Facciamo il punto della situazione...
La "bimba" ha sette anni e mezzo, portati bene. Ma qualche acciacco di carrozzeria lo porta. Orgogliosamente, dignitosamente ma lo mostra.
Sfregiata da diverse pietre in autostrada, cose lievi, ammalorata nel trasparente sulle parti in plastica (solo paraurti, non tetto o cofano in carbonio) e ferita da un furgoncino che l'ha proditoriamente colpita sotto la portiera posteriore destra. Più qualche graffio ai cerchi, la polvere degli anni sugli interni, un motore pulito ma che non brilla per nitore.
Per cui ho deciso di rinfrescarla tutta.
"Quindici giorni lavorativi" è stata la sentenza e mi va bene. Intanto uso la sorellina che, ridendo e scherzando, le ha risparmiato già 100.000 Km
Ma la sera, tornando a casa, imbocco la viuzza della carrozzeria e me la vado a spiare.
La meccanica è stata già tirata a lustro dal mio amico con i controfiocchi. Gira come un orologio. Quando mi dicono: "per forza, ci hai fatto solo dodicimila chilometri!" sorrido sornione e li invito a guardare meglio, ad aggiungere lo zero che non hanno visto.
Quando passo, però, spero solo di non vederla "nuda", scartavetrata, scofanata, indifesa. Sarebbe una sofferenza troppo grande. Ma quando arriveranno a quel punto la porteranno misericordiosamente dentro, vicino alle camere di verniciatura risparmiandomi il dolore.
Dopo il primo Maggio la riavrò: odorante di nuovo, verniciata, lucidata, brillante. Non ho ancora deciso dove andare a provarla, a mostrarne la ritrovata verginità. Di sicuro non su strade sassose, bagnate, fangose, rischiose. Anche se so che in poche ore dimenticherò ogni precauzione e torneremo a giocare insieme come non ci fosse un domani.
Per lei un domani c'è e ci sarà sempre.
Spero tanto ci sia anche per quello spirito che ha creato le emozioni che lei mi sa dare: l'Alfa Romeo