Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio - 2.9 v6 510cv - MT6 - Rosso Alfa - 2016 - mi

Delle volte in seconda non riesci a andare a passo d'uomo quando sei in coda...
seconda?
volevi dire in prima
comunque si ho capito che intendi, in prima al minimo farà tipo 11-12 km/h mentre quasi tutte le auto sui 7-9, la mia 5 grazie al minimo insolitamente basso ed effettivamente la cosa è comoda
Come mai le Ferrari hanno rapporti più corti ?
perché il motore raggiunge un numero di giri superiore
 
E aggiungo che in prima, senza toccare l'acceleratore, fa la rampa del garage di Milano che è piuttosto ripida.
Tutta di coppia...
:eek::D

Ma...Sei sicuro che la tua Q sia a benzina ??:eek::D
Non tocchi l'acceleratore perche' hai l'aria tirata...Prova a mollare l'aria...:D
 
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E aggiungo che in prima, senza toccare l'acceleratore, fa la rampa del garage di Milano che è piuttosto ripida.
Tutta di coppia...
:eek::D

Aggiungo anche che le manovre o le partenze durante una coda le faccio senza toccare l'acceleratore , solo rilasciando la frizione...in effetti come se fosse un diesel...
 
Ho letto tutti gli articoli prova sul web riguardo la Q... Ma questo e' il piu' completo..Completissimo !

PROVA: GIULIA QUADRIFOGLIO V6 510 CV
;)
Così completo che gli ha aggiunto 4 valvole per non fare il tirchio

I 510 Cv sono erogati a 6500 giri (9,3:1 il ratio compressione) anche se il dato più formidabile è quello della coppia, pari a 600 Nm a 2500 giri. Alla sovralimentazione provvede una doppia turbina a bassa inerzia, mentre la distribuzione (28 valvole) è comandata da catena, soluzione che significa massima affidabilità e precisione.
 
Così completo che gli ha aggiunto 4 valvole per non fare il tirchio

I 510 Cv sono erogati a 6500 giri (9,3:1 il ratio compressione) anche se il dato più formidabile è quello della coppia, pari a 600 Nm a 2500 giri. Alla sovralimentazione provvede una doppia turbina a bassa inerzia, mentre la distribuzione (28 valvole) è comandata da catena, soluzione che significa massima affidabilità e precisione.

Eh si, non ho letto tutto l'articolo.. :confused:, Ho letto solo la parte della prova su strada e mi sono fatto trasportare dalla passione della Giulia Q ! :) ;)
 
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Oggi troppa morte in ospedale. Ti abitui, non ti fa più effetto ma ti svuota dentro, un cucchiaino alla volta.
All'inizio è solo una rinuncia, un "mah, preferisco dormire" ma piano piano perdi la carica, l'entusiasmo, il sogno.
Ti fa invecchiare, se non reagisci, ti rassegni all'inutilità che percepisci nelle vite che scompaiono.
Che in fondo è vero. Ma quello che ci distingue, ci fa sentire vivi è l'incoscienza delle emozioni, il sogno dell'infinito.
Che non esiste.
Ma che è bello. Una splendida follia.

Allora, alle sei, sono sceso nel box.
L'ho lucidata, pulita, controllato i livelli, avviata. Ronfava felice. Siamo andati insieme dal gommista a gonfiare le gomme e poi le ho lasciato fare.
Mi ha portato in giro per strade conosciute e poi su per le colline, senza fretta.
Finestrini aperti, Max Pezzali a ricordarmi periodi più incoscienti. Un cocktail di emozioni: musica, tramonto, colline, musica, l'odore di pelle dei sedili, le esplosioni sonore delle accelerate e delle staccate.
Piano piano ho smesso di chiedermi perché e di avere la presunzione di sapere tutto e di controllare la mia vita.
Mi sono abbandonato al presente. Si fottano passato e futuro!
E sono tornato sereno, carico, consapevole ma felice.

Un rapido aperitivo affacciato ad un giardino da sogno, un giro per la campagna che la sera ha quell'odore di umidità incipiente che ti strega.
Lei lo ha capito e mi ha assecondato in tutto: dolce, reattiva, bella!
Ho sverniciato un paio di Audi, ho esagerato dove potevo e guidato rapito dove c'era da rallentare, da andare piano.

Sono tornato a casa e sentivo il suo calore hel box, profumava come la campagna di notte, d'estate.

Domani è un altro giorno!
 

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Oggi troppa morte in ospedale. Ti abitui, non ti fa più effetto ma ti svuota dentro, un cucchiaino alla volta.
All'inizio è solo una rinuncia, un "mah, preferisco dormire" ma piano piano perdi la carica, l'entusiasmo, il sogno.
Ti fa invecchiare, se non reagisci, ti rassegni all'inutilità che percepisci nelle vite che scompaiono.
Che in fondo è vero. Ma quello che ci distingue, ci fa sentire vivi è l'incoscienza delle emozioni, il sogno dell'infinito.
Che non esiste.
Ma che è bello. Una splendida follia.

Allora, alle sei, sono sceso nel box.
L'ho lucidata, pulita, controllato i livelli, avviata. Ronfava felice. Siamo andati insieme dal gommista a gonfiare le gomme e poi le ho lasciato fare.
Mi ha portato in giro per strade conosciute e poi su per le colline, senza fretta.
Finestrini aperti, Max Pezzali a ricordarmi periodi più incoscienti. Un cocktail di emozioni: musica, tramonto, colline, musica, l'odore di pelle dei sedili, le esplosioni sonore delle accelerate e delle staccate.
Piano piano ho smesso di chiedermi perché e di avere la presunzione di sapere tutto e di controllare la mia vita.
Mi sono abbandonato al presente. Si fottano passato e futuro!
E sono tornato sereno, carico, consapevole ma felice.

Un rapido aperitivo affacciato ad un giardino da sogno, un giro per la campagna che la sera ha quell'odore di umidità incipiente che ti strega.
Lei lo ha capito e mi ha assecondato in tutto: dolce, reattiva, bella!
Ho sverniciato un paio di Audi, ho esagerato dove potevo e guidato rapito dove c'era da rallentare, da andare piano.

Sono tornato a casa e sentivo il suo calore hel box, profumava come la campagna di notte, d'estate.

Domani è un altro giorno!
Gran pezzo, bravo dottó [emoji7][emoji122][emoji122][emoji122]
 
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