Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio - 2.9 v6 510cv - MT6 - Rosso Alfa - 2016 - mi

L’avevi detto e l’hai fatto... viva i 300 [emoji106]
 
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L’avevi detto e l’hai fatto... viva i 300 [emoji106]
Spero solo che non stessero registrando i miei battiti cardiaci in quel momento...
:D
La prova da sforzo, in confronto, mi fa una pippa!
:eek:
Ma credimi, forse non ai 300 ma ai 215-220 ti abitui in fretta.
Peccato che per qualche mese dovrò vivere solo di ricordi, fino a che non andrò in Germania un’altra volta.
 
poesia pura, la tua... invidia a bestia, la mia...
prima o poi ti vengo a trovare...
 
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Arriverà il punto che prenderai una bella casetta a Monaco X passarci tutti i week end
Altro che ricordi [emoji6]
Ogni 7 giorni [emoji123]
 
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Ritorno fresco fresco da Berlino, 2200 Km con la Quadrifoglio.
Devo ammettere che non la conoscevo...

Ma andiamo con ordine.
Svizzera e Austria scorrono tranquille, troppi limiti e troppi controlli (forse...).
Mi mimetizzo comportandomi educatamente: freno quando compare un limite nuovo di velocità, freccia a sinistra e a destra al rientro, non tallono l’auto davanti, non sfanalo.
Qualche Ticinese o Grigione si comporta da Italiano, ma resisto.

Arriva finalmente Lindau, il cartello con la D di Deutschland e compare il primo segnale completamente bianco con le strisce trasversali a dire “fine divieti”.
Dynamic...
Scalo e sparo a tavoletta, terza, quarta, quinta e sesta. Non c’è molto traffico, anzi quasi nessuno e sono rapidamente a 245. Da lì a 302 ci mette di più ma ci arriva giusto prima di dover frenare mooolto decisamente per una coda ferma.
Neanche una scodatina o tirata a destra o sinistra, mi trovo a 60 prima di aver capito dove sono finiti i bulbi oculari.
Inizia un calvario di lavori e code tra i quali giusto il tempo di sgranchirsi un po’ i cavalli per poi dover tornare a passo d’uomo.
Non scalda in coda, la frizione sempre granitica, ne approfitto per una 98 o 100 ottani all’area di servizio.
Un Italiano di quelli che non parlano quasi più la nostra lingua, una felpa rossa, magro e occhialuto mi chiede se può fotografarla.
Si tocca il cuore e...piange. Non ci credevo, era gioia! Mi dice: “è un pezzo del MIO Paese...”
Brividi...

Vedo una Giulia targata DE, alcune 156, un alfista in Giulietta mi sfanala, quasi fermi in due code opposte, incrociandomi a 20 all’ora...
Prendo confidenza: crociera a 175-180, se il traffico è leggero 200-215.
Iniziano i curvoni prima del bivio tra la 6 e la 9. Molti hanno limiti, MAI ridicoli, alcuni nessuno. Li prendo a velocità crescenti.
I G si sprecano ma mi scordo di misurarli. Comunque niente sottosterzo ma, al limite estremo, va via leggermente sulle quattro ruote: piece of cake! i 225 in curva sono stati metabolizzati...
E iniziano le sfide alle tedesche.

BMW, Mercedes, VW le infilo tutte con una facilità tale che penso mollino il piede. Ma non è vero: la Q ha una marcia in più e, quando anche sei in sesta piena, ruggisce e scatta se affondi il piede, con una progressione esaltante e una stabilità unica.
Sono costretti a rientrare ma lo fanno con molta educazione, basta non tallonarli troppo da vicino (che sarebbe anche suicida...).
Ma...ma a furia di sorpassare tutti, dove si può correre, mi dimentico di guardare spesso nel retrovisore.
E chi ti trovo? una R6 a distanza di sicurezza ma in avvicinamento.
Freccia e rientro, lei passa e va...
Scalo e accelero.
Fatico ad avvicinarmi ma mi avvicino, e anche abbastanza velocemente. Mi vede e accelera. Accelero anch’io e finalmente mi deve cedere strada. La velocità era nulla in confronto alle accelerazioni che le nostre auto tiravano fuori.
Sul più bello, però, il solito limite. L’Audi si sposta a destra, prende un’uscita e vedo una mano che saluta. Saluto anch’io. Fine dell’incontro.

Che dire del resto: il ritorno l’ho fatto in “race” e ho provato di nuovo tutte le stesse sensazioni con la differenza che le sospensioni più rigide mi davano sensazioni diverse, più corsaiole ma meno comode, per un viaggio di 1100 Km...
Ma comunque l’ho tenuta in race solo per un terzo del percorso tedesco...

Che esperienza! Una meraviglia d’auto, non un problema e un carattere incredibile. E 31.000 Km percorsi.
Unico dispiacere vedere solo un’altra Giulia in Germania.
Ma la mia non ha avuto soggezione!

:)
Mi hai commosso. Ho viaggiato insieme a te andata e ritorno.
 
