Poi il ritorno, quieto.
Una bella lavata, due chiacchere con un alfista e via ad asciugarla a velocità anti-moscerino.
60 - 70 all'ora ma sempre in race.
Ogni tanto una tirata al limitatore. Ci arriva troppo in fretta! Che meraviglia!
Non un'impuntatura del cambio, tutto dolce e rabbioso, perfetto e desiderato.
E infine casa.
Corona, mi fai una pippa!
Basta...
Il Covid mi ha fracassato i maroni, complicato la vita tolto la gioia.
Ma oggi si ricomincia a vivere.
Finita la giornata in ospedale ho spolverato la Giulia per una zingarata sulle colline. All'una una bella ribeye al Roadhouse dove mi conoscono. Sono passato davanti a gruppi di clienti accaldati dal sole, impietosamente messi in lista d'attesa dal termometro.
Ottima bistecca, ottimo tutto, una lacrimuccia rivedendo il filmato del matrimonio del figlio. Un messaggio col cuore...
E mentre mangiavo non le staccavo gli occhi di dosso, troppo tempo senza di lei.
Tutto in race. Cercando le strade strette dei paesini per entrare in risonanza con gli scarichi, scalando e sdoppiettando impietosamente anche senza bisogno, sculettando a destra e a manca come non ci fosse un domani.
Poi le colline, Valeggio, il Mincio, il Parco, le stradine di campagna senza autovelox ma bombate di motociclisti come la pista di un moto GP.
Qualche tirata con una Ducati: respect!
Un cenno, un sorriso. Si rinasce.
Poi il ritorno, quieto.
Una bella lavata, due chiacchere con un alfista e via ad asciugarla a velocità anti-moscerino.
60 - 70 all'ora ma sempre in race.
Ogni tanto una tirata al limitatore. Ci arriva troppo in fretta! Che meraviglia!
Non un'impuntatura del cambio, tutto dolce e rabbioso, perfetto e desiderato.
E infine casa.
Corona, mi fai una pippa!