Aprile debole per il mercato dell'auto. Le immatricolazioni hanno registrato una flessione del 2,86%, 202 mila autoveicoli in meno. In controtendenza Fiat che registra una crescita dell'1,50% per i tre marchi, e una quota di mercato che ad aprile sale al 33,56% rispetto al 32,14% dello stesso mese del 2007: è il miglior risultato dal 2002.
Le vendite del marchio di Torino ad aprile registrano un aumento dell'1,67% (53 mila auto). Bene anche Alfa Romeo (+8,71%); flessione per il marchio Lancia (-4%).
Nei primi 4 mesi il saldo delle immatricolazioni si attesta a poco oltre 867 mila autoveicoli con una contrazione dell'8,25% rispetto alle 945 mila unità dello stesso periodo dell'anno scorso.
Secondo i concessionari interpellati dal Centro Studi Promotor nel quadro della sua inchiesta congiunturale mensile sul mercato dell'auto, gli elementi che hanno maggiormente ostacolato la domanda in aprile sono stati la situazione economica generale, indicata come fattore di freno dall'85% degli interpellati, la situazione politica (indicata dal 63%), la crescita dei costi di esercizio ed in particolare di quelli dei carburanti (55%) e le elezioni (49%).
Dall'inchiesta congiunturale del Centro Studi Promotor vengono indicazioni negative, oltre che per le immatricolazioni, anche per altri aspetti dell'attuale situazione del mercato dell'auto. In particolare ben l'88% dei concessionari segnala bassa affluenza di potenziali interessati all'acquisto nei saloni di vendita dei concessionari, mentre per il secondo mese consecutivo il 90% degli interpellati segnala bassi volumi di acquisizione di ordini. Si tratta di due elementi decisamente negativi perché destinati a condizionare l'andamento delle immatricolazioni nei prossimi mesi.
Da Repubblica motori.