Ci sono diverse tipologie di ricarica, legate alla loro potenza, che vengono divise in “AC”, corrente alternata, e “CC” o “DC”, corrente continua. La prima ha un flusso di potenza più lento, mentre la seconda è la cosiddetta ricarica rapida, propria a seconda dell’intensità delle colonnine Fast e Ultra-Fast.
La ricarica fast in DC invece si trova solo alle colonnine pubbliche, perché sfrutta livelli di potenza che vanno da 22 a oltre 300 kW, tieni conto, però, che la velocità di ricarica non è definita solo dalla stazione. Nel caso della ricarica in AC, molto è dato anche dal cavo in dotazione, che quasi mai è da 22 kW: di solito si aggira tra i 7 e gli 11, in tal caso però viene in aiuto in dispositivo Juice Booster fino a 22kWh, costo da 1000€ a salire.
Nel caso della ricarica in DC, invece, la velocità è data dalla potenza di ricarica supportata dal veicolo. Vetture con sistema di tensione tra i 350 e i 400 Volt supportano potenze da 50 a circa 150 kW, motivo per cui per recuperare l’80% impiegano tra i 40 e i 60 minuti.
Infine, a definire la velocità ci sono anche le condizioni meteorologiche. La temperatura ideale per avere la massima potenza è tra i 18 e i 25 gradi, sopra e sotto i quali si avrà un flusso di potenza leggermente inferiore.
Inoltre vige la considerazione che se a una colonnina sono attaccate più vetture, queste non caricheranno tutte al massimo, ma la potenza verrà divisa in base al numero di veicoli presenti.