Temperatura e modalità di rigenerazione

Non serve monitorare dpf basta sapere che se uno non scalda mai auto è normale che il dpf non rigenera ma sicuramente la spia del dpf è accesa…quindi già di suo la macchina avvisa senza bisogno di obd ecc..
Il problema non è monitorare quando parte ma fare in modo che non si interrompano.
Nei motori utilizzati da AR, con post iniezione da parte dell'iniettore principale, come si evita che possa bruciare già nella turbina? E perché non è stata scelta la soluzione di un iniettore dedicato e posizionato a monte del DOC, come hanno fatto altri costruttori con innegabili vantaggi per la diluizione olio e lavaggio dei cilindri?
C'è un solo iniettore il quale può comandare fino a 10 iniezioni suddivise tra pre-main-after-post. Il sistema decide non solo il il loro timing rispetto al SOI ma anche il numero di iniezioni per ogni fase o la loro attivazione. Che io sappia (e mi sono occupato per anni di benchmarking propulsione) non esistono sistemi con iniettore gasolio a monte DOC, forse ti confondi con l'iniettore DEF per l'SCRf. Comunque non riesce a bruciare già nella turbina, tieni conto che ad elevati carichi e quindi Temp a monte turbina la rigenerazione non può partire per questione di sicurezza per evitare poi combustioni incontrollate nel DPF che creano poi rotture. Il DOC si rompe anche prima essendo fatto in cordierite.
La diluzione dell'olio è dovuta a due meccanismi. 1) quando il DPF è troppo pieno aumenta la contropressione allo scarico oltre il limite di tenuta di molte guarnizioni motore spingendo facendo trafilare l'olio o il diesel delle iniezioni dalle fasce dei pistoni (blow-by). 2) aumentando le quantità di iniezioni diesel queste comunque passano dalle fasce elastiche. Ecco perché queste auto se usate principalmente in città hanno una maggiore diluzione dell'olio e va cambiato un pò prima. Ad alate temperature la frazione diesel dell'olio evapora (> 110°C Tolio).
 

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