Prova Omniauto

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Raxiel

Alfista principiante
30 Agosto 2009
500
4
19
37
NO
Regione
Piemonte
Alfa
Giulietta
Motore
1.4 Multiair 170cv
Vista e provata, senza temporeggiare. La nuova Alfa Romeo Giulietta, la tanto attesa compatta del Biscione, ha da subito attirato la nostra attenzione sia per l'importanza del progetto, sia perchè questa vettura intende proporsi come valida alternativa nel segmento C, in Italia e in tutta Europa. L'auto che abbiamo a disposizione per questa prima presa di contatto è un' Alfa Romeo Giulietta 2.0 JTDM Distinctive di pre-serie, spinta dal turbodiesel common-rail da 170 CV e 350 Nm e verniciata nel colore Bianco Ghiaccio, ancora di gran moda.

BELLA E GRINTOSA
L'Alfa Giulietta appare decisamente attraente e con forme equilibrate, nonostante le dimensioni importanti, fra le più grandi del segmento. Un primo plauso va quindi ai designer, capaci di realizzare un'auto raccolta raccolta e decisa nonostante i 4.351 mm di lunghezza totale e il passo di 2.634 mm. In particolare spicca la forza stilistica e l'eleganza del posteriore, "assettato" e dall'aspetto sportivo grazie anche ai riusciti gruppi ottici LED a spirale e al doppio terminale scarico nel diffusore.

ABITACOLO BEN FATTO
Anche superando la soglia di ingresso rimane in noi la sensazione di trovarci su di una vettura ben fatta e rifinita a dovere, a livello di quanto proposto dalle migliori concorrenti. La plancia, pur avendo uno stile molto particolare e hi-tech che può non piacere a tutti, presenta finiture superficiali di ottima fattura, piacevoli al tatto e alla vista. L'unico appunto che si può fare a questa parte dell'abitacolo è l'eccessiva varietà di materiali e trattamenti delle plastiche, che dalla parte superiore tende a perdere un po' di qualità scendendo nei successivi 6 livelli inferiori. I leggeri disallineamenti nelle plastiche delle portiere, del tunnel centrale e nel bracciolo saranno sicuramente risolti nelle vetture di serie. La qualità percepita a bordo dell' Alfa Romeo Giulietta rimane comunque alta, in alcuni casi superiore anche a quella delle avversarie più famose.

PRONTI ALLA PARTENZA
L'Alfa Giulietta sembra mantenere quanto promesso dalla Casa italiana in tema di comodità, ergonomia e comfort di viaggio. L'insonorizzazione è buona e, a parte qualche fruscio aerodinamico dovuto all'assemblaggio di pre-serie, garantisce all'interno dell'abitacolo una silenziosità tipica delle vetture di classe superiore. Anche il motore diesel non disturba troppo l'orecchio degli occupanti, lasciando loro solo la sensazione di una sportiva e piacevole rombosità. I sedili anteriori offrono un buon compromesso fra praticità di utilizzo, tenuta laterale e comodità, pur non potendosi definire "sportivi" nel vero senso della parola. Il volante, anche regolato nella posizione inferiore, risulta è un po' alto, ma non impedisce una visuale corretta della strumentazione. Il cicalino di segnalazione di cinture non allacciate è davvero assordante e ci invita con insistenza ad assicurarci al sedile.

PRIMI CHILOMETERI
Pur dotata di un allestimento full optional che comprende interni in pelle e navigatore a scomparsa (quasi 35.000 euro complessivi per l'esemplare in prova), la nostra Alfa Romeo Giulietta monta i cerchi da 16" di serie su tutte le versioni, gommati con pneumatici 205/55 R16. Già dai primi chilometri percorsi questo equipaggiamento standard ci pare adatto all'utilizzo quotidiano, un pratico filtro alle asperità dell'asfalto e un buon compromesso fra tenuta di strada e silenziosità di marcia. Il Multijet di 2 litri gira silenzioso sotto il cofano e il settaggio Normal del selettore Alfa DNA può soddisfare anche coloro che cercano prestazioni brillanti. Spostando il manettino su Dynamic la storia cambia e la brusca differenza di risposta della vettura la si può notare nel funzionamento veloce e "nervoso" di acceleratore, sterzo e motore. A questo sorprendente brio dinamico si accompagna il settaggio del display centrale del cruscotto che mostra la pressione del turbocompressore e la percentuale di potenza richiesta al propulsore. Anche il differenziale elettronico Q2 entra in campo con decisione sui percorsi ricchi di curve.

UN BEL VIAGGIARE
Al volante dell'Alfa Giulietta si apprezza particolarmente la risposta diretta e naturale dello sterzo "dual pinion" ad asservimento elettrico, capace di offrire un feeling positivo e una riscontro immediato sulle condizioni della strada e sul livello di grip. L'appoggio in curva è sicuro e piacevole, grazie soprattutto al nuovo e leggero schema multilink delle sospensioni posteriori indipendenti, degno di vetture di classe superiore. Buona e rapida è la manovrabilità del nuovo cambio manuale a 6 marce, come buona è anche la visibilità verso l'esterno, soprattutto davanti e sui lati. I larghi montanti posteriori riducono in parte la visuale nelle manovre di parcheggio, ma per queste c'è sempre la possibilità di installare gli appositi sensori (450 euro). I passeggeri posteriori non possono lamentarsi per lo spazio a disposizione e fino a stature entro 180 cm la testa non tocca il cielo dell'abitacolo. Decisa e gradevole è la ripresa garantita dal motore a gasolio da 170 CV, pronto a spingere bene anche da 60 km/h in sesta marcia a 1.700 giri. Note positive anche sul fronte del sistema audio, dove l'impianto Bose con CD ed MP3 (500 euro) offre la potenza di un bel subwoofer ospitato nel ruotino di scorta. Migliorabile è invece la gestione dei menu del sistema di infotainment, praticamente uguale a quello della MiTo, poco pratici e sottodimensionati per la classe della vettura.

Autore: Fabio Gemelli
 
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