Autodromo a Verona (postiamo tutto qui)

045ivan75

Alfista principiante
26 Aprile 2008
768
4
19
VR
Regione
Veneto
Alfa
156
Motore
1,9 jtd
Un autodromo a Verona, è da molto tempo che se ne parla.
Alle volte nei giornali locali,esce qualche articoletto che dice che verrà pronto nel 2010,la zona è quella di Vigasio, in periferia di Verona!Dei miei amici mi hanno detto che i lavori sarebbero già cominciati.Io , sinceramente non sono passato, di recente nella zona, e non posso confermarlo.
C'è qualcuno che ne sà di più??:confused:
Sono sicuro che per gli abitanti della zona ( quelli appassionati), sarebbero molto contenti,di avere una pista vicino casa,e non dovrebbero più spostari di tanti chilometri, per andare a sfogarsi , e provare il piacere della corsa "sicura".
Io ho avuto il piacere di provare la pista di imola con la mia R6, e devo dire che se dovessero finire l'autodromo (se realmente andra in porto), molti ragazzi, e non, preferirebbero il circuito alla strada per correre!!
 
Ne ho sentito parlare anche io quando lavoravo a Nogarole Rocca.
Però non se ne parla da nessuna parte.
 
Ho fatto alcune ricerche, ed ho trovato in alcuni forum delle spiegazioni:
la prima è che gli abitanti dei paesi , dove dovrebbe sorgere l'autodromo, non sono d'accordo,perchè vogliono salvaguardare l'ambiente.Hanno fatto anche delle manifestazioni, in riguardo.
La seconda è che prima di costruirlo devono prima costruire le strade per garantire la viabilità scorrevole, anche durante le manifestazioni!E a questa, ci credo di più!
 
RAgazzi,è sempre la solita storia,se l'autodromo sorgerà nella vicinanza di qualche centro abitato,ci sarà sempre gente che si lamenterà più che dell'inquinamento,dei rumori derivanti dalle auto. La loro premura è questa,giustamente. Qui in zona da me a 30km da casa mia c'è l'autodromo Adria International Speedway,e sorge fuori dalla zona abitata. Nonostante ciò lo si sente a circa 15 km quando i bolidi corrono.. Speriamo gli abitanti siano un po' più comprensivi.
 
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Questo è l'ultimo articolo riguardante il MotorCity che dovra sorgere nel Veronese, tratto da InfoVerona:

