Tutto vero !
Ma veniamo ad una breve (spero) analisi dei dati UNRAE (I Costruttori di auto estere)
Secondo i dati del Ministero dei Trasporti, dopo le flessioni registrate in gennaio (-6,8%) e in febbraio (-3,5%), le immatricolazioni di vetture nuove in marzo hanno subito una forte decelerazione (-18,8%) con quasi 212.500 unità a fronte delle oltre 261.000 di marzo 2007, che però aveva beneficiato di due giorni lavorativi in più (22 contro i 20 di quest’anno).
A parità di giornate lavorative, la variazione negativa si riduce a -10,6%, indice, comunque, di una dinamica indebolita della domanda che, nonostante la presenza degli eco-incentivi statali, sconta un quadro economico congiunturale condizionato dal clima pre-elettorale e dal crescente aumento dei prezzi dei carburanti, influenzati, a loro volta, dall’andamento delle quotazioni del petrolio.
Un ulteriore elemento di conferma della situazione poco favorevole è il brusco calo del clima di fiducia dei consumatori che, secondo ISAE, nel mese di marzo è sceso a 99 dal 102,8 di febbraio, attestandosi sui livelli minimi degli ultimi 4 anni.
Il consuntivo di marzo ha portato il bilancio del primo trimestre a superare le 663.000 unità immatricolate, pari ad una contrazione del 10% nei confronti del corrispondente trimestre del 2007 (oltre 737.000 unità), accumulando un ritardo sui volumi dello stesso periodo dello scorso anno di quasi 74.000 vetture.
Un andamento analogo a quello della domanda si è registrato per la raccolta degli ordini i quali, sulla base di una prima anticipazione del consueto scambio dei dati tra ANFIA e UNRAE, sono stati circa 203.000, inferiori quindi del 22,3% rispetto alla raccolta di marzo 2007.
Da inizio anno, i volumi complessivi si attestano intorno alle 615.000 unità, oltre il 24% in meno rispetto al primo trimestre 2007.
Le marche nazionali (Fiat Group Automobiles, Ferrari, Maserati e Lamborghini) hanno immatricolato nel mese oltre 65.500 vetture, con una quota di mercato pari al 31%; nel trimestre le vendite complessive hanno superato le 207.000 unità e la quota si è attestata al 31,2%.
Anche in marzo ad Alfa Romeo sono mancati i volumi, sempre a causa della temporanea chiusura, nei primi due mesi dell’anno, per la realizzazione del piano di rilancio dello stabilimento di Pomigliano d’Arco, riaperto a inizio mese
Nei prossimi mesi, ad elezioni avvenute, contestualmente ad un ritorno dei prezzi del petrolio su livelli più accettabili di quelli attuali e con una ritrovata fiducia dei consumatori, il mercato potrebbe esprimersi meglio di quanto non abbia fatto finora, soprattutto tenuto conto degli stimoli all’acquisto legati all’offerta di numerosi modelli lanciati in corso d’anno, fra cui le attese Alfa Mi.To, Lancia Delta e 500 Abarth.
Nella classifica delle dieci vetture più vendute in marzo, ancora cinque posizioni sono occupate da modelli italiani.
Indiscusso primo posto per Fiat Punto (16.213 unità), a seguire Fiat Panda (12.580), quarta posizione per Fiat 500 (7.242), quinta per Fiat Bravo (6.122) e sesta per Lancia Ypsilon (6.051). Prosegue il rallentamento della corsa delle vetture con motorizzazione diesel.
Diesel che in in marzo hanno ottenuto un’incidenza pari al 53,1%, mentre nel trimestre la loro quota si attesta al 53,4%.
Le principali cause di questo calo iniziato alla fine della scorsa estate, sono riconducibili alla differenza sempre più ridotta tra il prezzo della benzina e quello del diesel, oltre al fatto che gli ecoincentivi interessano in misura inferiore le auto diesel.
In questo comparto, la Punto è stata l’auto più venduta nel mese (6.781 unità), seguita al secondo posto da Bravo (5.249), all’ottavo da Croma (2.521) e al nono da 500 (2.098 unità).
Anche il mercato delle vetture usate, diversamente da quanto accaduto nei primi due mesi dell’anno, ha segnato in marzo un primo rallentamento, con una flessione pari al 6,1% e quasi 438.000 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture ai concessionari.
Da inizio anno, tuttavia, il trend si mantiene positivo con un incremento, rispetto al primo trimestre del 2007, pari al 3,5% e quasi 1.344.000 transazioni effettuate.