Salve a tutti, sono tornato da lezione ed è passato qualche tempo dalla mia ultima discussione qui, quindi oggi sarò curioso di dare una prospettiva riguardo al nuovo veicolo SUV di segmento B che, nelle teoria, dovrebbe essere l’erede spirituale della Mito: l’Alfa Romeo Milano.
Partendo dal contesto, di questo veicolo sappiamo ormai quasi tutto da quando lo scorso anno furono leakati per errore di un dipendente Alfa Romeo (mi dispiace per lui, visto che sarà stato nei casini presumibilmente) le immagini del nuovo piccolo SUV del biscione in un portfolio di linkedin. Da li la diffusione nei social e mass media Europei che hanno potuto individuare le principali informazioni del veicolo ovvero la sua motorizzazione a batteria elettrica ed motore endotermico. I prototipi e muletti sono stati avvistati nelle strade pubbliche all’inizio di quest’anno ed è quasi sicuro che il muletto e aspetto esterno definitivo sia uguale a quello del leak. Il nuovo modello uscirà ad aprile, ironicamente il mese del mio compleanno.
Partendo dal contesto, di questo veicolo sappiamo ormai quasi tutto da quando lo scorso anno furono leakati per errore di un dipendente Alfa Romeo (mi dispiace per lui, visto che sarà stato nei casini presumibilmente) le immagini del nuovo piccolo SUV del biscione in un portfolio di linkedin. Da li la diffusione nei social e mass media Europei che hanno potuto individuare le principali informazioni del veicolo ovvero la sua motorizzazione a batteria elettrica ed motore endotermico. I prototipi e muletti sono stati avvistati nelle strade pubbliche all’inizio di quest’anno ed è quasi sicuro che il muletto e aspetto esterno definitivo sia uguale a quello del leak. Il nuovo modello uscirà ad aprile, ironicamente il mese del mio compleanno.
Anche dal punto di vista tecnico sappiamo molte cose, partendo dal pianale condiviso sulla quale poggerà il veicolo ovvero il CMP (Common Modular Platform) di origine PSA nella quale già veicoli dell’attuale gruppo stellantis sono nati: Peugeot 208 e 2008, Opel Corsa e Mokka, DS3 Crossback e i più recenti veicoli dei marchi Ex-FCA Jeep Avenger, Fiat 600, Lancia Ypsilon e appunto la nuova Alfa Romeo Milano.
La motoristica del nuovo veicolo del Biscione condividerà molto probabilmente i motori del gruppo PSA già montati nei modelli più recenti sopracitati ovvero l’endotermico 1.2 puretech da 100 cv e la sua variante mild-hybrid da 136 cv. Sulle versioni a batteria elettrica il discorso sarà uguale, dove saranno presenti probabilmente le varianti da 156 cv e 54 kw (recentemente soggetto di un lieve potenziamento) e l’inedita versione della quale sappiamo soltanto la potenza di 240 cv, condivisa molto probabilmente con un altro modello del gruppo che uscirà quest’anno: l’Abarth 600 elettrica. Le motorizzazioni qui esposte, seppur usate in più di un marchio, potrebbero avere delle differenziazioni nella taratura centralina e nella potenza effettiva ma su questo bisognerà attendere l’uscita ad Aprile.
