Dal 2035 stop produzione motori termici in Europa
- Autore discussione VURT
- Data d'inizio
kormrider
ALFISTA BALILLA.
- 18 Gennaio 2012
- 29,516
- 19,530
- 181
- Regione
- No Italy
- Alfa
- 75
- Motore
- 2.0 Twin Spark
- Altre Auto
- Alfa 75 1.6 IE (1992-Battesimo con Alfa)Panda Nuova 1.2 - Ford Ranger LIMITED 3.2 TDCi
Senza considerare gli aerosol di Litio e di diossina..
L'elettrico non è affatto fallito 100 anni fa, lo hanno fatto fallire, così come hanno fatto sparire tutti i brevetti di Nikola Tesla: dico ma da Centanni a questa a parte a voglia di fare ricerca e sviluppo... eh invece no, si doveva bruciare petrolio e tutti sotto schiaffo loro.
Pochi sanno che ad Alpignano, ad inizio del secolo scorso, si producevano auto elettriche. Le stesse che dopo più di cent’anni adesso sono in produzione seriale. Il marchio era Società Industriale Italiana Dora, con sede a Genova. La “Dora” altro non era che l’evoluzione della “Società Italiana di Elettricità già Cruto“, dal nome del suo fondatore, il piemontese Alessandro Cruto.
Le auto, “Vettura ideale per città e per dame”, questo il messaggio pubblicitario utilizzavano delle batterie speciali ad alta capacità. La propulsione elettrica era tra i metodi preferiti di locomozione per gli autoveicoli tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo. I veicoli elettrici a batteria nel corso dei primi anni del Novecento e per un certo tempo, si vendettero di più rispetto ai veicoli a combustione. A causa però dei limiti tecnologici delle batterie e della mancanza di una qualsiasi tecnologia di controllo della carica e della trazione la velocità massima di questi primi veicoli elettrici era limitata a circa 32 km/h. Successivamente, i progressi tecnologici nel settore automobilistico portarono l’affidabilità. Le prestazioni e il comfort dei veicoli a benzina a un livello tale per cui il conseguente successo commerciale relegò i veicoli elettrici in pochissimi settori di nicchia. Il parco di autoveicoli elettrici alla fine del XX secolo raggiunse il picco di 30 mila su scala mondiale.
L'elettrico non è affatto fallito 100 anni fa, lo hanno fatto fallire, così come hanno fatto sparire tutti i brevetti di Nikola Tesla: dico ma da Centanni a questa a parte a voglia di fare ricerca e sviluppo... eh invece no, si doveva bruciare petrolio e tutti sotto schiaffo loro.
Pochi sanno che ad Alpignano, ad inizio del secolo scorso, si producevano auto elettriche. Le stesse che dopo più di cent’anni adesso sono in produzione seriale. Il marchio era Società Industriale Italiana Dora, con sede a Genova. La “Dora” altro non era che l’evoluzione della “Società Italiana di Elettricità già Cruto“, dal nome del suo fondatore, il piemontese Alessandro Cruto.
Le auto, “Vettura ideale per città e per dame”, questo il messaggio pubblicitario utilizzavano delle batterie speciali ad alta capacità. La propulsione elettrica era tra i metodi preferiti di locomozione per gli autoveicoli tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo. I veicoli elettrici a batteria nel corso dei primi anni del Novecento e per un certo tempo, si vendettero di più rispetto ai veicoli a combustione. A causa però dei limiti tecnologici delle batterie e della mancanza di una qualsiasi tecnologia di controllo della carica e della trazione la velocità massima di questi primi veicoli elettrici era limitata a circa 32 km/h. Successivamente, i progressi tecnologici nel settore automobilistico portarono l’affidabilità. Le prestazioni e il comfort dei veicoli a benzina a un livello tale per cui il conseguente successo commerciale relegò i veicoli elettrici in pochissimi settori di nicchia. Il parco di autoveicoli elettrici alla fine del XX secolo raggiunse il picco di 30 mila su scala mondiale.
L'imposizione di un prodotto tale come le auto a pile non è altro che l'introduzione di obsolescenza programmata dai costi esorbitanti nel settore automobilistico, dichiara la quasi morte del mercato dell'usato e serve ad abbattere notevolmente il parco circolante "grazie" al costo notevolmente più alto di acquisto di un veicolo elettrico.
