Salve a tutti.
Mi sono state fatte diverse domande sull'Alfa Romeo e sugli Stati Uniti in generale, per cui ho pensato di aprire una discussione a parte.
Premessa: sono un felice proprietario di una Giulia (da Luglio) e vivo a Milwaukee da 7 anni.
Il clima e' piuttosto rigido, e varia dai 30 gradi di Luglio ai -30 di gennaio! (oggi ce ne sono -10). E' una citta' di seicentomila abitanti, in uno stato abbastanza agricolo-manifatturiero. Questa e' l'America vera. Altri posti piu' famosi e alla moda (California, New York, Miami) sono realta' diverse, non molto rappresentative dell'americano medio.
Mi e' stato chiesto qual'e' la attuale percezione del brand negli USA.
In breve: AR e' nella direzione giusta, ma la strada e' lunga e difficile, per tanti motivi.
1- Penetrazione nel mercato prossima allo zero. Alfa e' mancata per 20 anni. Ha smesso di vendere nel 1995 (e anche prima non e' che vendesse tanto) e, a parte le parentesi 8c e 4c (entrambe di nicchia) il vero ritorno e' stato quest'anno con la Giulia.
Per cui molta gente, soprattutto tra i piu' giovani, non ha mai sentito parlare dell'Alfa Romeo. Io stesso in 7 anni ne ho vista solo una per strada.. una vecchia Giulietta spider. Ho dovuto spiegare ai miei colleghi cos'e' una Giulia e alcuni la chiamano ancora Alfa RomeRo.
Per strada mi chiedono spesso cos'e' (una Porsche? una BMW???) ma ieri per la prima volta un ragazzo ci ha azzeccato! (is that a Giulia??) Finalmente.. si vede che un po' di pubblicita' sta funzionando.
Tra l'altro la settimana scorsa ho avvistato per la prima volta un'altra Giulia.. nera come la mia. Gli ho lampeggiato dall'entusiasmo (che volete.. so' soddisfazioni) ma non se ne sono accorti. Le vendite sono intorno a 1000 vetture al mese, un po' scarsine ma da qualche parte bisogna pure iniziare.
2- La cutura e i gusti americani.
Al 70% della gente qui non frega nulla di quale macchina guidano. Concepiscono la macchina solo come un mezzo per spostarsi dal punto A al punto B, nel modo piu' comodo e economico possibile. Economico vuol dire anche bassi costi di manutenzione: deve essere affidabile. Per quello la Toyota qui la fa da padrona, e' effettivamente una marca affidabile secondo le statistiche, come il resto delle asiatiche.
Questa fascia di persone vede l'auto solo come una spesa, non una passione: ho visto fior di manager con macchine scadenti, e gente normale che magari gira con bozze, graffi, ruggine, buchi(!) o anche paraurti mancanti senza ritegno. La mia stessa ragazza ha un Mazda CX5 con una bella sgraffiata sul cofano.. e la lascia li'. Per queste persone, l'auto e' in fondo alla lista delle priorita'. Ce ne sono anche in Italia, ma in percentuale minore.
Passiamo al rimanente 30% che all'auto ci tiene:
La maggior parte di questi vogliono la macchina semplicemente come status symbol, per cui basta che sia percepita come auto di lusso (BMW, Mercedes, Cadillac, Lexus) e preferibilmente comoda (SUV). Sono un target ideale per l'Alfa, dato che essendo un modello raro aggiunge ancora di piu' allo status "esclusivo".
La minoranza di questi invece non si interessa del lusso ma ha un occhio di riguardo per le prestazioni. Che per gli americani, vuol dire solo una cosa: CAVALLI! E accelerazione 0-60 (mph). Qui la fanno da padrone le muscle car come Mustang, Camaro, Charger e Challenger. Un bel 6.2 litri a benzina da 707 cavalli...
