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AccaEmme
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Quattroruote nr. 588 ( ottobre 2004 ) ha dedicato un servizio di 12 pagine al primo modello, dopo la vecchia 164, a far ritornare una trazione integrale su di un'Alfa Romeo: la 156 Crosswagon Q4 in versione Luxury, la piu' lussuosa. Ecco una sintesi del resoconto:
All'interno, le novita' sono fatte di dettagli, di colori, di materiali. A partire dalla splendida profusione di pelle sulla plancia e sui pannelli delle porte, una dotazione riservata alla versione Luxury, ovvero la piu' lussuosa delle Crosswagon. Applicata con grande precisione e perizia, la pelle " Pieno Fiore " riesce ad elevare il tono generale dell'abitacolo, che in passato non ha mai impressionato per la sensazione di qualita' e che ora comincia a risentire del peso degli anni. ( .... ) per una Luxury bisogna firmare un assegno di oltre 40.000 euro, nei quali e' compresa un'apprezzabile dotazione di serie. Rispetto al modello d'origine, la posizione di guida non e' stata modificata, e cio' e' solo positivo perche' al volante della 156 non e' difficile sedersi comodamente e correttamente, pur con un'escursione del piantone del volante non troppo generosa. ( .... ) Sulla plancia, pulsanti ed interruttori sono disposti con perizia e tutto risulta a portata di mano, con l'unica eccezione del navigatore satellitare, complicato per quanto riguarda i menu' e dotato di un display piccolo e non troppo facile da consultare. ( .... ) Anche quando si parla di comfort, il codice genetico della 156 e' ben evidente. A prima vista, i pneumatici dalla spalla corposa prometterebbero un ottimo assorbimento, ma devono fare i conti con ammortizzatori piuttosto frenati e, piu' in generale, con un assetto che non fa sconti in materia di handling. L'Alfa soffre soprattutto sulle sconnessioni brevi, per esempio le giunture autostradali o le rotaie del tram. Va detto che, su tutte le altre irregolarita', la Crosswagon passa con maggiore facilita'. L'assetto rialzato e le gomme M+S, fondamentali per la neve o gli sterrati, terreni difficili dove l'Alfa si muove con grande sicurezza, hanno intaccato solo in minima parte quel piacere di guida che da sempre caratterizzo la Sportwagon Alfa. Lo sterzo non ha la stessa prontezza ed e' meno progressivo rispetto ad una 156, ma continua ad essere un comando gradevole, anche se il diametro di sterzata e' un po' imbarazzante quando si fa manovra in spazi meno che ampi. La leggera prevalenza del retrotreno, che in condizioni di buona aderenza riceve il 58% della coppia, rende appagante la guida su strade tortuose, perche' l'asse posteriore accompagna piacevolmente l'uscita dalle curve, regalando alla Crossswagon un po' di quella gustosita' che appartiene soltanto alla trazione posteriore. ( .... ) I quattro dischi ( con gli anteriori autoventilanti ) non stupiscono con spazi d'arresto da primato, ma l'impianto e' insensibile alla fatica ed il pedale permette di dosare con precisione la frenata. Il Multijet da 150 cavalli, lo stesso della coupe' GT, non e' particolarmente silenzioso, ma in compenso e' potente, a tratti persino sportivo: verso i 1800 giri il turbo comincia a spingere e si arriva con grande facilita' fin oltre i 4500 giri. Il rovesio della medaglia e' rappresentato soltanto da una lieve pigrizia ai regimi meno elevati che, a bassa velocita', ne riduce la sfruttabilita' nelle marce alte. In definitiva, si tratta di lavorare un po' di piu' con le marce: la leva del cambio e' ben posizionata, ben manovrabile e priva di legnosita', anche se ci sarebbe piaciuta un'escursione piu' contenuta negli innesti. Sempre pesante, invece, il pedale della frizione, per il cui azionamento e' richiesto uno sfrorzo di 12 chili. In compenso e' ben modulabile in tutte le situazioni. ( .... ) nonostante la trazione integrale permanente, i rapporti un po' piu' corti, l'aumento della massa e le gomme quattro stagioni, le richieste di carburante rimangono interessanti, a patto di non voler emulare le migliori concorrenti.