mercoledì, 18 novembre 2009 21:30 La questione del Motorcity (autodromo + centro commerciale + parco divertimenti + hotel da mille camere + parco scientifico + Motorshow room + appartamenti) è tutt'altro che chiusa.
Non bisogna rassegnarsi all'opera faraonica che stravolgerà la Bassa Veronese (e non solo) ha spiegato il capogruppo di Sinistra Indipendente in consiglio provinciale Giuseppe Campagnari.
La prossima settimana andranno avanti le audizioni in commissione consiliare: finora sono stati ascoltati soltanto i Comuni di Vigasio e Trevenzuolo ma, dato l'impatto ambientale e socio-economico dell'opera, che si riverbererà su un raggio di circa 200 chilometri, restano da ascoltare anche i Comuni di Mozzecane, Nogarole Rocca, Erbè, Isola della Scala, Buttapietra, Castel d’Azzano, Povegliano, Villafranca, nonché i Comuni mantovani confinanti e la Provincia di Mantova. Con ogni probabilità verrà chiamato ad esprimersi anche il Comune di Verona.
Poi, nel giro di qualche settimana, il Consiglio provinciale sarà chiamato ad esprimersi sulla mozione del consigliere Giuseppe Campagnari, che proporrà di riservare il parere sulla Valutazione di impatto ambientale (Via) del Motorcity al Consiglio stesso anzichè alla Giunta. “Lo statuto della nostra Provincia contiene un'anomalia – spiega Campagnari – perché prevede che, dopo la Commissione VIA (che si è già espressa favorevolmente rispetto allo Studio di Impatto Ambientale redatto dalla società proponente, malgrado avesse riscontrato forti anomalie) sia la giunta ad esprimersi e non il Consiglio. Ma la sovranità rimane comunque in capo al Consiglio provinciale e con questa mozione si mira a responsabilizzare il massimo consesso provinciale, tenendo conto delle dimensioni e dell'importanza dell'opera sulla quale siamo chiamati ad esprimerci”.
Nel giro di qualche settimana, infine, la delibera sulla Valutazione di impatto ambientale approderà finalmente in Consiglio provinciale. “Sarà allora che capiremo chi è a favore e chi, invece, pensa ad un altro tipo di sviluppo per il nostro territorio” chiosa Campagnari.
Secondo Campagnari, il Consiglio dovrà tenere conto di alcuni dati indicutibili:
1) I milioni di metri quadri (4,5 milioni, per la precisione) di territorio sottratti all'agricoltura, considerato anche che, prima della famigerata variante n. 3 al Paqe del 2005, che ha cambiato tutte le carte in tavola, il PAQE riservava l'intera area, ad eccezione della sola pista dell'autodromo, a Parco Regionale e ad attività agricole legate alla filiera agroalimentare, vera vocazione del territorio
2) Che il PAQE del 1999 tutelava la maggior parte del territorio tra Vigasio e Trevenzuolo, insieme agli alvei fluviali, come ambito di interesse paesistico-ambientale, destinato al futuro parco fluviale della pianura veronese: Parco Naturale Regionale Delle Antiche Terre del Riso tra il Tartaro e il Tione, la cui bozza di Legge regionale risale al 2006.
3) Gli effetti cumulativi delle opere in progettazione nella zona: non c'è soltanto l'Autodromo, ma anche il District Park e la nuova, gigantesca Porta della Città di Nogarole Rocca, tutti concentrati nella medesima area, che occupano per oltre 12 milioni di mq. Secondo stime ufficiali dell’ARPAV, le concentrazioni di inquinanti nell'aria aumenteranno di sei volte rispetto ai livelli attuali.
Ci saranno grossi problemi per il recupero delle acque e una moria di posti di lavoro nel raggio di 50-100 chilometri derivanti dalla concorrenza del mega centro commerciale, che sarà il più grande d'Europa.
4) La viabilità sarà comunque insufficiente a sostenere i 50-100 milioni di visitatori all'anno del solo Motorcity, che avrà richiamo verso aree distanti anche 100 chilometri, comprendendo città come Padova, Venezia, Vicenza, Bologna, Brescia, Cremona, Modena!. mercoledì, 18 novembre 2009 21:30 La questione del Motorcity (autodromo + centro commerciale + parco divertimenti + hotel da mille camere + parco scientifico + Motorshow room + appartamenti) è tutt'altro che chiusa.
Non bisogna rassegnarsi all'opera faraonica che stravolgerà la Bassa Veronese (e non solo) ha spiegato il capogruppo di Sinistra Indipendente in consiglio provinciale Giuseppe Campagnari.
La prossima settimana andranno avanti le audizioni in commissione consiliare: finora sono stati ascoltati soltanto i Comuni di Vigasio e Trevenzuolo ma, dato l'impatto ambientale e socio-economico dell'opera, che si riverbererà su un raggio di circa 200 chilometri, restano da ascoltare anche i Comuni di Mozzecane, Nogarole Rocca, Erbè, Isola della Scala, Buttapietra, Castel d’Azzano, Povegliano, Villafranca, nonché i Comuni mantovani confinanti e la Provincia di Mantova. Con ogni probabilità verrà chiamato ad esprimersi anche il Comune di Verona.
Poi, nel giro di qualche settimana, il Consiglio provinciale sarà chiamato ad esprimersi sulla mozione del consigliere Giuseppe Campagnari, che proporrà di riservare il parere sulla Valutazione di impatto ambientale (Via) del Motorcity al Consiglio stesso anzichè alla Giunta. “Lo statuto della nostra Provincia contiene un'anomalia – spiega Campagnari – perché prevede che, dopo la Commissione VIA (che si è già espressa favorevolmente rispetto allo Studio di Impatto Ambientale redatto dalla società proponente, malgrado avesse riscontrato forti anomalie) sia la giunta ad esprimersi e non il Consiglio. Ma la sovranità rimane comunque in capo al Consiglio provinciale e con questa mozione si mira a responsabilizzare il massimo consesso provinciale, tenendo conto delle dimensioni e dell'importanza dell'opera sulla quale siamo chiamati ad esprimerci”.