Poi se provi a fare una curva vai dritto perche' sono pesantissime e il telaio fa schifo.. ma a loro che gliene frega, tanto le strade sono tutte dritte Credo sia proprio questa la differenza principale tra le auto europee, asiatiche e americane: le strade. Essendo dritte, in America hanno privilegiato l'accelerazione sulla tenuta di strada. Qui la Giulia se le prende, perche' essendo un'auto completa non puo' competere contro auto progettate solo per accelerare e che fanno schifo in molti altri reparti. Non sfiderei una Challenger al semaforo.
A onore del vero devo dire che negli ultimi 3 anni, le Mustang e le Camaro sono dimagrite e diventate auto da pista rispettabilissime. Alla Mustang ci avevo fatto anche un pensierino, finche' non ho saputo che avrebbero importato la Giulia.
Poi c'e' una ristrettissima cerchia di persone che guarda oltre i cavalli, e ovviamente conoscono la Giulia.
3- La reputazione Alfa e Fiat in generale.
Quando se n'e' andata negli anni 90, Alfa non era considerata un marchio affidabile. La nomea e' rimasta, e serviranno anni senza problemi per rovesciarla.
I difetti iniziali del software Giulia anche non hanno aiutato. Sono pienamente comprensibili in un modello nuovo, ma quando c'e' gente che ha dovuto ricorrere al carro attrezzi per andare in officina non fa una bella impressione. Inoltre, la politica assurda di Alfa per gli update (i concessionari sono rimborsati per installare gli ultimi update SOLO se il cliente lamenta qualche problema.. altrimenti si tiene la versione di fabbrica) non la capisco. Qui l'affidabilita' e' importante e deve essere tutto a prova di idiota, non installare gli update e' un rischio inutile di perdere clienti.
Comunque, il bilancio e' positivo e ogni persona che e' salita sulla mia macchina si e' innamorata. Se continuano a investire su pubblicita' e ampliare la gamma di modelli ci sono buone possibilita' di arrivare non dico al pari, ma vicino a BMW che ora vende duecentomila auto l'anno negli USA.
Mi sono state fatte diverse domande sull'Alfa Romeo e sugli Stati Uniti in generale, per cui ho pensato di aprire una discussione a parte.
Premessa: sono un felice proprietario di una Giulia (da Luglio) e vivo a Milwaukee da 7 anni.
Il clima e' piuttosto rigido, e varia dai 30 gradi di Luglio ai -30 di gennaio! (oggi ce ne sono -10). E' una citta' di seicentomila abitanti, in uno stato abbastanza agricolo-manifatturiero. Questa e' l'America vera. Altri posti piu' famosi e alla moda (California, New York, Miami) sono realta' diverse, non molto rappresentative dell'americano medio.
Mi e' stato chiesto qual'e' la attuale percezione del brand negli USA.
In breve: AR e' nella direzione giusta, ma la strada e' lunga e difficile, per tanti motivi.
1- Penetrazione nel mercato prossima allo zero. Alfa e' mancata per 20 anni. Ha smesso di vendere nel 1995 (e anche prima non e' che vendesse tanto) e, a parte le parentesi 8c e 4c (entrambe di nicchia) il vero ritorno e' stato quest'anno con la Giulia.
Per cui molta gente, soprattutto tra i piu' giovani, non ha mai sentito parlare dell'Alfa Romeo. Io stesso in 7 anni ne ho vista solo una per strada.. una vecchia Giulietta spider. Ho dovuto spiegare ai miei colleghi cos'e' una Giulia e alcuni la chiamano ancora Alfa RomeRo.
Per strada mi chiedono spesso cos'e' (una Porsche? una BMW???) ma ieri per la prima volta un ragazzo ci ha azzeccato! (is that a Giulia??) Finalmente.. si vede che un po' di pubblicita' sta funzionando.
Tra l'altro la settimana scorsa ho avvistato per la prima volta un'altra Giulia.. nera come la mia. Gli ho lampeggiato dall'entusiasmo (che volete.. so' soddisfazioni) ma non se ne sono accorti. Le vendite sono intorno a 1000 vetture al mese, un po' scarsine ma da qualche parte bisogna pure iniziare.
