Incidente...diplomatico

Tutto è bene quel che finisce bene: ho portato finalmente l'auto in carrozzeria che, gratuitamente, mi ha lucidato la parte colpita facendo sparire il 99% delle tracce. E' rimasto qualche piccolo segnetto, che coprirò da solo con qualche puntina di colore del mio kit ritocchi. La Giulietta, pertanto, è di nuovo 100% bella come prima. :)

L'unico neo in questa storia è quel farabutto che non saprà mai nulla...forse...
 
Allora ragazzi le auto del corpo diplomatico sono le peggio auto del mondo chi le guida sono immuni da tutto dalle multe ad arrivare alle agevolazioni per le assicurazioni(sempre se la possiedono), non possono essere fermate dalle forze dell'ordine perché immuni da diplomazia "internazionale" se la vogliamo chiamare cosi..... esclusi vari casi.

Purtroppo è cosi io non vorrei buttare benzina sul fuoco io sono in.... come il nostro amico Alfista che ha subito un danno anche se minimo.

La cosa importante è che BlueShark non si sia fatto nulla è da quello che ho capito la macchina al 99% e ok!.

Continua la tua battaglia anche se lunga....
 
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L'unico neo in questa storia è quel farabutto che non saprà mai nulla...forse...
Non credo sia proprio così, credo che bene o male abbiamo tutti un superiore (magari una moglie o un genitore o altro :lol2:) perciò visto che hai il nome e cognome del gentile signore, la sede di lavoro e magari altro, io farei una bella lettera circostanziata e cortese dove segnali l'accaduto e la invierei al responsabile, capoufficio, dirigente, console e quant'altro specificando che i danni che hai subito te li sei pagati e che la segnalazione la fai solo allo scopo di render noto come si sono svolti i fatti e con che gente hanno a che fare...

Forse non è il caso di esagerare ma se non ricevi almeno una lettera di scuse potresti scrivere a qualche giornale, magari specializzato in quattroruote. (tralascio striscia, Le Iene etc.) :smiley_001:

Questo chiaramente per soddisfazione morale, per quella economica non saprei cosa consigliarti... :grinser002:


:decoccio:
 
Non credo sia proprio così, credo che bene o male abbiamo tutti un superiore (magari una moglie o un genitore o altro :lol2:) perciò visto che hai il nome e cognome del gentile signore, la sede di lavoro e magari altro, io farei una bella lettera circostanziata e cortese dove segnali l'accaduto e la invierei al responsabile, capoufficio, dirigente, console e quant'altro specificando che i danni che hai subito te li sei pagati e che la segnalazione la fai solo allo scopo di render noto come si sono svolti i fatti e con che gente hanno a che fare...

Forse non è il caso di esagerare ma se non ricevi almeno una lettera di scuse potresti scrivere a qualche giornale, magari specializzato in quattroruote. (tralascio striscia, Le Iene etc.) :smiley_001:

Questo chiaramente per soddisfazione morale, per quella economica non saprei cosa consigliarti... :grinser002:


:decoccio:

Esatto..quello che più o meno avevo suggerito io..stai sicuro che coi militari funziona, coi diplomatici non so..

Inviato dal mio GT-N7000 con Tapatalk 2
 
Riesumo questa discussione per rispondere alla questione, qualora dovesse capitare a qualcuno una questione analoga.

I diplomatici dei Paesi esteri godono di un'immunità personale che copre non solo gli atti compiuti nell'esercizio delle proprie funzioni, ma anche atti personali dal punto di vista civile, penale, amministrativo, legato ai beni e alla libertà personali. Per intenderci, un console che gode di tale immunità, non può essere arrestato, perquisito, fermato, ricevere multe o subire pignoramenti. Questo farà storcere il naso a molti, ma vale in tutto il mondo, anche per i diplomatici italiani, in virtù della Convenzione di Vienna del '61 art. 2, 22, 32 E 39). La ragione è quella di consentire la massima libertà di agire ai funzionari stranieri, evitando ritorsioni o abusi. La conseguenza è che ci sono soggetti che non prendono multe, non possono essere arrestati e non sono obbligati a risarcire i danni.

Venendo al caso concreto, anche gli autisti di tali auto godono di questa immunità, di conseguenza non vi è alcuna possibilità di ottenere un risarcimento se non con l'autorizzazione dello Stato di origine. L'iter che suggerisco di seguire è il seguente:
1) Denuncia prima alla propria assicurazione e poi alle Forze dell'Ordine, segnalando che si tratta di una targa consolare e possano contattare direttamente il Ministero degli Affari Esteri. Questo fa parte della procedura e avviene (in teoria) in automatico
2) Il MAE contatta l'ambasciata proprietaria del veicolo, cercando una risoluzione all'incidente. Nella maggior parte dei casi le ambasciate sono titolari di assicurazioni, seppur non obbligate, proprio per la questione della cooperazione tra Stati. Sarà il MAE (quindi né le FDO né l'assicurazione) a gestire l'inconveniente.

Un canale alternativo può essere la segnalazione diretta all'Ufficio Consolare (se si riesce a prendere contatto con loro) o alla Direzione Generale per gli Affari Consolari (che invece è l'ufficio preposto anche alla gestione di queste problematiche), ma è più probabile che prendano in carico il verbale delle FDO piuttosto che la segnalazione di un privato cittadino.

Una terza strada è quella di andare direttamente in ambasciata o provare a contattarla (sul sito esteri.it si trovano i contatti di tutta la rete diplomatica presente in Italia), ma in questo caso si può fare affidamento solo sulla buona fede dell'ambasciata senza alcuna pressione del MAE.


Qualora invece l'autista si fermi per una questione di rispetto (non è obbligato a farlo, dato che l'immunità vale anche per le norme sull'omissione di soccorso), può comunque rifiutarsi di compilare il CID e a nulla può servire chiamare le Forze dell'Ordine. Avere in mano un CID firmato, quindi una sorta di "ammissione di responsabilità" o un verbale delle FDO può essere utilissimo per rafforzare la documentazione da inviare a Ministero o ambasciata, ma non assicura in nessun modo il risarcimento.

Anche in casi di feriti o danni gravi, né il tribunale né il giudice di pace possono essere d'aiuto, in quanto l'Act of State impedisce di rompere lo scudo dell'immunità anche se le violazioni sono reali, gravi e accertate.


Ah, e nella maggior parte dei casi le auto delle ambasciate sono assicurate: se siamo noi a danneggiarle accidentalmente l'autista chiamerà le Forze dell'Ordine (il CID è inutile anche in questo caso) che redigeranno il verbale e spetterà alla nostra assicurazione interloquire con quella dell'ambasciata per risolvere la situazione a suo carico.
Al di là delle opinioni che ognuno di noi può avere su questa norma di diritto internazionale (io faccio fatica a tollerarla), spero che non vi imbattiate mai in situazioni del genere, che rubano tempo ed energie, spesso per questioni che in altri contesti si risolverebbero con un foglio di carta compilato dalle parti.
 

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