Senza considerare, inoltre, la quasi certa impossibilità a sostenere la ricarica contemporanea di un parco auto composto da milioni di veicoli.
Volendo spingersi più in là con i ragionamenti si possono anche introdurre argomenti come i controlli e blocchi da remoto (vedi Tesla quando non paghi la rata) e tante altre cosucce.
Di green c'è ben poco ed a supporto di tale tesi basta verificare quanto costa produrre una singola batteria elettrica in termini di risorse. Già solo questo dovrebbe bastare, ma qualora non bastasse, si può anche controllare quali fonti energetiche andranno a supportare la ricarica delle batterie. Eolico (costi in termini "green" di cemento dei piloni notevole per non parlare delle pale) o nucleare fanno ridere. Soprattutto quest'ultimo, assieme ai pacchi batterie esausti producono delle scorie assai difficili da smaltire, ma a quanto pare i trogloditi se ne sono dimenticati..
Ciliegina sulla torta è il fatto che saranno esentati da tale stop alla produzione le auto prodotte/immatricolate in meno di mille esemplari. E quali saranno mai??? Guarda caso le stesse auto con cui circola e circolerà sta gentaglia che vuole imporci un'ideologia green farlocca.
Mi sembra di rivedere la stessa normativa dei voli aerei. Ovvero le compagnie low cost costrette ad alzare il prezzo dei biglietti a causa dell'introduzione dela tassazione alla co2, tranne i jet privati ovviamente.
Insomma i froci col culo degli altri.
Chissà se la gente si sveglierà mai..
Senza considerare, inoltre, la quasi certa impossibilità a sostenere la ricarica contemporanea di un parco auto composto da milioni di veicoli.
Volendo spingersi più in là con i ragionamenti si possono anche introdurre argomenti come i controlli e blocchi da remoto (vedi Tesla quando non paghi la rata) e tante altre cosucce.
Di green c'è ben poco ed a supporto di tale tesi basta verificare quanto costa produrre una singola batteria elettrica in termini di risorse. Già solo questo dovrebbe bastare, ma qualora non bastasse, si può anche controllare quali fonti energetiche andranno a supportare la ricarica delle batterie. Eolico (costi in termini "green" di cemento dei piloni notevole per non parlare delle pale) o nucleare fanno ridere. Soprattutto quest'ultimo, assieme ai pacchi batterie esausti producono delle scorie assai difficili da smaltire, ma a quanto pare i trogloditi se ne sono dimenticati..
Ciliegina sulla torta è il fatto che saranno esentati da tale stop alla produzione le auto prodotte/immatricolate in meno di mille esemplari. E quali saranno mai??? Guarda caso le stesse auto con cui circola e circolerà sta gentaglia che vuole imporci un'ideologia green farlocca.
Mi sembra di rivedere la stessa normativa dei voli aerei. Ovvero le compagnie low cost costrette ad alzare il prezzo dei biglietti a causa dell'introduzione dela tassazione alla co2, tranne i jet privati ovviamente.
Insomma i froci col culo degli altri.
Chissà se la gente si sveglierà mai..
kormrider
ALFISTA BALILLA.
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Antonio156alfa
Alfista Megalomane
- 20 Gennaio 2010
- 4,731
- 7,791
- 181
- 44
- Regione
- Lombardia
- Alfa
- Mi.To
- Motore
- 1.4 Turbo benzina Multiair 135cv
In una trasmissione ho sentito che ci saranno delle trivellazioni in Italia per reperire il Litio in stile cava, che servirà per costruire le batterie, mi chiedo dove sono gli ambientalisti?
Già ieri a Milano dalle 19:50 alle 20:20 e mancata l'energia nel mio quartiere, mi chiedo come faranno a reperire tutta l'energia che servirà per caricare le auto elettriche, e soprattutto come installeranno le colonnine e i relativi cavi per la ricarica? solo nel mio controviale ci sono parcheggiate circa un centinaio di auto, non oso immaginare il campo elettromagnetico che si verrà a creare con tutti i cavi che bisognerà passare.
