Ho aspettato un giorno prima di scrivere, perchè dovevo ancora assimilare tutto quello che avevo visto e vissuto.
La notte tra venerdì e sabato non avevo dormito granché e non sò dirne il motivo, era il mio primo raduno ed avevo "paura" di svegliarmi tardi.
Parto al mattino, fiero di avere sulla mia umile Giulietta quel marchio e mi dirigo verso Arese, aspetto sotto il distributore Total l'altro collega mia e vedo passare una vettura verde che faceva uno strano rumore, mi son girato e mi son messo a ridere, il verde era muschio e la macchinetta era una simpatica Giulia, mi son messo a ridere.
Arriva il mio collega e mi dirigo verso questo Viale, ovviamente sbaglio al primo e non becco il museo storico per il preraduno con i ragazzi di ClubAlfa e mi dirigo verso la portineria, da lontano vedo questo grosso palazzo che quasi invade la strada, fermo li a dirti, guarda che ci sono anche io, sono qui, mi vedi?
Percorro la strada e vedo tanti "pazzi" già in fila dapprima delle 8 del mattino, tutti fieri di avere uno scudetto sul cofano, hanno parcheggiato le loro amate e le vogliono far vedere.
Ci incolonniamo e chiamo questo giampa mito, gli dico che sono in portineria e lui mi dice, basta parlare sono qui, ci presentiamo e vedo subito che saluta tante persone e penso tra me e me è: questo avrà fatto già 100 raduni
Osservo tutte queste belle auto parcheggiate ed in prima fila vedo questa Montreal che ho visto solo youtube, dal vivo è molto più bella che dal computer, me ne innamoro e tutti la cercano, sanno bene che è le la guest star!
Siccome per arrivare all'ingresso della portineria bisognava percorrere questo viale con al centro questo grosso edificio, mi son messo incantato a guardare tutte le macchine che passavano, tanti rumori strani sentivo, troppi.
Gente che partiva sparata dal senso rotatorio e voleva far sentire il proprio motorazza Alfa originale al 100%, era fiera di mostrare non tanto la velocità, cosciente che una Audi S3 avrebbe spazzato via tutti, però era fiera di mostrare la propria appartenenza, fiera di onorare quel marchio che non ritornerà più com'era.
Dopo l'accredito mi dirigo verso l'ingresso e noto questo stabilimento fantasma, dismesso ormai da troppo tempo, fatiscente.
All'ingresso sistemiamo le nostre auto e diamo la precedenza a quelle storiche, pre 86, pre Fiat, onorato di farlo.
Dopo i vari interventi ed aver pranzato capisco e mi capacito della vivacità di questa comunità, dell'esistenza della stessa, dell'identità forte maturata negli anni e anche della cocciutaggine!
Vedo questi ragazzi della mia stessa età "intrippati" per una 75(sogno di giampa mito
) oppure per un altro modello, gente disposta a fare sacrifici e a spendere il proprio tempo libero non per un semplice serpentello con uno scudetto messo su un cofano di un oggetto meccanico, ma per un marchio che porta dentro se storie di vita, storie di motori, storie di passioni e di primi amori, storie di uomini e di tecnologia che non vale la pena perdere!
Durante la giornata poi mi son reso conto di quanto guardavo affascinato certi modelli, mi son pure arrabbiato perchè stavo fotogrando un duetto e una signorina s'era poggiata sopra, che sciocco!
Quando ho visto quei luoghi ho capito che c'è stata gente che in passato ha buttato il proprio sangue per far uscire quelle macchine con un'identità precisa, ho percepito di come siano cambiate anche le sorti di questo marchio.
Ho capito che questo marchio non tornerà mai più uguale a prima, MAI PIU! Quei luoghi e quella filosofia di pensiero non ci sono più.
Nulla toglie che la nuova Alfa, quella del futuro possa essere migliore e tecnologicamente più avanzata della vecchia.
Ho capito che questa comunità, aperta a tutti, è fatta di persone umili, sincere, gente che è pronta li a spiegarti, a dirti quello che sa!
Ho capito di essere in fondo un Alfista anche io perchè mentre giravo e guardavo ammirato quei mezzi percepivo in loro un'anima, un essere diverso dal mezzo.
In quei luoghi si viveva e presto andranno distrutti, in quelle auto invece c'era e c'è ancora vita, così come sul marchio, è vivo e vegeto, appannato tanto, forse troppo però è li pronto ad ospitare nuove avventure e nuove generazioni di innamorati.
P.S. Un ringraziamento a quel "pazzo" che ha modificato la 156GTA 3.2 Busso da Balduzzi Alby Alfa e a tutti gli altri alfisti che mi hanno accompagnato nel viaggio segreto dei luoghi passati che fecero la storia, bella e brutta, dello stabilimento di Arese.