Esatto, lo stabilimento fu costruito a Pomigliano per alcuni motivi.
Arese alla fine degli anni 60 era saturo per la produzione di altre vetture e costruire uno stabilimento nuovo al nord avrebbe causato una massiccia immigrazione del sud, e poi il territorio dove sorge l'Alfasud era già di proprietà dell'Alfa Romeo che li già aveva una produzione di motori per aviazione e di furgoni.
Poi credo che le disgrazie di Pomigliano e dell'Alfa Romeo siano iniziate proprio con la costruzione dello stabilimento Alfasud.
Ma non perchè la vettura non fosse all'altezza del marchio, ma perchè da quel momento secondo me è iniziato il tracollo che l'ha poi portata in mano alla Fiat nel 1986.
Il tracollo è iniziato perchè l'Alfa decise di produrre una "utilitaria" invadendo un mercato fino a quel momento monopolio della Fiat in Italia, che poi tra l'Alfasud e la 128 c'era un abisso è un'altra storia.
Il tracollo è iniziato perchè come spesso accade politici e cammorristi fiutano l'affare e chi per un motivo chi per un altro inizialmente ostacolarono il progetto dello stabilimento (addirittura non veniva dato il permesso di costruzione) poi una volta avviato ci si attaccano come cozze allo scoglio, politici che piazzano i loro voti all'interno della fabbrica, sindacati che ottengono l'assunzione dei muratori che hanno lavorato alla costruzione dello stabilimento... ecco fatto che l'Alfasud si trova con una forza lavoro superiore alle necessità (come l'Alitalia dei giorni nostri...). In più una buona parte della forza lavoro è sindacalizzatissima e protetta da chi li ha fatti assumere, altri hanno attività agricole e quindi spesso assenti, altri sono semplicemente inesperti.
Operai che durante l'orario di lavoro giocano a calcio nei piazzali esterni o a carte se piove, gente che gira armata nello stabilimento. Insomma anarchia totale!
Risultato, costi esorbitanti e qualità scarsissima.
Probabilmente la Fiat in tutto questo gioca un ruolo silenzioso ma importante.
Poi non dimentichiamo che nel 1986 la Fiat fu preferita alla Ford dall'IRI sebbene avesse formulato un offerta meno vantaggiosa per chi vendeva.
Si disse che la Ford aveva lasciato intendere (o forse aveva presentato un piano di riorganizzazione, non ricordo) che avrebbe dato atto ad una forte razionalizzazione dei due stabilimenti Arese e Pomigliano, ovvero avrebbe tagliato molti posti di lavoro e forse uno dei due stabilimenti sarebbe stato chiuso.
Contrariamente la Fiat dichiarava che non avrebbe chiuso nessuno dei due stabilimenti e per questo l'IRI la preferì alla Ford.
Mi domando per quale motivo un privato compra un azienda in perdita per lasciarla così com'è, cioè sempre in perdita!
Beh Arese che fine ha fatto? e adesso è probabile che la stessa sorte toccherà a Pomigliano.
Arese alla fine degli anni 60 era saturo per la produzione di altre vetture e costruire uno stabilimento nuovo al nord avrebbe causato una massiccia immigrazione del sud, e poi il territorio dove sorge l'Alfasud era già di proprietà dell'Alfa Romeo che li già aveva una produzione di motori per aviazione e di furgoni.
Poi credo che le disgrazie di Pomigliano e dell'Alfa Romeo siano iniziate proprio con la costruzione dello stabilimento Alfasud.
Ma non perchè la vettura non fosse all'altezza del marchio, ma perchè da quel momento secondo me è iniziato il tracollo che l'ha poi portata in mano alla Fiat nel 1986.
Il tracollo è iniziato perchè l'Alfa decise di produrre una "utilitaria" invadendo un mercato fino a quel momento monopolio della Fiat in Italia, che poi tra l'Alfasud e la 128 c'era un abisso è un'altra storia.
Il tracollo è iniziato perchè come spesso accade politici e cammorristi fiutano l'affare e chi per un motivo chi per un altro inizialmente ostacolarono il progetto dello stabilimento (addirittura non veniva dato il permesso di costruzione) poi una volta avviato ci si attaccano come cozze allo scoglio, politici che piazzano i loro voti all'interno della fabbrica, sindacati che ottengono l'assunzione dei muratori che hanno lavorato alla costruzione dello stabilimento... ecco fatto che l'Alfasud si trova con una forza lavoro superiore alle necessità (come l'Alitalia dei giorni nostri...). In più una buona parte della forza lavoro è sindacalizzatissima e protetta da chi li ha fatti assumere, altri hanno attività agricole e quindi spesso assenti, altri sono semplicemente inesperti.
Operai che durante l'orario di lavoro giocano a calcio nei piazzali esterni o a carte se piove, gente che gira armata nello stabilimento. Insomma anarchia totale!
Risultato, costi esorbitanti e qualità scarsissima.
Probabilmente la Fiat in tutto questo gioca un ruolo silenzioso ma importante.
Poi non dimentichiamo che nel 1986 la Fiat fu preferita alla Ford dall'IRI sebbene avesse formulato un offerta meno vantaggiosa per chi vendeva.
Si disse che la Ford aveva lasciato intendere (o forse aveva presentato un piano di riorganizzazione, non ricordo) che avrebbe dato atto ad una forte razionalizzazione dei due stabilimenti Arese e Pomigliano, ovvero avrebbe tagliato molti posti di lavoro e forse uno dei due stabilimenti sarebbe stato chiuso.
Contrariamente la Fiat dichiarava che non avrebbe chiuso nessuno dei due stabilimenti e per questo l'IRI la preferì alla Ford.
Mi domando per quale motivo un privato compra un azienda in perdita per lasciarla così com'è, cioè sempre in perdita!
Beh Arese che fine ha fatto? e adesso è probabile che la stessa sorte toccherà a Pomigliano.