P/S
Colpa mia ieri a Milano, ho abbassato giusto di un grado il condizionatore .
Già ieri a Milano dalle 19:50 alle 20:20 e mancata l'energia nel mio quartiere, mi chiedo come faranno a reperire tutta l'energia che servirà per caricare le auto elettriche, e soprattutto come installeranno le colonnine e i relativi cavi per la ricarica? solo nel mio controviale ci sono parcheggiate circa un centinaio di auto, non oso immaginare il campo elettromagnetico che si verrà a creare con tutti i cavi che bisognerà passare.
P/S
Colpa mia ieri a Milano, ho abbassato giusto di un grado il condizionatore
.
kormrider
ALFISTA BALILLA.
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Come hai osato????Colpa mia ieri a Milano, ho abbassato giusto di un grado il condizionatore
️️️️
kormrider
ALFISTA BALILLA.
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Ragazzi n'c'é niente da ridere questi fanno sul serio e quel che e' peggio é che la gente gli va dietro....
Domanda più che lecita e le risposte possono essere multiple.In una trasmissione ho sentito che ci saranno delle trivellazioni in Italia per reperire il Litio in stile cava, che servirà per costruire le batterie, mi chiedo dove sono gli ambientalisti?
Già ieri a Milano dalle 19:50 alle 20:20 e mancata l'energia nel mio quartiere, mi chiedo come faranno a reperire tutta l'energia che servirà per caricare le auto elettriche, e soprattutto come installeranno le colonnine e i relativi cavi per la ricarica? solo nel mio controviale ci sono parcheggiate circa un centinaio di auto, non oso immaginare il campo elettromagnetico che si verrà a creare con tutti i cavi che bisognerà passare.
P/S
Colpa mia ieri a Milano, ho abbassato giusto di un grado il condizionatore
Come dicevo nel post precedente, una volta ridotto notevolmente il parco auto a causa dei costi esorbitanti (acquisto, manutenzione ed energia ) le restanti auto riusciranno ad essere ricaricate. Personalmente ci credo poco a quest'ultima parte.
Altrimenti si passa alla seconda ipotesi. Nel tuo post parli di campi elettromagnetici e non a caso casca a fagiuolo il continuo e costante tentativo dei governi autoeletti in Italia di innalzare le soglie a 61mV (Colao docet). Antenne 5g, internet of things e perchè no magari pure ricarica induttiva. Tanto nel microonde ci finisce il tuo corpo, mica quello dell'elitè.
Questo però non aiuterebbe lo stesso i tragitti sulle lunghe distanze. Ed ecco che si parla già di sperimentazione su tratti autostradali di asfalto speciale per ricarica induttiva.
PS: occhio a non abbassare il condizionatore, vorrai mai trovati un paio di bombe a grappolo del battaglione Azov nel giardino?!?!
Kormrider ci ho riflettuto spesso sul perchè la gente dorma..
E la risposta l'ho trovata di recente. Gente che fa di tutto per autoavvelenarsi costantemente.. Che sia attraverso la pelle (cosmetici in generale), sotto di essa (doping in qualsiasi sport e farmaci vari) oppure semplicemente per inalazione (fumo, droghe etc..) ,cosa ti aspetti da un'umanità del genere?
E' normale che alla prima parvenza di perdita dello status quo corrano a spararsi siringoni e farsi fare la qualsiasi..
Ma parliamo di altro in questo thread senza inquinarlo và.
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Antonio156alfa
Alfista Megalomane
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Tanto lui sarà il primo ad avere il condizionatore a palla..
Sta guerra a rotto le P..... e solo una scusa per tassarci meglio di prima.
Effettivamente si corre il rischio.
Vorrà dire che installerò una contraerea sul tetto.
Non credo gli convenga io sono uno di quelli che schiaccerebbe il bottone rosso.
Sta guerra a rotto le P..... e solo una scusa per tassarci meglio di prima.
PS: occhio a non abbassare il condizionatore, vorrai mai trovati un paio di bombe a grappolo del battaglione Azov nel giardino?!?!
Effettivamente si corre il rischio.Vorrà dire che installerò una contraerea sul tetto.
Non credo gli convenga io sono uno di quelli che schiaccerebbe il bottone rosso.
