Ciao a tutti da Padova

In senso stretto oggi nulla conserva il fascino e i valori propri dello spirito che erano alla base di un prodotto come questo. È normale, di chiama progresso.

Una citazione che mi ha sempre dato l'idea di cosa veramente dovrebbe rappresentare l'Alfa Romeo è "l'auto di famiglia che vince le corse" anche se coniata per un modello specifico, a mio avviso chiarisce molto la questione.

Oggi forse ci si sta muovendo in questo senso ed è un bene, ma da 30 anni a questa parte e fino a ieri, senza avere il prosciutto sugli occhi, siamo stati molto lontani da questo spirito, la Giulietta in questo non fa eccezione, anzi.....

Non si chiama progresso, si chiama vendere il c*** in cambio dei soldi.
Ci sono i marchi che hanno seguito il progresso e hanno sfornati dei gioielli, come Porsche: basti vedere l'ultimo 4.0 litri aspirato boxer da 500 cavalli della GT3RS. O la 918 ibrida che può viaggiare consumando 30Km/l o fare il record al Nurburgring.

Lasciando stare Alfa che almeno oggi è ancora viva, un marchio come Lancia che ha sfornato una dopo l'altra macchine che stravincevano nel campionato rally è morta e defunta e le giovani generazioni non sanno neanche cos'è una Lancia (la Ypsilon???).
 
Zio mi dispiace contraddirti ma la frase in questione fu coniata per la Alfa Romeo 1900 prodotta dal 1950 al 1958 e nello specifico nel 1954 quando, tra le altre migliorie, venne portata la cilindrata a 1975 cm3 (in principio era 1884 cm3), nacquero così le versioni Super TI (berlina potenziata) e Supersprint (coupe'), il cui claim pubblicitario di allora recitava appunto "Alfa Romeo 1900, l'auto di famiglia che vince le corse". Di anni ne sono passati 64!

agevolo letteratura

WP_20180129_00_32_48_Pro (2).jpg
 

Discussioni simili