Alfa Romeo Giulietta: progetto codice 940

Promette bene.. resta il fatto che con il futuro dell'Alfa in mano.. non dormiamo sonni tranquilli..
 
si la questione peso è sempre molto importante , ma non è la componente principale , ed è anche grazie al peso che alfa riesce ad avere quella stabilità e quel comportamento sul bagnato che altre vetture non hanno .. basterebbero dei cv in piu per annullare il "problema" peso senza intaccare l'handling
 
nei boxer...?? già sulla prima Giulietta erano in lega leggera!! :D:D

io invece sono molto sensibile sulla questione peso, qualcuno pagine fa aveva postato un 1400kg dichiarati per la 2.0 JTDm.

tutto sommato non è malissimo viste le dimensioni, certo che se penso che la mia pesa 1310kg dichiarati e la 8v 1200 e rotti...:rolleyes:

(1200kg adesso li pesa una MiTo :mad:)

:decoccio:
Ma secondo me ci vuole un bel 2,4 anche sulla Giulietta :D
 
Spiegalo alla fiat.. che secondo loro mettere piu' cavali equivale a dire :Spendere + soldi! ma dove andremo a finire? e faranno la giulietta fino al 2020 cm minimo?
 
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guardate che il gruppo fiat come nessun'altro gruppo automotive ormai lavora per magazzino...

l'auto viene messa in produzione solo su ordine del cliente.

è inutile dire che devono finire le scorte di magazzino
 
Giulietta, una “sbirciata” sotto il vestito

Attesissima, la Giulietta comincia a farsi conoscere. Di quella che fino a ieri era soprattutto la protagonista dei dibattiti al calor bianco su Internet (oltre che il soggetto più ambito delle “foto spia” scattate ai “muletti” sulle strade di tutta Europa) siamo ora in grado di dirvi qualcosa di più. Non certo sulla linea, che ormai tutti hanno visto, apprezzato, discusso, criticato, dopo che nei mesi scorsi sono state diramate le fotografie ufficiali. E nemmeno sul nome: come tutti sanno, si sarebbe dovuta chiamare Milano, prima di uno spiazzante dietro-front di Marchionne. No, oggi vi raccontiamo i segreti tecnici di quest’auto, che, lo ricordiamo ancora una volta, sarà presentata al Salone di Ginevra il 2 marzo, per debuttare nelle concessionarie a fine aprile (prezzo base, intorno ai 21.000 euro).

QUATTRO TURBO - Già al lancio, l’erede della 147 sarà proposta con quattro motori, tutti dotati di turbocompressore e del sistema Start&Stop, che consente di ridurre i consumi (e le emissioni inquinanti): si tratterà del 1.4 a benzina da 120 cavalli e del 1.4 MultiAir da 170 CV (con la potenza specifica record di 126 cavalli/litro), e dei diesel common-rail 1.6 da 105 CV e 2.0 da 170. Subito dopo arriverà il 1750, sempre turbo, a iniezione diretta di benzina da 235 cavalli.

DOPPIA PERSONALITÀ - L’Alfa Romeo Giulietta sarà un’auto dalla doppia anima, come dicono i progettisti. Promette un handling (cioè un’agilità di guida e una tenuta di strada) ai massimi livelli nella categoria e, insieme, un comfort paragonabile a quello delle migliori concorrenti tedesche. Non è un mistero, infatti, che la vettura si proponga come un’alternativa seria e credibile sia alle sportive BMW Serie 1 e Audi A3, sia alla Volkswagen Golf. A darle due personalità saranno innanzitutto il “Pack Sport”, cioè una taratura sportiva delle sospensioni (con assetto ribassato per la 1750, per la quale è previsto di serie) dedicata agli alfisti più “impallinati”, e il “manettino” DNA, che modifica elettronicamente la risposta del motore, dello sterzo e dell’ESP, in modo da renderlo più o meno rapido.

LA NUOVA PIATTAFORMA - In realtà, la Giulietta è stata progettata in tutti i dettagli per combinare gusto della guida e comfort, maneggevolezza e buon “filtraggio” delle buche, sportività e basso livello di vibrazioni. Così, almeno, giurano i tecnici. Che spiegano come con quest’auto debutti una nuova piattaforma (che vediamo nella foto 1, 2 e 3, si chiama Compact e servirà da base per tutte le future medie del Gruppo, da quelle che sostituiranno Bravo e Delta ai modelli Jeep e Dodge di nuova generazione) che fa largo uso di materiali leggeri. La riduzione dei pesi, nel caso della Giulietta, si può valutare in un buon 10%: il pianale, ci hanno detto i progettisti, pesa 174 kg e tutto l’“under body” (cioè l’insieme di organi meccanici che sta sotto la carrozzeria, motore escluso) non supera i 594. Ricordiamo che l’auto è lunga 435 centimetri, larga 180 e alta 146.

FLESSIBILITÀ - I tecnici del Gruppo Fiat hanno cominciato a lavorare intorno a questa piattaforma alla fine del 2004, quando stava per essere lanciata la Bravo (che, come pure la Delta, è realizzata sulla precedente piattaforma C). Si tratta di un pianale molto flessibile, per poter essere adattato senza grossi investimenti a diversi modelli, anche a trazione integrale; e potrà essere facilmente allungato nel passo (263 cm quello della Giulietta) e persino allargato, per offrire più spazio a bordo.

SARÀ ALL’ALTEZZA? - Tornando alla Giulietta, gli alfisti si chiedono se sarà davvero al livello delle migliori tradizioni della Casa. Se avrà uno sterzo (foto 4) paragonabile, per prontezza e precisione, a quello della 147, se saprà inserirsi in curva con altrettanta rapidità, se riuscirà a divertire. In attesa di potervi raccontare come va effettivamente su strada la vettura, possiamo dirvi che lo sterzo della nuova Alfa Romeo è a comando elettrico, una scelta che può lasciare perplessi. Anche se chi l’ha progettata sottolinea che il motorino calettato sulla cremagliera garantisce un feeling di guida naturale, ed elimina il ritardo di risposta dei “servo” elettrici.

E le sospensioni? Se per quel che riguarda quelle posteriori non ci sono dubbi (il passaggio dal MacPherson a un sofisticato sistema a bracci multipli (foto 5) costituisce un notevole passo avanti, per il comfort come per la stabilità), l’abbandono dell’avantreno a quadrilatero alto farà certamente discutere. È confermato, infatti, che le sospensioni anteriori della Giulietta seguono un normale schema MacPherson (foto 6), sia pure affinato grazie al ricorso dell’alluminio per i montanti. Per ora non si può che riferire quel che dicono in Fiat: nell’handling, la Giulietta sarà in linea con BMW Serie 1 e Audi A3. È una promessa.

da AlVolante.it

Nel link ( http://www.alvolante.it/gallery/15394 ) trovate tutte le immagini...contate però che nei commenti di AlVolante ci sono un po di imprecisioni (tipo le parti verdi del pianale non sono di quello della 147 ma della Bravo)
 
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