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celicared
Utente Cancellato
Re: siciliani? conosciamoci meglio.
Come siciliano mi associo al dolore delle vittime di Messina e porto a conoscenza l'intero club di quanto accaduto nella mia regione (dato che i massmedia non hanno prestato particolare attenzione a questa sciagura)
Si continua a scavare nel fango per trovare i dispersi nel violento nubifragio che ha colpito Messina e alcuni comuni della provincia. Venti finora le vittime accertate, 84 feriti e circa 435 gli sfollati. Stamattina a Giampilieri sono stati estratti i corpi delle ultime due vittime: una mamma e un bambino. Un bilancio tragico che sembra destinato a crescere.
«Alla fine ci saranno almeno 50 morti, è una situazione molto grave anche se limitata a due valli», ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha annunciato che probabilmente oggi raggiungerà le zone colpite dal disastro. Giampilieri, Scaletta Zanclea, Santo Stefano di Briga, Molino e Messina sud sono le zone più colpite. La situazione più critica si registra proprio a Giampilieri, sommersa dal fango e dove è franata una parte di collina. Il comune, già colpito da un'alluvione due anni fa, è stato completamente evacuato.
Ieri il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d'emergenza e la procura di Messina ha aperto un'inchiesta per disastro colposo. Il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso ha parlato di «una situazione davvero critica» dove i anche i soccorsi sono «complicati», l'ennesima tragedia figlia della mancanza di prevenzione. «Se si costruisce sul greto del fiume cosa possiamo aspettarci? - ha detto - Poi a tragedia avvenuta si chiama la Protezione civile per fare i soccorsi». «C'è un'assoluta mancanza di prevenzione e di rispetto nei confronti del territorio, così eccoci qua per l'ennesima volta sull'ennesima tragedia, che fino a quando continuerà così non sarà sicuramente l'ultima», ha aggiunto. Sul disastro Bertolaso riferirà in Senato martedì prossimo.
Parole condivise dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Ha detto cose sacrosante - ha affermato Napolitano- C'è una situazione di diffuso dissesto idrogeologico in parte causato dall'abusivismo a Messina e in molte altre parti d'Italia». Il capo dello Stato ha poi sottolineato la necessità di un piano serio «che investa, piuttosto che in opere faraoniche, per garantire la sicurezza in queste zone del paese». Richiamo a cui ha risposto questa mattina il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. «Ho sempre grande rispetto per le parole del capo dello Stato -ha detto - e ci troviamo di fronte una tragedia immane. D'altra parte ricordo che quando mi insediai come ministro dell'Ambiente feci fare uno studio dai tecnici del ministero e venne fuori che per mettere in sicurezza tutto il territorio italiano ci sarebbero voluti 70 mila miliardi di vecchie lire. Non ci sono le risorse per tutto questo. Dobbiamo stabilire quindi delle priorità».
Nella notte sono state identificate altre sei vittime Simone Neri, 28 anni, Letterio Maugeri, 60 anni, Giuseppe Tonante, 76 anni, Concetta Cannistraci, 71 anni, Santa Torcino, 42 anni, Carmela Oliveri, 47 anni, mentre è ancora dispersa Ketty De Francesco, 30 anni. Ieri erano stati già identificati Pasquale Bruno, 40 anni, Francesco De Luca, 70 anni, Martino Scibilia, 80 anni, Salvatore Scionti, 64 anni, Roberto Carullo, sovrintendente della Polfer e Agnese Pellegrino, 44 anni e Onofrio Sturiale, 26 anni.
Tra i feriti cinque meno gravi si trovano ricoverati presso la scuola 'De Amicis' a San Filippo, piccolo centro vicino alla zona colpita dal nubifragio. Nella notte a Giampilieri i 435 sfollati, che si erano rifugiati in primo momento nella scuola elementare, sono stati trasferiti in diversi alberghi di Messina. In via Rizzo in mattinata sono stati estratti dal fango i corpi senza vita di una donna e di un bambino. A Scaletta Zanclea, dove ieri sono stati estratti sei cadaveri, secondo il sindaco Mario Briguglio, sotto le macerie del paese ci sarebbero sei persone.
Ancora difficile raggiungere le zone per i soccorritori. Strade impraticabili e sommerse dal fango, linee ferroviarie interrotte.
