Anche per la Guardia di Finanza, come per le Forze Armate e le Altre Forze di Polizia Italiane e non solo, i veicoli Alfa Romeo hanno permesso di spostarsi sul territorio.
Il Corpo, le cui origini risalgono al 1 ottobre 1774, quando viene costituita la Legione Truppe Leggere per volere del Re di Sardegna, Vittorio Amedeo III, è il primo esempio di un Corpo speciale istituito ed ordinato appositamente per il servizio di vigilanza finanziaria sui confini, oltre che per la difesa militare delle frontiere. Compiuta l'unificazione d'Italia, nel 1862, è istituito il Corpo delle delle Guardie Doganali al quale viene affidato il compito primario di vigilanza doganale e del concorso, in tempo di guerra, alla difesa dello Stato.
Nel 1959 viene stabilito l'impianto generale del Corpo, basato sulla Legge 189 che ne fissa i compiti istituzionali.
Nel quadro di un più ampio processo di riorganizzazione, poi, la struttura ordinativa è stata recentemente revisionata (Decreto del Presidente della Repubblica 29.01.1999 n. 34) per conseguire obiettivi di maggiore efficienza, efficacia ed economicità dell'azione amministrativa.
Il 5 luglio 1937 la Guardia di Finanza inaugura a Roma, in alcuni locali della Caserma "Piave", un proprio Museo Storico, a somiglianza degli altri analoghi delle Forze Armate, radunandovi i cimeli del proprio passato. Nel 1960 viene trasferito nella più grande sede dell'Accademia del Corpo e ancora arricchito dei cimeli della II Guerra Mondiale.
Un piccolo refuso storico:
L'Alfa Romeo 2000 (bertone) negli anni '70 ed inizio '80 è stata diffusamente utilizzata come vettura di rappresentanza o per il trasporto ufficiali e di personalità (anche Pertini ne aveva una), ma scarsamente utilizzata come auto in livrea. Nella Guardia di Finanza, invece, venne utilizzata esclusivamente per le scorte ai blindati della Banca d'Italia.
Al tempo era infatti lo stesso istituto che acquistava i mezzi (un po' come oggi avviene per i
gestori autostradali che si fanno carico del costo delle vetture della polizia stradale) da assegnare ad un nucleo speciale della GdF, nucleo che poi darà vita al reparto SVATPI (Scorta Valori Antiterrorismo Pronto Impiego).
In quel periodo era abbastanza frequente veder sbucare da Palazzo Koch di via nazionale la scorta della Guardia di Finanza (1 motociclista in testa seguito da un'Alfa 2000, dal mezzo arancione contenente i valori, quindi la seconda Alfa 2000 e a chiudere la fila 1 motociclista in coda).
Il Museo è articolato su due piani, al livello superiore quello dedicato (in ordine tematico) a uniformi, armi, modelli di unità navali e mezzi aerei del Corpo.
Nel piano interrato, in ordine cronologico, vetrine dedicate alla Storia della Guardia di Finanza con ricca documentazione cartacea e fotografica.
In questo ampio scenario, oggi la Guardia di Finanza ha intrapreso un cammino volto alla ricerca dei veicoli che hanno fatto grande il Corpo.
Tra questi, non potevano mancare le Nostre Amate Alfa Romeo.
Dal 1913 ad oggi, il Corpo annovera tra le Sue fila le seguenti Alfa Romeo:
Autovetture:
1953: Alfa Romeo 1900
1962: Alfa Romeo Giulia TI
1968: Alfa Romeo 1750/2000
1970: Alfa Romeo Giulia 1300
1972: Alfa Romeo Alfetta
1977: Alfa Romeo Nuova Giulietta
1983: Alfa Romeo Giulietta
1984: Alfa Romeo 33 Sport Wagon
1985: Alfa Romeo 75 1.8/2.0 T.S.
1987: Alfa Romeo 164
1992: Alfa Romeo 155 1.8 T.S./Q4
1997: Alfa Romeo 156 2.0 T.S./2.0 JTS
2003: Alfa Romeo 156 1.9 JTD Crosswagon
2005: Alfa Romeo 159 1.9 JTDm 150 cv.
