Mettere a confronto Giulia con 147 è come paragonare la Nutella ad un prodotto di scarto del corpo umano. Giusto per non essere scurrile.
Le ho avute entrambe; 147 diesel 140 cv (passando a 159 150 cv e 159 TBI prima di Giulia) e Giulia 2.0 200 cv.
La 147, che comunque adottava alcune soluzioni raffinate a livello di ciclistica, era costruita sul famoso pianale "Tipo 2" (che condivideva con Lancia Lybra). Trazione anteriore, aveva pure lei i suoi problemini. Cito a memoria i cigolii vari sullo sconnesso derivanti dai gommini della barra stabilizzatrice, gli accoppiamenti di carrozzeria non sempre impeccabili e alcune finiture interne che lasciavano a desiderare.
Arrivava dopo la prima, disastrosa gestione Fiat, la quale aveva sfornato in precedenza prodotti del calibro di 145 e 146 che proprio nulla avevano a che fare con Alfa Romeo. Ha comunque rappresentato un bel rilancio del marchio, assieme a 156 e GT.
Giulia invece è un progetto totalmente nuovo che nasce da un foglio bianco. Un telaio completamente nuovo, un sacco di componenti, dalle raffinate sospensioni alla carrozzeria, in alluminio. Motori finalmente messi nel senso giusto, con un albero di trasmissione in carbonio. Guidarla è una gioia, tenuta di strada impeccabile.
Ha sicuramente qualche difetto, come tutte le macchine. Ma è stata la prima Alfa che mi ha ridato la gioia e l'orgoglio di farmi sentire alfista dopo ben 25 anni, dai tempi di Alfa 75.