Restano ancora isolate le frazioni di Molise e Altolia dove le ruspe sono in azione per liberare la strada dal fango e dai detriti. Dalla Protezione civile siciliana, comunque, assicurano che a piedi sono arrivati nelle due località i volontari per portare cibo e acqua alle circa 200 persone che vivono lì. Stamani in Prefettura si è già svolta una riunione dell'unità di crisi.
Il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, che ieri sera è stato sui luoghi della provincia di Messina devasti dal nubifragio per rendersi conto della gravità dei danni e delle misure da adottare, ha convocato per oggi alle 13.30 la giunta di governo per decidere i primi interventi necessari per alleviare le sofferenze delle popolazioni così duramente colpite e programmare una serie di provvedimenti di breve e medio periodo per tutto il territorio siciliano volti ad evitare che simili catastrofi possano ripetersi in futuro.
L'assessore ai Trasporti della Regione Siciliana, Nino Strano, ha fatto sapere che l'Azienda siciliana Trasporti e l'Anav metteranno a disposizione i pullman delle aziende per il trasporto degli sfollati e di quant'altro dovesse essere necessario in questo momento di emergenza. Per ospitare gli sfollati Uras Federalberghi e Confindustria Sicilia Alberghi hanno offerto le strutture dei loro affiliati.
Incessanti continuano i soccorsi, a cui partecipano uomini della Protezione Civile, Vigili del Fuoco, forze dell'ordine, militari dell'esercito e i tecnici siciliani del Soccorso Alpino e speleologico in molti casi impegnati a scavare nel fango alla ricerca di dispersi, oltre che a portare in salvo le persone che sono ancora in situazioni di pericolo. In particolare gli interventi del Soccorso Alpino consistono nel raggiungimento delle frazioni più isolate a piedi, anche da parte del personale sanitario e medico, nella verifica dei fronti di frana più inaccessibili e nella ricerca persone nelle case semisepolte dal fango. Stanno operando, oltre a speleologi, rocciatori e medici specialisti di emergenza in ambiente impervio, tecnici disgaggiatori e geologi. Sono poi in corso i controlli dei carabinieri contro i furti nelle abitazioni degli sfollati. È stata già infatti segnalata la presenza di sciacalli nelle zone del disastro.
Come siciliano mi associo al dolore delle vittime di Messina e porto a conoscenza l'intero club di quanto accaduto nella mia regione (dato che i massmedia non hanno prestato particolare attenzione a questa sciagura)
Si continua a scavare nel fango per trovare i dispersi nel violento nubifragio che ha colpito Messina e alcuni comuni della provincia. Venti finora le vittime accertate, 84 feriti e circa 435 gli sfollati. Stamattina a Giampilieri sono stati estratti i corpi delle ultime due vittime: una mamma e un bambino. Un bilancio tragico che sembra destinato a crescere.
«Alla fine ci saranno almeno 50 morti, è una situazione molto grave anche se limitata a due valli», ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha annunciato che probabilmente oggi raggiungerà le zone colpite dal disastro. Giampilieri, Scaletta Zanclea, Santo Stefano di Briga, Molino e Messina sud sono le zone più colpite. La situazione più critica si registra proprio a Giampilieri, sommersa dal fango e dove è franata una parte di collina. Il comune, già colpito da un'alluvione due anni fa, è stato completamente evacuato.
Ieri il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d'emergenza e la procura di Messina ha aperto un'inchiesta per disastro colposo. Il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso ha parlato di «una situazione davvero critica» dove i anche i soccorsi sono «complicati», l'ennesima tragedia figlia della mancanza di prevenzione. «Se si costruisce sul greto del fiume cosa possiamo aspettarci? - ha detto - Poi a tragedia avvenuta si chiama la Protezione civile per fare i soccorsi». «C'è un'assoluta mancanza di prevenzione e di rispetto nei confronti del territorio, così eccoci qua per l'ennesima volta sull'ennesima tragedia, che fino a quando continuerà così non sarà sicuramente l'ultima», ha aggiunto. Sul disastro Bertolaso riferirà in Senato martedì prossimo.
