no quello montato su 156 é un Jts Opel 165CV
ecco l'anticristo
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lo conosco perfettamente...
Sei sicuro da quel che dici???
Marco mi meraviglio di Te!!
Il 2.0 JTS della 156 non é altro che il nostro 2.0 con l'iniezione diretta...
Vai sulla pagina facebook dell'officina Balduzzi...
Guarda:
Santino Balduzzi.
Nasce a Milano il 07 marzo 1943 e da subito sviluppa la sua passione per l'elaborazione di moto di piccola cilindrata ed in seguito sui motori della Topolino e 1100 - 103 e 103tv, lavorando nell'officina del padre negli anni '60; esseno in voga in quegli anni il marchio Abarth, frequenta un corso a Torino nello stabilimento di via Marche, ricevendo il mandato di officina autorizzata.
Nel 1968 trasferisce la sua officina ampliandola e acquisendo il marchio Alfa Romeo; negli anni a venire sviluppa le Giulia GTA per le gare e, visto il successo, prosegue anche con altri modelli della casa del Biscione (alla fine degli anni '60 e alla metà dei '70, le sue automobili, in particolare l'Alfa Romeo Giulia GTA, vincevano sui circuiti di tutto il mondo!).
E' famosa la sua rivalità "bonaria" con Carlo Chiti, spesso veniva chiamato in Autodelta perche non era raro che Santino con le sue GTA "preparate" oscurava quelle di Settimo Milanese.
Le sue capacità ed i risultati che è stato in grado di costruire ed ottenere anno dopo anno, hanno reso celebre il suo nome tra gli appassionati di automobilismo sportivo di tutto il mondo.
Il primo motore che cominciò "a studiare" non funzionava nemmeno "Non avevo soldi per acquistarne uno nuovo e l'Alfa Romeo mi propose un gruppo sbiellato durante una prova al banco; la cifra era ragionevole e alla mia portata, e lo portai a casa. Eppure avevo paura di rovinarlo"
L'evoluzione delle Alfa Romeo da gara, e i risultati sempre di rilievo, lo hanno portato anche a collaborare direttamente con Alfa Romeo, che al suo "ingegno" deve tanto.
Dopo la positivissima elaborazione sulle GTA, l'esperienza prosegue con le 33 in alcune gare disputatesi in tutto il mondo.
In anni più recenti, i tecnici Alfa Romeo, inviano Balduzzi ed un telaista a seguire le 155 Ufficiali da pista nei giorni di gara, anche nel DTM.
Ma la Storia di quest'Uomo non è solo legata alle corse.
L'ingegno e la passione:
"Alcuni anni fa il Reparto Esperienze dell'Alfa Romeo gli portò una 147 equipaggiata con motore 2000 JTS...volevano arrivare a 170 cavalli ma non riuscivano a superare i 150. Oltre i 5500 giri il motore cominciava a detonare e non c'era verso di salire con i cavalli.
I tecnici di Alfa Romeo non erano stati in grado di superare questo gap...
L'idea di Balduzzi fu di lavorare sul cielo del pistone che aveva una forma singolare e non del tutto convincente. Ricavò un pistone "a cucchiaio" in rilievo che poteva concentrare maggiormente la miscela nelle vicinanze della candela. La soluzione funzionò perfettamente facendo raggiungere all'auto la potenza desiderata.
La modifica di Balduzzi porto il motore deliberato dall'Alfa da 165 a ben 177 cv con un incremento di oltre il 20% di coppia, ma non vennero adottate queste modifiche per via dei tagli di budget (Marchionne era appena arrivato, quindi si utilizzo quello gia deliberato)
Numerosi anche i suoi studi eseguiti sui motori 6 cilindri della Casa del Biscione.
Nel 1999 insieme a Paolo Lanati, direttore della Meccanica di Arese inizia a sviluppare il 3.2 V6 24v sa base 3 litri, insieme ai tecnici di Arese porta questo motore alla ragguardevole potenza di 279 cv.
Questa delibera di 30 cv in piu era dedicata aii primi 100 clienti della 156 GTA, ma non fu adottata.
Dopo il 3.2 di Arese è la volta del 3.2 V6 HF di origine Australiana montato su 159 Brera e Spider 939, insieme al team di Lanati, svilupparono un sistema di iniezione diretta con 4 variatori di fase (2 per ogni bancata) che insieme alla lavorazione dei pistoni, delle sedi delle valvole e di tutta la gestione elettronica inalzarono la potenza da 186 cv a 265.
Ma il suo contributo non si fermò al 3.2V6 JTS ma anche il 4 cilindri dove i progettisti Alfa sul 2.2 JTS tedesco incrementarono la potenza dai 143 cv a ben 185 cv (su un aspirato) ridisegnando teste, pistoni, e soprattutto l'iniezione diretta made in Arese.
Nel 2011 di nuovo viene chiamato da Fiat per contribuire allo sviluppo del nuovo motore in alluminio del 1750 cc che equipaggia la 4C (e dal 2014 anche la Giulietta QV).
Questo motore grippava gli alberi a camme quando il variatore di fase modificava l'alzata.
"Il problema fu risolto aumentando il passaggio dell'olio agli alberi altrimenti "risucchiato" dal variatore".
Sono tante le cose che Santino ha fatto per l'Alfa Romeo, ed è ora di farle conoscere.
Un doppio lampeggio a tutti.