Album Alfa Romeo

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La parte più appariscente è certamente la coda: sfoggia infatti un enorme lunotto diviso da una sottile striscia di lamiera, in stile Chevrolet Corvette Stingray, e due "pinne" lievemente affusolate verso l'interno, per un risultato estetico molto personale. Non vi fu certo mancanza di riscontri positivi: la vettura è stata un successo immediato, che colpì il pubblico con la sua notevole aerodinamica e la stabilità ad alta velocità. La BAT 5 poteva vantare un Cx di 0.23.
 
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La BAT 7
Fu la seconda BAT esposta al Salone dell'Auto di Torino, siamo nel 1954: un anno dopo la BAT 5. Il design della BAT 7 è un chiaro richiamo agli stilemi del precedente modello, la BAT 5, portati al limite. Per il progetto del 1954, e le successive BAT, Bertone introdusse alcuni risultati di proprie ricerche sugli studi aerodinamici: ne risultarono due pinne estremamente vistose, molto ricurve ed altrettanto sottili.
 
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Il frontale è un'evoluzione di quello presentato sulla BAT 5, con forme più "civili", ma gli alloggi dei gruppi ottici sono qui scomparsi. Infatti, i fari sono ora situati vicino alla protuberanza centrale che, quando serve, punta verso il basso per illuminare la strada. Anche Fiat sperimentò una soluzione simile, sulla concept car Fiat Turbina, che debuttò in contemporanea, proprio nello stesso salone.
Qui il Cx raggiunse il valore di 0.19.
 
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Terza e ultima vettura frutto del progetto BAT, la BAT 9, fu presentata, sempre al Salone dell'Auto di Torino, nel 1955. Il suo design è una chiara intenzione di mostrare che gli sviluppi del progetto BAT potevano trovare sfogo in una produzione su larga scala.
(Ma quanto assommiglia alla futura Giulietta SS)
La BAT 9, pur evolvendo gli stilemi dei modelli precedenti, li sfoggia su una linea molto più sobria, basti guardare le pinne posteriori: sulle BAT 5 e BAT 7 erano molto appariscenti e voluminose, qui si riducono a due bandelle di metallo, molto più discrete, che ricordano molto da vicino le "protuberanze" presenti sulle auto americane dell'epoca. Rimane sempre presente, però, il lunotto diviso in due parti.
 
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Bertone ha abbandonato i tratti più estremi delle due precedenti auto, trasformandoli in tratti più consoni ad un uso stradale della vettura: i fari anteriori sono ora, infatti, posti sui parafanghi e sono sempre visibili. Per la prima volta compare il classico scudetto Alfa Romeo, committente di tutti progetti, che campeggia sul frontale.
 
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