Lusinghieri infine i giudizi sulla stabilita', messa alla prova dalla rivista come segue:
Le gomme M+S e l'assetto rialzato non sono certo elementi che favoriscono le doti dinamiche, ma la Crosswagon e' riuscita a non disperdere il patrimonio genetico della 156. In curva si avverte subito un rollio piu' marcato, che non modifica pero' la sincerita' del comportamento. L'Alfa integrale ha superato la nostra classica prova di stabilita' in curva fino a 106 km/h, con reazioni sempre oneste e lineari. Il controllo elettronico della stabilita' interviene sempre in maniera molto graduale e nella prima fase della manovra imbriglia un accenno di sottosterzo. Nessun problema neppure nella fase di riallineamento, dove i leggeri ondeggiamenti del corpo vettura pregiudicano solo in minima parte l'efficacia dei comandi impartiti col volante. Risultati altrettanto positivi li abbiamo ottenuti nel test dell'Alce, cui sottoponiamo le vetture dal baricentro rialzato e che mette in evidenza eventuali tendenze al ribaltamento. La Crosswagon si e' mossa tra i birilli con invidiabile sicurezza, ed il collaudatore e' riuscito ad infilarla nei corridoi di prova fino ad una velocita' di 65,1 km/h. Nonostante la violenza delle manovre, quest'Alfa non ha accennato il benche' minimo sollevamento delle ruote interne, scivolando semmai su quelle esterne. Da menzionare, anche in questo caso, l'ottima taratura del VDC, che, unita alle notevoli caratteristiche di base del telaio, infondono una notevole sicurezza al pilota. Infine, buoni risultati anche dal punto di vista della tenuta di strada pura: in assetto stabilizzato, la Crosswagon ha sviluppato un'acceleraazione laterale di 0.92 g, un valore non elevatissimo, ma adeguato alle caratteristiche della vettura.
Purtroppo, nonostante il complessivo buonissimo giudizio che si deduce da questo servizio, la votazione finale e' stata bassa, con solo 74/100. A pregiudicarla sono state le poche stelle date alla Crosswagon in materia di BAGAGLIAIO, ABITABILITA', CONFORT e CLIMATIZZAZIONE, tutti con sole 3 stelle su 5 all'attivo. Pessimo il voto dato al PREZZO, con solo 2 stelle ( ma me ne frego........ 80 milioni di vecchie lire.......... ). E le tre stelle e mezzo assegnate per STERZO e CONSUMO non hanno certamente aiutato la media. L'unica voce che ha ottenuto il massimo dei voti ( 5 stelle ) e' stata quella riguardante il comportamento stradale.
All'interno, le novita' sono fatte di dettagli, di colori, di materiali. A partire dalla splendida profusione di pelle sulla plancia e sui pannelli delle porte, una dotazione riservata alla versione Luxury, ovvero la piu' lussuosa delle Crosswagon. Applicata con grande precisione e perizia, la pelle " Pieno Fiore " riesce ad elevare il tono generale dell'abitacolo, che in passato non ha mai impressionato per la sensazione di qualita' e che ora comincia a risentire del peso degli anni. ( .... ) per una Luxury bisogna firmare un assegno di oltre 40.000 euro, nei quali e' compresa un'apprezzabile dotazione di serie. Rispetto al modello d'origine, la posizione di guida non e' stata modificata, e cio' e' solo positivo perche' al volante della 156 non e' difficile sedersi comodamente e correttamente, pur con un'escursione del piantone del volante non troppo generosa. ( .... ) Sulla plancia, pulsanti ed interruttori sono disposti con perizia e tutto risulta a portata di mano, con l'unica eccezione del navigatore satellitare, complicato per quanto riguarda i menu' e dotato di un display piccolo e non troppo facile da consultare. ( .... ) Anche quando si parla di comfort, il codice genetico della 156 e' ben evidente. A prima vista, i pneumatici dalla spalla corposa prometterebbero un ottimo assorbimento, ma devono fare i conti con ammortizzatori piuttosto frenati e, piu' in generale, con un assetto che non fa sconti in materia di handling. L'Alfa soffre soprattutto sulle sconnessioni brevi, per esempio le giunture autostradali o le rotaie del tram. Va detto che, su tutte le altre irregolarita', la Crosswagon passa con maggiore facilita'. L'assetto rialzato e le gomme M+S, fondamentali per la neve o gli sterrati, terreni difficili dove l'Alfa si muove con grande sicurezza, hanno intaccato solo in minima parte quel piacere di