Merita una citazione in chiaro ma va letto tutto (Il Sole 24 ore):
"Bella l’auto elettrica, silenziosa, potente in accelerazione e, poniamo il caso del suv Mercedes EQC, dotata di circa 400 chilometri di autonomia. Peccato che di colonnine per la ricarica poche, lungo una qualsiasi autostrada italiana. E che la vettura costi 80mila euro. Questo per dire che la rivoluzione dell’auto elettrica in corso pone i grandi costruttori davanti a un dilemma: investire miliardi per cambiare e adattarsi a un nuovo ecosistema disegnato non dal mercato ma dalla politica. Bruxelles ha dettato regole per i limiti alle emissioni che definire sfidanti è poco".
"Daimler ha urgentemente bisogno di allontanarsi dalla sua filosofia di investimento spray and pray e di orientarsi verso un'allocazione materialmente più mirata e più precisa dei suoi fondi. Altrimenti, il gruppo non sarà semplicemente in grado di autofinanziare le sue aspirazioni di mobilità premium"
Andrebbe incorniciata: un altro dei sogni folli di un Europa che...non esiste se non sulla carta. Contorta, imperativa e cervellotica, fatta di burocrati falliti, ammalati di potere.
Finche si sono limitati a raddrizzare le banane passi. Ma adesso...
L'auto elettrica non fa tornare i conti, neanche quelli...ecologici. Non con questi numeri, non con questi interventi. Altri stravolgimenti, del resto, saranno semplicemente impossibili senza che ci venga ordinato.
E allora provate a ordinarcelo!
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Mi resta comunque oscuro perché ci si siano buttati tutti...
Spero in un brusco risveglio tra i lamenti di chi ha pontificato tanto per pontificare.
La stupidità dovrebbe essere dolorosa...