Vi incollo le mie impressioni sul GTV 3.0 che ho già postato in un altro forum, dopo 6 mesi da quando l'ho portata a casa(per l'esattezza una 5 marce del '96).
Spero sia interessante e sono curioso di sapere se condividete impressioni e sensazioni di guida.
Finalmente dopo mesi di lock down, ricovero dal meccanico e dal carrozziere, sto avendo modo di usare l'auto e di portarla nelle ''mie'' stradine sulle colline marchigiane, per conoscerla davvero bene.
Non avevo mai guidato un GTV, in compenso ho praticamente iniziato a guidare con un alfa di quell'epoca, una 146.
La GTV è una sorpresa in positivo soprattutto in relazione a quello che ho sempre sentito e letto in giro sul suo conto.
L'auto si addice perfettamente alla sigla Gran Turismo Veloce, non è sicuramente un mezzo da track day ma ha un comportamento stradale piuttosto neutro e sincero per essere una tutta avanti con 220cv e il 65% di peso all'anteriore, frutto secondo me del retrotreno ricercatissimo che segue sempre le ruote anteriori e che addirittura, tendendo ad innescarlo con lo sterzo, allarga piacevolmente le traiettorie. Da questo punto di vista dovrebbe essere anni luce più avanti della sorella dell'epoca, Fiat Coupè.
Il sottosterzo è meno accentuato di quello che si potrebbe pensare, si hanno problemi solo in tornantini strettissimi se si butta dentro la prima e si spalanca tutto, per il resto in una guida stradale sportiva non è mai un limite vero e proprio per un driver ''normale'' come il sottoscritto.
Il peso direi che è avvertibile ma non in modo fastidioso, certo non è una peso piuma, ma i circa 14 quintali non limitano troppo l'esperienza al volante.
Lo sterzo è diretto e comunicativo(ovviamente non come quello della giulia) ma molto più pesante e ''maschio''.
Per farvi un esempio con un auto più moderna, il comando della GTV è assolutamente avanti anni luce a quello dell'A4 avant del 2010 di mio suocero(che sembra davvero un timone più che uno sterzo).
L'angolo di sterzo invece è drammatico. Se dovete manovrare o fare il classico tornantino in montagna c'è davvero il rischio di doversi fermare a metà, mettere la retro e poi finalmente chiudere la curva.
La frenata non l'ho testata a fondo ma grazie all'impianto brembo maggiorato che montava il 3.0 con dischi da 305 mi sembra assolutamente adeguata(anche qui non paragonabile alla giulia con l'impianto maggiorato da 330, ma questo credo sia normale...).
Sul motore poi c'è poco da aggiungere, si è detto di tutto e di più, con il cambio a 5 marce(anche qui comando più che onesto) e quella colonna sonora di sottofondo, tirare la prima a 70 all'ora, la seconda a 110 e la terza a 160, ti fa sentire davvero Valerio Mastandrea nel film Velocità massima.:mrgreen:
Per ultimo aggiungo 2 parole sull'esperienza di guida in generale, la posizione al volante errata, estremamente bassa e che ti obbliga a tenere le braccia distese, la moquette rosso sangue e i sedili in pelle MOMO che emanano il tipico odore, il profumo della benzina che invade l'abitacolo dopo il cold start, il motore che letteralmente prende vita in un esplosione di pura meccanica quando giri la chiave nel quadro, quella impagabile sensazione di culo stretto quando si inizia un pò a forzare consci di essere da soli con l'auto e senza il benché minimo ausilio elettronico e per ultimo il fatto di stancarsi proprio in senso fisico, dopo un pò alla guida, abituati con tutto il confort di oggi; fanno si di aver trovato quello che mi sono reso conto solo negli anni, essere ciò che non avrei mai più potuto trovare in un auto odierna e di cui non avrei potuto fare a meno.
Quel sapore di vintage automobilistico che hanno reso il ventennio 80/90 secondo me magico e irripetibile.