Sulla ciclistica non si sa molto, ma si suppone condividerà quella delle altre vetture del gruppo, in particolare quelle dei SUV di segmento B presenti nel gruppo stellantis ovvero all’anteriore sospensioni Macpherson indipendenti e al posteriore semi-indipendenti. Nonostante questa supposizione, Alfa Romeo ha dichiarato che ha lavorato molto sulla ciclistica della Milano per dare un feeling di guida differenziato e unico rispetto alle concorrenti, di conseguenza sono aperte altre teorie. Fonti:
Sulla ciclistica non si sa molto, ma si suppone condividerà quella delle altre vetture del gruppo, in particolare quelle dei SUV di segmento B presenti nel gruppo stellantis ovvero all’anteriore sospensioni Macpherson indipendenti e al posteriore semi-indipendenti. Nonostante questa supposizione, Alfa Romeo ha dichiarato che ha lavorato molto sulla ciclistica della Milano per dare un feeling di guida differenziato e unico rispetto alle concorrenti, di conseguenza sono aperte altre teorie. Fonti:
Peugeot 2008 II (2023) 1.2 PureTech 100 Scheda Tecnica
Peugeot 2008 II (2023) 1.2 PureTech 100 Scheda Tecnica 2023, 2024, 2025 101 cv, Benzina, Consumi l/100, Lunghezza 430.4cm, Larghezza 177.0cm, Altezza 152.3cm, Peso 1263kg
www.ultimatespecs.com
Opel Mokka B 1.2 Turbo 100HP Scheda Tecnica
Opel Mokka B 1.2 Turbo 100HP Scheda Tecnica 2020 100 cv, Benzina, Consumi l/100, Lunghezza 415.1cm, Larghezza 179.0cm, Altezza 152.3cm, Peso 1274kg
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DS DS3 Crossback PureTech 100 Scheda Tecnica
DS DS3 Crossback PureTech 100 Scheda Tecnica 2019, 2020, 2021, 2022 100 cv, Benzina, Consumi l/100, Lunghezza 411.8cm, Larghezza 179.1cm, Altezza 153.4cm, Peso 1249kg
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Esteriormente, nella vista front, l’Alfa Romeo Milano ha una caratteristica che interrompe una tradizione stilistica nell’arco di quasi 30 anni nelle recenti vetture di serie Alfa Romeo ovvero il portatarga asimmetrico, elemento introdotto dalla poco lontana Alfa Romeo 156 nel 1997. Infatti la targa viene spostata in maniera simmetrica sotto il trilobo del biscione. Altro dettaglio rilevato nei leak dello scorso anno è il logo Alfa Romeo che ora viene inserito nel cofano rispetto al trilobo nel paraurti. Un altro dettaglio, vittima del carry-over del gruppo stellatis, sono gli specchietti retrovisori laterali che sono gli stessi del gruppo PSA. Continuando, nella vista front il gruppo trilobo Alfa è apparentemente unito in un unica forma a “T” integrando in unica forma, in finitura presumibilmente nero lucido, il trilobo e i due proiettori. Nella vista side un dettaglio di primo spicco è la maniglia a scomparsa nella porta posteriore come nella Giulietta del 2010. I brancardi inferiori e passaruota, come nella Tonale top di gamma, saranno in colore nero lucido nelle versioni più alto di gamma. La linea inferiore del giro vetri risale leggermente verso il back. L’inclinazione del lunotto cerca di dare una forma da 2 volumi classica, seppur l’inclinazione sembra meno accentuata rispetto a quella del tonale. Sempre nel profilo side dell’Y0, c’è un leggero accenno di un probabile spoiler che dà l'apparenza che la Milano sia una due volumi e mezzo. Il back invece ha un grande paraurti, sempre presumibilmente in nero lucido per le versioni top di gamma, con il porta targa. Dettaglio rilevante e che segue le ultime tendenze stilistiche è il gruppo proiettori posteriori che è, apparentemente, unita da una striscia laterale in nero.
Gli interni, scoperti attraverso i pattern dei brevetti, rilevano una plancia più uniforme rispetto al Tonale con un touchscreen centrale integrato e non esterno alla plancia. La pulsantiera sottostante lo schermo è direttamente ereditata dagli ultimi due modelli del gruppo italo-francese, Jeep Avenger e Fiat 600. Anche le bocchette d’aria centrali sono ereditate da quest’ultimi due modelli. Le forme della plancia sono più teutoniche rispetto a quelle della Tonale che hanno una rotondità nelle forme più evidenti. Un altro elemento che segue le ultime tendenze è il quadro strumenti digitale, che viene reinterpretato con il tradizionale cannocchiale Alfa Romeo dove possiamo notare che, per un taglio di costi, lo schermo rettangolare del quadro strumenti è integrato in due elementi, presumibilmente di plastica, laterali per imitare la forma a cannocchiale citata. Il sedile ha un forte legame con un'altra auto del gruppo, il Jeep Avenger, dalla quale ne eredita le forme del sedile. Il tunnel centrale integra la leva del cambio automatico, sempre ereditata dal carry-over PSA, e il rotone nella parte superiore delle probabili modalità di guida DNA. I pannelli porta probabilmente sono la parte più povera dell’auto che probabilmente avranno molte parti di plastica rigida. Nuovo il volante, che riprende apparentemente lo stile dei volanti che abbiamo ritrovato nel model year 2013 di Giulietta e Mito.
