Album Alfa Romeo

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Questa forma aerodinamica permetteva al modello di raggiungere una velocità massima di 220 Km/h. La Disco Volante possedeva infatti un bassissimo Cx; secondo alcune fonti esso aveva infatti un valore di 0,25.La linea della Disco Volante ispirò poi la Jaguar E-Type. Della Disco Volante con motore due litri furono prodotti tre esemplari, con carrozzerie differenti: l'originaria spider del 1952, una coupé dalle linee simili, e infine una più convenzionale spider "fianchi stretti", più sottile rispetto agli altri due esemplari perché priva dei caratteristici parafanghi bombati.
 
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Venne poi allestita una versione spider dotata del motore sei cilindri in linea bialbero da 3.495 cm³ e 275 CV della vettura sport Alfa Romeo 6C 3000 Competizione Maggiorata; dei due esemplari costruiti uno fu presto demolito.
Il peso particolarmente esiguo (760 kg) permetteva alla Disco Volante tre litri e mezzo di raggiungere i 230 km/h.
La 1900 C52 divenne famosa in breve tempo, tanto che all'Alfa Romeo arrivarono numerose prenotazioni; tuttavia, nonostante le pressioni di personaggi famosi come l'astronauta Charles Conrad e l'attore Tyrone Power, l'azienda decise di far rimanere il modello una vettura sperimentale.
 
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Oggi un esemplare della versione con motore da 3,5 L è esposto al Museo dell'automobile di Torino, mentre i due prototipi originali (coupé e spider) con propulsore da 2 litri sono conservati al Museo dell'Alfa Romeo di Arese. Questi ultimi sono regolarmente utilizzati nelle rievocazioni storiche. Infine la spider "fianchi stretti" è parte della Collezione Schlumpf, ospitata nel Museé de l'automobile di Mulhouse (Francia dipartimento dell'Alto Reno)
 
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Laureato in Ingegneria meccanica al Politecnico di Torino nel 1933 e una seconda volta in Ingegneria aeronautica nel 1935, entrò all'Alfa Romeo dopo il servizio militare nel 1938.
Nel 1946 venne nominato direttore della progettazione e delle esperienze, nel 1951 divenne direttore centrale e nel 1969 vice direttore generale.
La progettazione della 1900, della Giulietta, della Giulia, della 1750 dell'Alfetta e delle loro derivate si deve a lui e ad altri tecnici sotto la sua direzione.
 
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Balocco-1971, da sx, Satta, Busso, Luraghi e Chiti
A questi tecnici gli Alfisti devono la loro passione per le Alfa Romeo, perchè le loro auto erano pensate e costruite guardando all'eccellenza tecnica. Un'azienda è fatta di uomini.
 
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