Quando ti ritrovi a ridere come un ebete da solo in auto, vuol dire che è quella giusta...
Spero sia interessante e sono curioso di sapere se condividete impressioni e sensazioni di guida.
Finalmente dopo mesi di lock down, ricovero dal meccanico e dal carrozziere, sto avendo modo di usare l'auto e di portarla nelle ''mie'' stradine sulle colline marchigiane, per conoscerla davvero bene.
Non avevo mai guidato un GTV, in compenso ho praticamente iniziato a guidare con un alfa di quell'epoca, una 146.
La GTV è una sorpresa in positivo soprattutto in relazione a quello che ho sempre sentito e letto in giro sul suo conto.
L'auto si addice perfettamente alla sigla Gran Turismo Veloce, non è sicuramente un mezzo da track day ma ha un comportamento stradale piuttosto neutro e sincero per essere una tutta avanti con 220cv e il 65% di peso all'anteriore, frutto secondo me del retrotreno ricercatissimo che segue sempre le ruote anteriori e che addirittura, tendendo ad innescarlo con lo sterzo, allarga piacevolmente le traiettorie. Da questo punto di vista dovrebbe essere anni luce più avanti della sorella dell'epoca, Fiat Coupè.
Il sottosterzo è meno accentuato di quello che si potrebbe pensare, si hanno problemi solo in tornantini strettissimi se si butta dentro la prima e si spalanca tutto, per il resto in una guida stradale sportiva non è mai un limite vero e proprio per un driver ''normale'' come il sottoscritto.
Il peso direi che è avvertibile ma non in modo fastidioso, certo non è una peso piuma, ma i circa 14 quintali non limitano troppo l'esperienza al volante.
Lo sterzo è diretto e comunicativo(ovviamente non come quello della giulia) ma molto più pesante e ''maschio''.
Per farvi un esempio con un auto più moderna, il comando della GTV è assolutamente avanti anni luce a quello dell'A4 avant del 2010 di mio suocero(che sembra davvero un timone più che uno sterzo).
L'angolo di sterzo invece è drammatico. Se dovete manovrare o fare il classico tornantino in montagna c'è davvero il rischio di doversi fermare a metà, mettere la retro e poi finalmente chiudere la curva.
La frenata non l'ho testata a fondo ma grazie all'impianto brembo maggiorato che montava il 3.0 con dischi da 305 mi sembra assolutamente adeguata(anche qui non paragonabile alla giulia con l'impianto maggiorato da 330, ma questo credo sia normale...).
Sul motore poi c'è poco da aggiungere, si è detto di tutto e di più, con il cambio a 5 marce(anche qui comando più che onesto) e quella colonna sonora di sottofondo, tirare la prima a 70 all'ora, la seconda a 110 e la terza a 160, ti fa sentire davvero Valerio Mastandrea nel film Velocità massima.:mrgreen:
Per ultimo aggiungo 2 parole sull'esperienza di guida in generale, la posizione al volante errata, estremamente bassa e che ti obbliga a tenere le braccia distese, la moquette rosso sangue e i sedili in pelle MOMO che emanano il tipico odore, il profumo della benzina che invade l'abitacolo dopo il cold start, il motore che letteralmente prende vita in un esplosione di pura meccanica quando giri la chiave nel quadro, quella impagabile sensazione di culo stretto quando si inizia un pò a forzare consci di essere da soli con l'auto e senza il benché minimo ausilio elettronico e per ultimo il fatto di stancarsi proprio in senso fisico, dopo un pò alla guida, abituati con tutto il confort di oggi; fanno si di aver trovato quello che mi sono reso conto solo negli anni, essere ciò che non avrei mai più potuto trovare in un auto odierna e di cui non avrei potuto fare a meno.
Quel sapore di vintage automobilistico che hanno reso il ventennio 80/90 secondo me magico e irripetibile.
Quando ti ritrovi a ridere come un ebete da solo in auto, vuol dire che è quella giusta...