Nel giro di qualche settimana, infine, la delibera sulla Valutazione di impatto ambientale approderà finalmente in Consiglio provinciale. “Sarà allora che capiremo chi è a favore e chi, invece, pensa ad un altro tipo di sviluppo per il nostro territorio” chiosa Campagnari.
Secondo Campagnari, il Consiglio dovrà tenere conto di alcuni dati indicutibili:
1) I milioni di metri quadri (4,5 milioni, per la precisione) di territorio sottratti all'agricoltura, considerato anche che, prima della famigerata variante n. 3 al Paqe del 2005, che ha cambiato tutte le carte in tavola, il PAQE riservava l'intera area, ad eccezione della sola pista dell'autodromo, a Parco Regionale e ad attività agricole legate alla filiera agroalimentare, vera vocazione del territorio
2) Che il PAQE del 1999 tutelava la maggior parte del territorio tra Vigasio e Trevenzuolo, insieme agli alvei fluviali, come ambito di interesse paesistico-ambientale, destinato al futuro parco fluviale della pianura veronese: Parco Naturale Regionale Delle Antiche Terre del Riso tra il Tartaro e il Tione, la cui bozza di Legge regionale risale al 2006.
3) Gli effetti cumulativi delle opere in progettazione nella zona: non c'è soltanto l'Autodromo, ma anche il District Park e la nuova, gigantesca Porta della Città di Nogarole Rocca, tutti concentrati nella medesima area, che occupano per oltre 12 milioni di mq. Secondo stime ufficiali dell’ARPAV, le concentrazioni di inquinanti nell'aria aumenteranno di sei volte rispetto ai livelli attuali.
Ci saranno grossi problemi per il recupero delle acque e una moria di posti di lavoro nel raggio di 50-100 chilometri derivanti dalla concorrenza del mega centro commerciale, che sarà il più grande d'Europa.
4) La viabilità sarà comunque insufficiente a sostenere i 50-100 milioni di visitatori all'anno del solo Motorcity, che avrà richiamo verso aree distanti anche 100 chilometri, comprendendo città come Padova, Venezia, Vicenza, Bologna, Brescia, Cremona, Modena!. La questione del Motorcity (autodromo + centro commerciale + parco divertimenti + hotel da mille camere + parco scientifico + Motorshow room + appartamenti) è tutt'altro che chiusa.
Non bisogna rassegnarsi all'opera faraonica che stravolgerà la Bassa Veronese (e non solo) ha spiegato il capogruppo di Sinistra Indipendente in consiglio provinciale Giuseppe Campagnari.
La prossima settimana andranno avanti le audizioni in commissione consiliare: finora sono stati ascoltati soltanto i Comuni di Vigasio e Trevenzuolo ma, dato l'impatto ambientale e socio-economico dell'opera, che si riverbererà su un raggio di circa 200 chilometri, restano da ascoltare anche i Comuni di Mozzecane, Nogarole Rocca, Erbè, Isola della Scala, Buttapietra, Castel d’Azzano, Povegliano, Villafranca, nonché i Comuni mantovani confinanti e la Provincia di Mantova. Con ogni probabilità verrà chiamato ad esprimersi anche il Comune di Verona.
Poi, nel giro di qualche settimana, il Consiglio provinciale sarà chiamato ad esprimersi sulla mozione del consigliere Giuseppe Campagnari, che proporrà di riservare il parere sulla Valutazione di impatto ambientale (Via) del Motorcity al Consiglio stesso anzichè alla Giunta. “Lo statuto della nostra Provincia contiene un'anomalia – spiega Campagnari – perché prevede che, dopo la Commissione VIA (che si è già espressa favorevolmente rispetto allo Studio di Impatto Ambientale redatto dalla società proponente, malgrado avesse riscontrato forti anomalie) sia la giunta ad esprimersi e non il Consiglio. Ma la sovranità rimane comunque in capo al Consiglio provinciale e con questa mozione si mira a responsabilizzare il massimo consesso provinciale, tenendo conto delle dimensioni e dell'importanza dell'opera sulla quale siamo chiamati ad esprimerci”.
Nel giro di qualche settimana, infine, la delibera sulla Valutazione di impatto ambientale approderà finalmente in Consiglio provinciale. “Sarà allora che capiremo chi è a favore e chi, invece, pensa ad un altro tipo di sviluppo per il nostro territorio” chiosa Campagnari.
Secondo Campagnari, il Consiglio dovrà tenere conto di alcuni dati indicutibili:
1) I milioni di metri quadri (4,5 milioni, per la precisione) di territorio sottratti all'agricoltura, considerato anche che, prima della famigerata variante n. 3 al Paqe del 2005, che ha cambiato tutte le carte in tavola, il PAQE riservava l'intera area, ad eccezione della sola pista dell'autodromo, a Parco Regionale e ad attività agricole legate alla filiera agroalimentare, vera vocazione del territorio
2) Che il PAQE del 1999 tutelava la maggior parte del territorio tra Vigasio e Trevenzuolo, insieme agli alvei fluviali, come ambito di interesse paesistico-ambientale, destinato al futuro parco fluviale della pianura veronese: Parco Naturale Regionale Delle Antiche Terre del Riso tra il Tartaro e il Tione, la cui bozza di Legge regionale risale al 2006.
3) Gli effetti cumulativi delle opere in progettazione nella zona: non c'è soltanto l'Autodromo, ma anche il District Park e la nuova, gigantesca Porta della Città di Nogarole Rocca, tutti concentrati nella medesima area, che occupano per oltre 12 milioni di mq. Secondo stime ufficiali dell’ARPAV, le concentrazioni di inquinanti nell'aria aumenteranno di sei volte rispetto ai livelli attuali.
Ci saranno grossi problemi per il recupero delle acque e una moria di posti di lavoro nel raggio di 50-100 chilometri derivanti dalla concorrenza del mega centro commerciale, che sarà il più grande d'Europa.
4) La viabilità sarà comunque insufficiente a sostenere i 50-100 milioni di visitatori all'anno del solo Motorcity, che avrà richiamo verso aree distanti anche 100 chilometri, comprendendo città come Padova, Venezia, Vicenza, Bologna, Brescia, Cremona, Modena!.