Andando nella conclusione, espongo un mio personale pensiero. L’auto è chiaramente limitata nel suo ciclo progettuale sia perché utilizza un pianale e motorizzazioni già esistenti di origine PSA sia perché, sempre per limitazioni progettuali legati al pianale e carry-over stellantis, i designer del centro stile Alfa Romeo avranno avuto una bella sfida considerando che non potevano avere molte libertà di spunto. Nonostante tutto, vedo uno sforzo in più di differenziare il veicolo rispetto ad altri due veicoli nel globo dell’Ex gruppo FCA ovvero Fiat 600 e Jeep Avenger che, al di fuori della meccanica e pianale, hanno soprattutto molte similarità negli interni e nella plancia. Anche i collaudatori, soprattutto, avranno avuto una sfida ardua per dare a questa vettura un feeling da Alfa Romeo nella ciclistica, considerando la meccanica e il pianale sulla quale il veicolo nasce. Come per Tonale, questo veicolo deve vendere in un mercato dei SUV di segmento B molto agguerrito. Mi auguro per Alfa Romeo che questo veicolo, soprattutto nelle versioni endotermiche che quasi sicuramente usciranno in un secondo momento, possa avere un suo spazio nelle immatricolazioni italiane e europee per dare maggiori fondi economici al marchio del Biscione che, nei prossimi anni, usufruirà dei nuovi pianali STLA nelle sue varianti e del carry-over PSA per vivere, seppur ormai Alfa Romeo, come per altri gruppi automobilistici, debba uniformarsi all’utilizzo di pianali e componenti condivise per logiche economiche industriali. E’ complesso, in una situazione Europea e globale automobilistica ormai complessa e agguerrita.
Andando nella conclusione, espongo un mio personale pensiero. L’auto è chiaramente limitata nel suo ciclo progettuale sia perché utilizza un pianale e motorizzazioni già esistenti di origine PSA sia perché, sempre per limitazioni progettuali legati al pianale e carry-over stellantis, i designer del centro stile Alfa Romeo avranno avuto una bella sfida considerando che non potevano avere molte libertà di spunto. Nonostante tutto, vedo uno sforzo in più di differenziare il veicolo rispetto ad altri due veicoli nel globo dell’Ex gruppo FCA ovvero Fiat 600 e Jeep Avenger che, al di fuori della meccanica e pianale, hanno soprattutto molte similarità negli interni e nella plancia. Anche i collaudatori, soprattutto, avranno avuto una sfida ardua per dare a questa vettura un feeling da Alfa Romeo nella ciclistica, considerando la meccanica e il pianale sulla quale il veicolo nasce. Come per Tonale, questo veicolo deve vendere in un mercato dei SUV di segmento B molto agguerrito. Mi auguro per Alfa Romeo che questo veicolo, soprattutto nelle versioni endotermiche che quasi sicuramente usciranno in un secondo momento, possa avere un suo spazio nelle immatricolazioni italiane e europee per dare maggiori fondi economici al marchio del Biscione che, nei prossimi anni, usufruirà dei nuovi pianali STLA nelle sue varianti e del carry-over PSA per vivere, seppur ormai Alfa Romeo, come per altri gruppi automobilistici, debba uniformarsi all’utilizzo di pianali e componenti condivise per logiche economiche industriali. E’ complesso, in una situazione Europea e globale automobilistica ormai complessa e agguerrita.