guida che da sempre caratterizzo la Sportwagon Alfa. Lo sterzo non ha la stessa prontezza ed e' meno progressivo rispetto ad una 156, ma continua ad essere un comando gradevole, anche se il diametro di sterzata e' un po' imbarazzante quando si fa manovra in spazi meno che ampi. La leggera prevalenza del retrotreno, che in condizioni di buona aderenza riceve il 58% della coppia, rende appagante la guida su strade tortuose, perche' l'asse posteriore accompagna piacevolmente l'uscita dalle curve, regalando alla Crossswagon un po' di quella gustosita' che appartiene soltanto alla trazione posteriore. ( .... ) I quattro dischi ( con gli anteriori autoventilanti ) non stupiscono con spazi d'arresto da primato, ma l'impianto e' insensibile alla fatica ed il pedale permette di dosare con precisione la frenata. Il Multijet da 150 cavalli, lo stesso della coupe' GT, non e' particolarmente silenzioso, ma in compenso e' potente, a tratti persino sportivo: verso i 1800 giri il turbo comincia a spingere e si arriva con grande facilita' fin oltre i 4500 giri. Il rovesio della medaglia e' rappresentato soltanto da una lieve pigrizia ai regimi meno elevati che, a bassa velocita', ne riduce la sfruttabilita' nelle marce alte. In definitiva, si tratta di lavorare un po' di piu' con le marce: la leva del cambio e' ben posizionata, ben manovrabile e priva di legnosita', anche se ci sarebbe piaciuta un'escursione piu' contenuta negli innesti. Sempre pesante, invece, il pedale della frizione, per il cui azionamento e' richiesto uno sfrorzo di 12 chili. In compenso e' ben modulabile in tutte le situazioni. ( .... ) nonostante la trazione integrale permanente, i rapporti un po' piu' corti, l'aumento della massa e le gomme quattro stagioni, le richieste di carburante rimangono interessanti, a patto di non voler emulare le migliori concorrenti.
Lusinghieri infine i giudizi sulla stabilita', messa alla prova dalla rivista come segue:
Le gomme M+S e l'assetto rialzato non sono certo elementi che favoriscono le doti dinamiche, ma la Crosswagon e' riuscita a non disperdere il patrimonio genetico della 156. In curva si avverte subito un rollio piu' marcato, che non modifica pero' la sincerita' del comportamento. L'Alfa integrale ha superato la nostra classica prova di stabilita' in curva fino a 106 km/h, con reazioni sempre oneste e lineari. Il controllo elettronico della stabilita' interviene sempre in maniera molto graduale e nella prima fase della manovra imbriglia un accenno di sottosterzo. Nessun problema neppure nella fase di riallineamento, dove i leggeri ondeggiamenti del corpo vettura pregiudicano solo in minima parte l'efficacia dei comandi impartiti col volante. Risultati altrettanto positivi li abbiamo ottenuti nel test dell'Alce, cui sottoponiamo le vetture dal baricentro rialzato e che mette in evidenza eventuali tendenze al ribaltamento. La Crosswagon si e' mossa tra i birilli con invidiabile sicurezza, ed il collaudatore e' riuscito ad infilarla nei corridoi di prova fino ad una velocita' di 65,1 km/h. Nonostante la violenza delle manovre, quest'Alfa non ha accennato il benche' minimo sollevamento delle ruote interne, scivolando semmai su quelle esterne. Da menzionare, anche in questo caso, l'ottima taratura del VDC, che, unita alle notevoli caratteristiche di base del telaio, infondono una notevole sicurezza al pilota. Infine, buoni risultati anche dal punto di vista della tenuta di strada pura: in assetto stabilizzato, la Crosswagon ha sviluppato un'acceleraazione laterale di 0.92 g, un valore non elevatissimo, ma adeguato alle caratteristiche della vettura.
Purtroppo, nonostante il complessivo buonissimo giudizio che si deduce da questo servizio, la votazione finale e' stata bassa, con solo 74/100. A pregiudicarla sono state le poche stelle date alla Crosswagon in materia di BAGAGLIAIO, ABITABILITA', CONFORT e CLIMATIZZAZIONE, tutti con sole 3 stelle su 5 all'attivo. Pessimo il voto dato al PREZZO, con solo 2 stelle ( ma me ne frego........ 80 milioni di vecchie lire.......... ). E le tre stelle e mezzo assegnate per STERZO e CONSUMO non hanno certamente aiutato la media. L'unica voce che ha ottenuto il massimo dei voti ( 5 stelle ) e' stata quella riguardante il comportamento stradale.