Io per primo sono molto diretto e caustico verso il marchio, ovviamente la mia intenzione è finalizzata alla critica costruttiva.
Ancora oggi ringrazio TUTTI i dipendenti di Alfa Romeo , nessuno escluso, per il dono di possedere Giulia, Stelvio e Giulietta ( presto anche Mito ma non ditelo a mio figlio perché sarà una sorpresa...)
Ma bisogna anche comprendere la posizione dei manager delle aziende più grandi.
Prendere una direzione con una galassia come Stellantis è come essere al timone di una immensa petroliera: se, a un certo punto, ti accorgi di aver sbagliato rotta, prima di correggere rischi di arenarti ovvero fallire.
Questo per dire che gli orientamenti sovranazionali devono essere chiari e limpidi sin da subito per consentire alle imprese di orientarsi in tempo.
Il problema della situazione attuale sorge per colpa dell' intransigenza della visione green dei miei stivali che ha forzato la mano verso la falsa ecologia di cui abbiamo ampiamente dibattuto.
Oggi credo che il nuovo parlamento EU non potrà non tenere conto dei nuovi assetti e del crollo dei seggi dei verdi ecologisti e altro che non cito.
Quindi, le aziende corrono ai ripari nel tempi e nei modi possibili, vedasi l' introduzione dei modelli ibridi di cui sopra.
Se fossi io il CEO di Stellantis chiamerei a convention tutti i produttori del settore per esprimere, nei confronti del rinnovato parlamento, la posizione comune e dei propri clienti riguardo alla materia e inviterei a legiferare di conseguenza .
Del resto, per non additare il parlamento EU come un inutile stipendificio autoreferenziante ( e ci manca davvero poco...) , ricorderei che lo stesso è sorto per sostenere i cittadini e le imprese , non il contrario.