2- La cutura e i gusti americani.
Al 70% della gente qui non frega nulla di quale macchina guidano. Concepiscono la macchina solo come un mezzo per spostarsi dal punto A al punto B, nel modo piu' comodo e economico possibile. Economico vuol dire anche bassi costi di manutenzione: deve essere affidabile. Per quello la Toyota qui la fa da padrona, e' effettivamente una marca affidabile secondo le statistiche, come il resto delle asiatiche.
Questa fascia di persone vede l'auto solo come una spesa, non una passione: ho visto fior di manager con macchine scadenti, e gente normale che magari gira con bozze, graffi, ruggine, buchi(!) o anche paraurti mancanti senza ritegno. La mia stessa ragazza ha un Mazda CX5 con una bella sgraffiata sul cofano.. e la lascia li'. Per queste persone, l'auto e' in fondo alla lista delle priorita'. Ce ne sono anche in Italia, ma in percentuale minore.
Passiamo al rimanente 30% che all'auto ci tiene:
La maggior parte di questi vogliono la macchina semplicemente come status symbol, per cui basta che sia percepita come auto di lusso (BMW, Mercedes, Cadillac, Lexus) e preferibilmente comoda (SUV). Sono un target ideale per l'Alfa, dato che essendo un modello raro aggiunge ancora di piu' allo status "esclusivo".
La minoranza di questi invece non si interessa del lusso ma ha un occhio di riguardo per le prestazioni. Che per gli americani, vuol dire solo una cosa: CAVALLI! E accelerazione 0-60 (mph). Qui la fanno da padrone le muscle car come Mustang, Camaro, Charger e Challenger. Un bel 6.2 litri a benzina da 707 cavalli...
Poi se provi a fare una curva vai dritto perche' sono pesantissime e il telaio fa schifo.. ma a loro che gliene frega, tanto le strade sono tutte dritte Credo sia proprio questa la differenza principale tra le auto europee, asiatiche e americane: le strade. Essendo dritte, in America hanno privilegiato l'accelerazione sulla tenuta di strada. Qui la Giulia se le prende, perche' essendo un'auto completa non puo' competere contro auto progettate solo per accelerare e che fanno schifo in molti altri reparti. Non sfiderei una Challenger al semaforo.
A onore del vero devo dire che negli ultimi 3 anni, le Mustang e le Camaro sono dimagrite e diventate auto da pista rispettabilissime. Alla Mustang ci avevo fatto anche un pensierino, finche' non ho saputo che avrebbero importato la Giulia.
Poi c'e' una ristrettissima cerchia di persone che guarda oltre i cavalli, e ovviamente conoscono la Giulia.
3- La reputazione Alfa e Fiat in generale.
Quando se n'e' andata negli anni 90, Alfa non era considerata un marchio affidabile. La nomea e' rimasta, e serviranno anni senza problemi per rovesciarla.
I difetti iniziali del software Giulia anche non hanno aiutato. Sono pienamente comprensibili in un modello nuovo, ma quando c'e' gente che ha dovuto ricorrere al carro attrezzi per andare in officina non fa una bella impressione. Inoltre, la politica assurda di Alfa per gli update (i concessionari sono rimborsati per installare gli ultimi update SOLO se il cliente lamenta qualche problema.. altrimenti si tiene la versione di fabbrica) non la capisco. Qui l'affidabilita' e' importante e deve essere tutto a prova di idiota, non installare gli update e' un rischio inutile di perdere clienti.
Comunque, il bilancio e' positivo e ogni persona che e' salita sulla mia macchina si e' innamorata. Se continuano a investire su pubblicita' e ampliare la gamma di modelli ci sono buone possibilita' di arrivare non dico al pari, ma vicino a BMW che ora vende duecentomila auto l'anno negli USA.