...per chi l’apprezza e per chi non è stato in grado di farlo
Hai detto bene, rasenta l'opera d'arte. Certo, i volumi di vendita che ha avuto e avrebbe avuto se l'avessero tenuta in produzione, l'Alfa, se li scorderà per un bel pò di anni. Mah, che politica strana. Forse pensano che la gente abbia il portafoglio talmente gonfio da comprare auto da oltre 40000 euro. Gli auguro che sia così, anche se nutro serissimi dubbi.Quando l'hanno presentata 10 anni fa l'hanno chiamata vettura, ma l'estetica rasenta un'opera d'arte contemporanea.
Oggi la "vecchia"Giulietta è sempre la più bella e caratterizzata, rispetto alle brutte copie degli altri.
Sarà un peccato non vederla più prodotta.
L'Alfa Romeo ha deciso (sbagliando) di cambiare strada un paio di anni fa, pensando che per diventare un marchio più prestigioso dovesse per forza tralasciare la classe economica e media, ha quindi abbandonato la Mito, poi dopo nella primavera 2020 sarebbe dovuto toccare anche alla Giulietta di andare in soffitta senza una degna sostituta....Premeditatamente l'Alfa allora non ha speso una lira per progettare i nuovi modelli sostitutivi. Hanno pensato solo a quel poco che conosciamo. La Tonale, non so il perché, ha dei forti ritardi.Hai detto bene, rasenta l'opera d'arte. Certo, i volumi di vendita che ha avuto e avrebbe avuto se l'avessero tenuta in produzione, l'Alfa, se li scorderà per un bel pò di anni. Mah, che politica strana. Forse pensano che la gente abbia il portafoglio talmente gonfio da comprare auto da oltre 40000 euro. Gli auguro che sia così, anche se nutro serissimi dubbi.
condivido in pieno,con i tempi che corrono, non si può pretendere che tutti abbiano 50K euro da spendere per le auto, e togliendo la Mito, si sono tagliati moltissimi acquirenti giovani, orientandosi obbligatoriamente su marchi esteri perchè di Italiano gamma piccola non esiste più nullaL'Alfa Romeo ha deciso (sbagliando) di cambiare strada un paio di anni fa, pensando che per diventare un marchio più prestigioso dovesse per forza tralasciare la classe economica e media, ha quindi abbandonato la Mito, poi dopo nella primavera 2020 sarebbe dovuto toccare anche alla Giulietta di andare in soffitta senza una degna sostituta....Premeditatamente l'Alfa allora non ha speso una lira per progettare i nuovi modelli sostitutivi. Hanno pensato solo a quel poco che conosciamo. La Tonale, non so il perché, ha dei forti ritardi.
Altro grosso errore pensare di presentarsi al pubblico con sole due-tre vetture in listino, Giulia Stelvio e Tonale, e questo già basterebbe da solo per allontanare i potenziali clienti e quindi decimare le vendite. Questo lo capiscono pure i sassi.
Rimangono i pochi alfisti incalliti (e facoltosi....), ma spero non siano troppo pochi per mantenere vivo il marchio, mentre se ci fossero più modelli, ci sarebbero sicuramente più alfisti, e questa ovvietà naturalmente non si può sindacare.
Poi ci si è messa anche la sfortuna con il covid, ed improvvisamente il mondo intero si è riscoperto più povero, di conseguenza i numeri delle vendite di vetture premium che tutti i costruttori prima della crisi pensavano di raggiungere, non li potranno realizzare, primo perché oggi anche se uno (previdente) possiede le decine di mila Euro necessarie, credo ci penserà due volte prima di spenderli visto che sono nate nuove priorità, secondo punto mettiamoci pure che gli stipendi anche senza il covid da tempo perdono potere di acquisto,(fanno eccezione i fornitori di mascherine gel vaccini e tutto l'indotto del virus, politici compresi,
che con questa storia si comprano la Ferrari, ma percentualmente sono pochi), e terzo punto come ciliegina sulla torta c'è anche la classe dirigente FCA che ci ha purtroppo palesato di non essere ne all'altezza ne del marchio, ne del mercato, ne del sentimento ecologista che sta nascendo in molti, ne di quello che succede fuori i loro palazzi dorati, dal momento che l'Alfa (come d'altronde tutto il gruppo FCA) non si è adeguatamente e prontamente preparata con una gamma di vetture elettriche od almeno ibride e pure in chiave sportiva nel caso dell'Alfa.
Di conseguenza sono stati costretti a cercare alleanze prima con Renault, poi con PSA perché sono tra coloro che hanno sviluppato il know how necessario oggi per l'elettrificazione.
Quindi FCA per sopravvivere è stata costretta dai francesi ( come una persona che per mangiare si deve vendere alle voglie del cliente) a sottostare ai loro interessi. Quindi se i francesi vorranno la nuova Giulietta ci permetteranno di rifarla , ma io credo proprio che vorranno una nuova 308......
A casa mia questa si chiama cattiva gestione, e purtroppo non posso scrivere tutto quello che penso, perché per il popolo comune esiste il reato d'opinione, ma credo di aver reso garbatamente l'idea.