Lo hanno chiamato “New Global Traction” ed è un nuovo sistema di trazione automobilistica che, grazie a 2 semplici modifiche alla trasmissione tradizionale di qualunque autoveicolo a 2, 4 o più ruote, garantisce un risparmio in termini di consumi e, dunque, di inquinamento (atmosferico e acustico) di oltre il 70%.
E il brevetto è italiano.
Il sistema permette al veicolo di accelerare solo per effetto del cambio di rapporto, senza usare l`acceleratore e mantenendo il motore al regime minimo di 1000 giri al minuto.
L`energia cinetica recuperata consente di abbattere sia i costi di gestione sia i gas di scarico emessi nell`atmosfera perché, di fatto, si usa una quantità di carburante di gran lunga inferiore al normale.
L`idea è venuta a un gruppo di imprenditori lombardi che ha fondato una ditta, la Legimac e presentato il progetto a
importanti aziende europee suscitando, soprattutto in Germania, notevole interesse per una possibile produzione su larga scala.
Presto, inoltre, il progetto “New Global Traction” verrà illustrato anche a imprenditori statunitensi interessati a
sfruttare conoscenze e innovazioni tecnologiche per raggiungere l`obiettivo di ridurre il surriscaldamento globale del pianeta, abbattendo le emissioni di gas serra, come recentemente auspicato dal presidente americano, Barack Obama.
Non si tratta dunque di un`utopia, il sistema è stato già realizzato e collaudato e i risultati verificati.
“L`installazione del New Global Traction non stravolge la normale catena di montaggio delle vetture moderne – spiega Mauro Raccanello, uno degli inventori del meccanismo e imprenditore nel settore automobilistico, con alle spalle 30 anni di esperienza con la Ferrari.
Le aziende possono montare il meccanismo direttamente sulle macchine in produzione con costi irrisori che, dunque, non inciderebbero più di tanto sul prezzo finale della
vettura.
Il vantaggio, però, sarebbe quello di creare un`automobile davvero moderna ed ecologica, incentivando il mercato e dando un concreto contributo alla salvaguardia dell`ambiente”.
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Un'altra rivoluzione fasulla? Ma siamo sicuri che il mercato voglia davvero soluzioni così performanti? L'industria dei combustibili starà a guardare?
Io rimango convinto che per il momento quella della riduzione dell'inquinamento sia solo una moda che serve sì a inquinare di meno, ma sicuramente anche a vendere di più.
Sapete perchè questa soluzione (come quelle rivoluzionarie proposte in passato, vedi: https://forum.clubalfa.it/notizie-auto-italiane/42298-il-motore-pu-cambiare-il-mondo.html ) non sarà mai portata avanti? Perchè con questo sistema si saltano decine di anni di passaggi di mercato e i relativi guadagni. Il passaggio è troppo brusco...oggi l'obiettivo non è inquinare di meno, l'obiettivo è vendere. Se poi si può fare bella figura con vecchi moralismi, meglio.
Non è neanche la scusa di un risparmio per i clienti che risolverà il lato economico della cosa. Non è che usando carburanti alternativi si possa risparmiare. I petrolieri devono mangiare, e se fra 5 anni tutte le macchine fossero a gpl, state pur sicuri che il gpl sarà venduto allo stesso prezzo della benzina oggi.
Questa soluzione è molto più performante anche del motore elettrico sotto il punto di vista del rapporto tra <economicità-praticità> e <inquinamento -consumi>, ma si continua a portare avanti l'idea delle auto ibride o elettriche...perchè? Facile: l'auto elettrica ha bisogno di infrastrutture (batterie, punti di ricarica sparsi per le città ecc ecc) che stimolano mercato e guadagni. Però puoi far passare il tutto con lo slogan "inquiniamo di meno".
Non prendetemi per un Hippie, un No global o altre cose del genere perchè non è assolutamente così...mi dà solo fastidio il fatto che ti pongono il problema dell'inquinamento come un problema "fondamentale", e quando poi si trovano delle soluzioni valide non le si considerano senza un perchè...Ovviamento spero di venire piacevolmente smentito...
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