2005: Alfa Romeo 147
Mezzi commerciali:
1972: Alfa Romeo F12
1981: Alfa Romeo 30AR8
Il Corpo, le cui origini risalgono al 1 ottobre 1774, quando viene costituita la Legione Truppe Leggere per volere del Re di Sardegna, Vittorio Amedeo III, è il primo esempio di un Corpo speciale istituito ed ordinato appositamente per il servizio di vigilanza finanziaria sui confini, oltre che per la difesa militare delle frontiere. Compiuta l'unificazione d'Italia, nel 1862, è istituito il Corpo delle delle Guardie Doganali al quale viene affidato il compito primario di vigilanza doganale e del concorso, in tempo di guerra, alla difesa dello Stato.
Nel 1959 viene stabilito l'impianto generale del Corpo, basato sulla Legge 189 che ne fissa i compiti istituzionali.
Nel quadro di un più ampio processo di riorganizzazione, poi, la struttura ordinativa è stata recentemente revisionata (Decreto del Presidente della Repubblica 29.01.1999 n. 34) per conseguire obiettivi di maggiore efficienza, efficacia ed economicità dell'azione amministrativa.
Il 5 luglio 1937 la Guardia di Finanza inaugura a Roma, in alcuni locali della Caserma "Piave", un proprio Museo Storico, a somiglianza degli altri analoghi delle Forze Armate, radunandovi i cimeli del proprio passato. Nel 1960 viene trasferito nella più grande sede dell'Accademia del Corpo e ancora arricchito dei cimeli della II Guerra Mondiale.
Un piccolo refuso storico:
L'Alfa Romeo 2000 (bertone) negli anni '70 ed inizio '80 è stata diffusamente utilizzata come vettura di rappresentanza o per il trasporto ufficiali e di personalità (anche Pertini ne aveva una), ma scarsamente utilizzata come auto in livrea. Nella Guardia di Finanza, invece, venne utilizzata esclusivamente per le scorte ai blindati della Banca d'Italia.
Al tempo era infatti lo stesso istituto che acquistava i mezzi (un po' come oggi avviene per i
gestori autostradali che si fanno carico del costo delle vetture della polizia stradale) da assegnare ad un nucleo speciale della GdF, nucleo che poi darà vita al reparto SVATPI (Scorta Valori Antiterrorismo Pronto Impiego).
In quel periodo era abbastanza frequente veder sbucare da Palazzo Koch di via nazionale la scorta della Guardia di Finanza (1 motociclista in testa seguito da un'Alfa 2000, dal mezzo arancione contenente i valori, quindi la seconda Alfa 2000 e a chiudere la fila 1 motociclista in coda).
Il Museo è articolato su due piani, al livello superiore quello dedicato (in ordine tematico) a uniformi, armi, modelli di unità navali e mezzi aerei del Corpo.
Nel piano interrato, in ordine cronologico, vetrine dedicate alla Storia della Guardia di Finanza con ricca documentazione cartacea e fotografica.
In questo ampio scenario, oggi la Guardia di Finanza ha intrapreso un cammino volto alla ricerca dei veicoli che hanno fatto grande il Corpo.
Tra questi, non potevano mancare le Nostre Amate Alfa Romeo.
Dal 1913 ad oggi, il Corpo annovera tra le Sue fila le seguenti Alfa Romeo:
Autovetture:
1953: Alfa Romeo 1900
1962: Alfa Romeo Giulia TI
1968: Alfa Romeo 1750/2000
1970: Alfa Romeo Giulia 1300
1972: Alfa Romeo Alfetta
1977: Alfa Romeo Nuova Giulietta
1983: Alfa Romeo Giulietta
1984: Alfa Romeo 33 Sport Wagon
1985: Alfa Romeo 75 1.8/2.0 T.S.
1987: Alfa Romeo 164
1992: Alfa Romeo 155 1.8 T.S./Q4
1997: Alfa Romeo 156 2.0 T.S./2.0 JTS
2003: Alfa Romeo 156 1.9 JTD Crosswagon
2005: Alfa Romeo 159 1.9 JTDm 150 cv.
2005: Alfa Romeo 147
Mezzi commerciali:
1972: Alfa Romeo F12
1981: Alfa Romeo 30AR8
Allegati
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