Auto Elettrica: opinioni, confronti e novità del settore green

Non scendere sotto al 20% non è una legge ferrea, ma è una buona norma di comportamento se si vuol far durare la batteria. Poi va considerato che viaggiare con poca autonomia è sempre un rischio che comporta più problemi rispetto ad una termica per la quale, se si resta senza carburante, per risolvere basta procurarsi una tanica con qualche litro di benzina/gasolio e si arriva al primo distributore. Se si resta a terra con la batteria di un'elettrica mica ci si può portare in spalla una colonnina di ricarica dopo averla divelta dal suo posto. Il fatto poi di non arrivare al 100% della carica (sempre se si ha a cuore la durata della batteria), è un altro elemento che riduce l'autonomia.
A proposito, si parla tanto di ricariche veloci, velocissime e ultra velocissime, ma a parte il maggior degrado della batteria, a nessuno è venuto in mente che ricaricando così, si spende un po' di più rispetto a quanto si spenderebbe con un Ferrarino a benzina?


Queste sono le raccomandazioni di "Al Volante":

VUOI CHE DURI? ALLORA FAI COSÌ

  • La prima regola è: mai arrivare a “zero” con la carica. Così, infatti, l’accumulatore si stressa e, al limite, rischia di danneggiarsi. Il consiglio è di non scendere sotto il 20% prima di fare il ”pieno” di elettroni.
  • Se non devi effettuare un lungo viaggio, evita di portare al 100% la batteria. Utile al proposito la funzione, controllabile dal sistema multimediale dell’auto, che limita a una percentuale prestabilita il livello di carica.
  • Puoi controllare (e gestire) a distanza lo stato della ricarica tramite l’app specifica dell’auto (in pratica, tutte le elettriche ne hanno una).
  • L’accumulatore si usura meno con cariche frequenti e di breve durata e intensità: vinci la pigrizia e “rifornisci” ogni volta che puoi, anche se non conti di fermarti a lungo.
  • Se hai la wallbox nel garage, lascia anche l’auto sempre collegata alla corrente quando non la usi: l’elettronica si occupa di gestire l’assorbimento dell’elettricità, in modo da limitare al minimo lo stress per la batteria.
  • Prima di lasciare l’auto ferma per settimane scollegata dalla rete, accertati che la “pila” sia almeno al 90%: per gestire i servizi di bordo (sempre attivi), può perdere anche l’1% di carica ogni 24 ore. Col rischio che vada a “zero” prima del vostro ritorno.
  • La ricarica rapida (dai 50 kW in su) è comoda, ma usala solo in viaggio: affatica di più la “pila”.
Tutto giusto, ma sapete che il governo sta già studiando come applicare le accise sui kW utilizzati per l'autotrazione? Gli unici a stamparla sono i fortunati con casetta indipendente che possono installare fotovoltaico. Ma se prendi dalla rete non hai scampo.
 
.... ma sapete che il governo sta già studiando come applicare le accise sui kW utilizzati per l'autotrazione?
Questo è poco ma sicuro. Su ogni litro di benzina lo stato fra accise e tasse incassa più di un euro. È evidente che se viene a mancare quell'introito da qualche altra parte deve prenderlo. Infatti a regime le elettriche saranno tutt'altro che economiche. Se poi consideriamo che già ora ricaricando dalle colonnine sono tutt'altro che economiche figuriamoci quando aggiungeranno delle accise
 
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Dal 2017 ho plug in … mai avuto problemi anche se arrivo a casa a 5%
Io non mi riferivo alle plug in ma alle elettriche 100%. Con la plug in se la batteria perde un po’ di efficacia hai sempre il motore termico. Con le elettriche inizia a diventare un problema perché l’autonomia diminuisce sempre di più.
Ecco perché bisogna stare attenti alle percentuali di scarica e ricarica
 
E anche perché in inverno la batteria si riscalda autonomamente e con basse temperature l'autonomia dichiarata diventa un vago ricordo.
Giustissimo! Aggiungo che la stessa cosa succede anche in estate, per tenere le temperature basse della batteria
 
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