Parole condivise dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Ha detto cose sacrosante - ha affermato Napolitano- C'è una situazione di diffuso dissesto idrogeologico in parte causato dall'abusivismo a Messina e in molte altre parti d'Italia». Il capo dello Stato ha poi sottolineato la necessità di un piano serio «che investa, piuttosto che in opere faraoniche, per garantire la sicurezza in queste zone del paese». Richiamo a cui ha risposto questa mattina il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. «Ho sempre grande rispetto per le parole del capo dello Stato -ha detto - e ci troviamo di fronte una tragedia immane. D'altra parte ricordo che quando mi insediai come ministro dell'Ambiente feci fare uno studio dai tecnici del ministero e venne fuori che per mettere in sicurezza tutto il territorio italiano ci sarebbero voluti 70 mila miliardi di vecchie lire. Non ci sono le risorse per tutto questo. Dobbiamo stabilire quindi delle priorità».
Nella notte sono state identificate altre sei vittime Simone Neri, 28 anni, Letterio Maugeri, 60 anni, Giuseppe Tonante, 76 anni, Concetta Cannistraci, 71 anni, Santa Torcino, 42 anni, Carmela Oliveri, 47 anni, mentre è ancora dispersa Ketty De Francesco, 30 anni. Ieri erano stati già identificati Pasquale Bruno, 40 anni, Francesco De Luca, 70 anni, Martino Scibilia, 80 anni, Salvatore Scionti, 64 anni, Roberto Carullo, sovrintendente della Polfer e Agnese Pellegrino, 44 anni e Onofrio Sturiale, 26 anni.
Tra i feriti cinque meno gravi si trovano ricoverati presso la scuola 'De Amicis' a San Filippo, piccolo centro vicino alla zona colpita dal nubifragio. Nella notte a Giampilieri i 435 sfollati, che si erano rifugiati in primo momento nella scuola elementare, sono stati trasferiti in diversi alberghi di Messina. In via Rizzo in mattinata sono stati estratti dal fango i corpi senza vita di una donna e di un bambino. A Scaletta Zanclea, dove ieri sono stati estratti sei cadaveri, secondo il sindaco Mario Briguglio, sotto le macerie del paese ci sarebbero sei persone.
Ancora difficile raggiungere le zone per i soccorritori. Strade impraticabili e sommerse dal fango, linee ferroviarie interrotte.
Restano ancora isolate le frazioni di Molise e Altolia dove le ruspe sono in azione per liberare la strada dal fango e dai detriti. Dalla Protezione civile siciliana, comunque, assicurano che a piedi sono arrivati nelle due località i volontari per portare cibo e acqua alle circa 200 persone che vivono lì. Stamani in Prefettura si è già svolta una riunione dell'unità di crisi.
Il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, che ieri sera è stato sui luoghi della provincia di Messina devasti dal nubifragio per rendersi conto della gravità dei danni e delle misure da adottare, ha convocato per oggi alle 13.30 la giunta di governo per decidere i primi interventi necessari per alleviare le sofferenze delle popolazioni così duramente colpite e programmare una serie di provvedimenti di breve e medio periodo per tutto il territorio siciliano volti ad evitare che simili catastrofi possano ripetersi in futuro.
L'assessore ai Trasporti della Regione Siciliana, Nino Strano, ha fatto sapere che l'Azienda siciliana Trasporti e l'Anav metteranno a disposizione i pullman delle aziende per il trasporto degli sfollati e di quant'altro dovesse essere necessario in questo momento di emergenza. Per ospitare gli sfollati Uras Federalberghi e Confindustria Sicilia Alberghi hanno offerto le strutture dei loro affiliati.
Incessanti continuano i soccorsi, a cui partecipano uomini della Protezione Civile, Vigili del Fuoco, forze dell'ordine, militari dell'esercito e i tecnici siciliani del Soccorso Alpino e speleologico in molti casi impegnati a scavare nel fango alla ricerca di dispersi, oltre che a portare in salvo le persone che sono ancora in situazioni di pericolo. In particolare gli interventi del Soccorso Alpino consistono nel raggiungimento delle frazioni più isolate a piedi, anche da parte del personale sanitario e medico, nella verifica dei fronti di frana più inaccessibili e nella ricerca persone nelle case semisepolte dal fango. Stanno operando, oltre a speleologi, rocciatori e medici specialisti di emergenza in ambiente impervio, tecnici disgaggiatori e geologi. Sono poi in corso i controlli dei carabinieri contro i furti nelle abitazioni degli sfollati. È stata già infatti segnalata la presenza di sciacalli nelle zone del disastro.