- 2 Gennaio 2018
- 14
- 33
- 14
- Regione
- Emilia-Romagna
- Alfa
- Giulietta
- Motore
- 2.0 jtdm2 150cv
Buongiorno a tutti,
vorrei aprire una discussione riguardo questo particolare gasolio in quanto ancora non mi è chiaro se utilizzarlo rappresenta un plus oppure un malus per l'auto.
Si sente molta vox populi riguardo a questo argomento, spesso non supportata nè da motivazioni tecniche, nè da esperienza pratica.
Premessa: io non sono un meccanico, ma sono un chimico, quindi vorrei partire dall'analisi di questo prodotto fatta chimicamente. Partiamo da alcuni capisaldi:
1. TUTTI i gasoli contengono al loro interno una percentuale di prodotto di derivazione naturale, non lo voglio chiamare BioDiesel perchè tecnicamente non è corretto. E' un requisito di legge, non si scappa, premium o non premium. Le schede di sicurezza dei prodotti sono lì a testimoniarlo.
2. Questo requisito è ad oggi soddisfatto dalle aziende in due modi. Le marche principali (Esso, Q8, Total ecc ecc...), eccetto ENI, utilizzano il FAME (Fatty acid methyl ester) che si ottiene da una reazione chimica di esterificazioni di olii vegetali (principalmente soia e canola). ENI nel suo Diesel + non utilizza i FAME ma altre sostanze, registrate cone "Renewable Hydrocarbon" e ad oggi presenti esclusivamente nei gasoli ENI e prodotte a Marghera.
Dal momento che l'ENI Diesel + si differenzia dagli altri gasoli, premium e non, esclusivamente per la componente "ecologica" presente (il restante 85/90% è identico tra tutti i gasoli) si può ipotizzare che le eventuali differenze tecniche dipendano da questa componente. Analizziamo cosa ci dicono le proprietà chimiche.
a. Il freezing point del FAME va da -12°C a -3°C, mentre il freezing point del componente ENI è -20°C
b. Il FAME ha densità a 15°C intorno a 0,888 Kg/L contro i 0,772 del prodotto ENI
c. Il FAME ha un flash point a 164-168°C mentre il prodotto ENI 64°C
d. Il FAME ha temperatura di autoaccensione 264°C contro i 204°C del prodotto ENI
e. Sul FAME non ci sono studi nel dossier europeo sulla stabilità temporale mentre per il prodotto ENI è verificata nessuna degradazione a contatto con idrocarburi.
Questi dati ci dicono tutti essenzialmente tre cose:
1. Il prodotto rinnovabile ENI è molto più simile per caratteristiche ai componenti base del gasolio. Dal momento che in chimica il simile sta bene col simile possiamo ipotizzare (è solo una ipotesi anche se non campata in aria) che ciò sia positivo per la stabilità del prodotto.
2. Il componente rinnovabile ENI brucia meglio. Bruciare meglio significa avere una combustione più completa e quindi diminuire i residui carboniosi.
3. Il componente ENI regge liquido a temperature inferiori rispetto al FAME.
Ora, io da chimico mi fermo qui. Non ho assolutamente le competenze per capire cosa questo significa sulla vita del motore nel lungo periodo. La "vox populi" che sento in giro martella che utilizzare regolarmente gasoli premium "spacca" il motore. Questo non lo so, però è chiaro che oggi dire "gasoli premium" non è sufficiente perchè il Diesel + ENI è diverso chimicamente da tutti gli altri.
Qualcuno ha esperienza o indicazioni tecniche precise sugli effetti di un utilizzo continuo e regolare di Diesel +? Io ho solo notato sulla mia Giulietta che usando Diesel + le rigenerazioni del DPF sono calate drasticamente.
Ciao e scusate la lunghezza.
Ivan
vorrei aprire una discussione riguardo questo particolare gasolio in quanto ancora non mi è chiaro se utilizzarlo rappresenta un plus oppure un malus per l'auto.
Si sente molta vox populi riguardo a questo argomento, spesso non supportata nè da motivazioni tecniche, nè da esperienza pratica.
Premessa: io non sono un meccanico, ma sono un chimico, quindi vorrei partire dall'analisi di questo prodotto fatta chimicamente. Partiamo da alcuni capisaldi:
1. TUTTI i gasoli contengono al loro interno una percentuale di prodotto di derivazione naturale, non lo voglio chiamare BioDiesel perchè tecnicamente non è corretto. E' un requisito di legge, non si scappa, premium o non premium. Le schede di sicurezza dei prodotti sono lì a testimoniarlo.
2. Questo requisito è ad oggi soddisfatto dalle aziende in due modi. Le marche principali (Esso, Q8, Total ecc ecc...), eccetto ENI, utilizzano il FAME (Fatty acid methyl ester) che si ottiene da una reazione chimica di esterificazioni di olii vegetali (principalmente soia e canola). ENI nel suo Diesel + non utilizza i FAME ma altre sostanze, registrate cone "Renewable Hydrocarbon" e ad oggi presenti esclusivamente nei gasoli ENI e prodotte a Marghera.
Dal momento che l'ENI Diesel + si differenzia dagli altri gasoli, premium e non, esclusivamente per la componente "ecologica" presente (il restante 85/90% è identico tra tutti i gasoli) si può ipotizzare che le eventuali differenze tecniche dipendano da questa componente. Analizziamo cosa ci dicono le proprietà chimiche.
a. Il freezing point del FAME va da -12°C a -3°C, mentre il freezing point del componente ENI è -20°C
b. Il FAME ha densità a 15°C intorno a 0,888 Kg/L contro i 0,772 del prodotto ENI
c. Il FAME ha un flash point a 164-168°C mentre il prodotto ENI 64°C
d. Il FAME ha temperatura di autoaccensione 264°C contro i 204°C del prodotto ENI
e. Sul FAME non ci sono studi nel dossier europeo sulla stabilità temporale mentre per il prodotto ENI è verificata nessuna degradazione a contatto con idrocarburi.
Questi dati ci dicono tutti essenzialmente tre cose:
1. Il prodotto rinnovabile ENI è molto più simile per caratteristiche ai componenti base del gasolio. Dal momento che in chimica il simile sta bene col simile possiamo ipotizzare (è solo una ipotesi anche se non campata in aria) che ciò sia positivo per la stabilità del prodotto.
2. Il componente rinnovabile ENI brucia meglio. Bruciare meglio significa avere una combustione più completa e quindi diminuire i residui carboniosi.
3. Il componente ENI regge liquido a temperature inferiori rispetto al FAME.
Ora, io da chimico mi fermo qui. Non ho assolutamente le competenze per capire cosa questo significa sulla vita del motore nel lungo periodo. La "vox populi" che sento in giro martella che utilizzare regolarmente gasoli premium "spacca" il motore. Questo non lo so, però è chiaro che oggi dire "gasoli premium" non è sufficiente perchè il Diesel + ENI è diverso chimicamente da tutti gli altri.
Qualcuno ha esperienza o indicazioni tecniche precise sugli effetti di un utilizzo continuo e regolare di Diesel +? Io ho solo notato sulla mia Giulietta che usando Diesel + le rigenerazioni del DPF sono calate drasticamente.
Ciao e scusate la lunghezza.
Ivan