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miiiiiii.... 245 sui curvoni?? cappeeeeeeero
allora io oggi che ho toccato i 205 arrossisco :oops:

grande mpp
 
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miiiiiii.... 245 sui curvoni?? cappeeeeeeero
allora io oggi che ho toccato i 205 arrossisco :oops:

grande mpp
Solo 225...
:D
Ed erano curvoni abbastanza larghi. Ma comunque da cardiopalmo.
Piuttosto, all’inizio credevo di aver forato o “dechappato”: intorno ai 200 sentivo forti rumori ritmici da rotolamento.
Poi ho scoperto che molti tratti autostradali sono fatti con cemento o comunque asfalto a pannelli fissati col bitume, come alcune piste di aeroporto.
E questi, oltre ad essere rumorosi (le giunte) danno meno aderenza, IMHO, rispetto all’asfalto “puro”. Per cui ci guidavo col piede di velluto.
 
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Spero solo che non stessero registrando i miei battiti cardiaci in quel momento...
:D
La prova da sforzo, in confronto, mi fa una pippa!
Giulia Quadrifoglio in versione elettrocardiografo...:D:D:D
Una curiosità: consumi?... si lo so è una domanda stupida :rolleyes:.



In un universo alternativo, saputo del tuo arrivo, a Berlino è successo questo....
:D:D:D:D
 
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Ritorno fresco fresco da Berlino, 2200 Km con la Quadrifoglio.
Devo ammettere che non la conoscevo...

Ma andiamo con ordine.
Svizzera e Austria scorrono tranquille, troppi limiti e troppi controlli (forse...).
Mi mimetizzo comportandomi educatamente: freno quando compare un limite nuovo di velocità, freccia a sinistra e a destra al rientro, non tallono l’auto davanti, non sfanalo.
Qualche Ticinese o Grigione si comporta da Italiano, ma resisto.

Arriva finalmente Lindau, il cartello con la D di Deutschland e compare il primo segnale completamente bianco con le strisce trasversali a dire “fine divieti”.
Dynamic...
Scalo e sparo a tavoletta, terza, quarta, quinta e sesta. Non c’è molto traffico, anzi quasi nessuno e sono rapidamente a 245. Da lì a 302 ci mette di più ma ci arriva giusto prima di dover frenare mooolto decisamente per una coda ferma.
Neanche una scodatina o tirata a destra o sinistra, mi trovo a 60 prima di aver capito dove sono finiti i bulbi oculari.
Inizia un calvario di lavori e code tra i quali giusto il tempo di sgranchirsi un po’ i cavalli per poi dover tornare a passo d’uomo.
Non scalda in coda, la frizione sempre granitica, ne approfitto per una 98 o 100 ottani all’area di servizio.
Un Italiano di quelli che non parlano quasi più la nostra lingua, una felpa rossa, magro e occhialuto mi chiede se può fotografarla.
Si tocca il cuore e...piange. Non ci credevo, era gioia! Mi dice: “è un pezzo del MIO Paese...”
Brividi...

Vedo una Giulia targata DE, alcune 156, un alfista in Giulietta mi sfanala, quasi fermi in due code opposte, incrociandomi a 20 all’ora...
Prendo confidenza: crociera a 175-180, se il traffico è leggero 200-215.
Iniziano i curvoni prima del bivio tra la 6 e la 9. Molti hanno limiti, MAI ridicoli, alcuni nessuno. Li prendo a velocità crescenti.
I G si sprecano ma mi scordo di misurarli. Comunque niente sottosterzo ma, al limite estremo, va via leggermente sulle quattro ruote: piece of cake! i 225 in curva sono stati metabolizzati...
E iniziano le sfide alle tedesche.

BMW, Mercedes, VW le infilo tutte con una facilità tale che penso mollino il piede. Ma non è vero: la Q ha una marcia in più e, quando anche sei in sesta piena, ruggisce e scatta se affondi il piede, con una progressione esaltante e una stabilità unica.
Sono costretti a rientrare ma lo fanno con molta educazione, basta non tallonarli troppo da vicino (che sarebbe anche suicida...).
Ma...ma a furia di sorpassare tutti, dove si può correre, mi dimentico di guardare spesso nel retrovisore.
E chi ti trovo? una R6 a distanza di sicurezza ma in avvicinamento.
Freccia e rientro, lei passa e va...
Scalo e accelero.
Fatico ad avvicinarmi ma mi avvicino, e anche abbastanza velocemente. Mi vede e accelera. Accelero anch’io e finalmente mi deve cedere strada. La velocità era nulla in confronto alle accelerazioni che le nostre auto tiravano fuori.
Sul più bello, però, il solito limite. L’Audi si sposta a destra, prende un’uscita e vedo una mano che saluta. Saluto anch’io. Fine dell’incontro.

Che dire del resto: il ritorno l’ho fatto in “race” e ho provato di nuovo tutte le stesse sensazioni con la differenza che le sospensioni più rigide mi davano sensazioni diverse, più corsaiole ma meno comode, per un viaggio di 1100 Km...
Ma comunque l’ho tenuta in race solo per un terzo del percorso tedesco...

Che esperienza! Una meraviglia d’auto, non un problema e un carattere incredibile. E 31.000 Km percorsi.
Unico dispiacere vedere solo un’altra Giulia in Germania.
Ma la mia non ha avuto soggezione!

:)
Mario, come dice None, hai la capacità di descrivere le cose in modo tale che uno si sente in macchina con te.Grande, complimenti! ☺
 
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