Concordo sul fatto che l'elettrico nn rappresenta un futuro vicino e credo che comunque fino a quando ci sarà petrolio quel tipo di tecnologia potrà solo affiancare i motori tradizionali. Solo nelle grandi città piano piano si andrà in massa verso l'elettrico, ma perché lo vuole la politica, non il cliente. Detto questo, l'immobilismo non è mai giustificato. Un'azienda seria il futuro non lo aspetta, ma lo cerca. Le spese delle altre case oggi sembrano folli, ma tra dieci anni, i soldi che stanno spendendo adesso, ritorneranno con gli interessi grazie all'immagine che acquisteranno i brand che ci hanno investito, diventando leader del segmento. Se arrivi con 10 anni di ritardo ti ritrovi perennemente a inseguire e alla fine non avrai mai la nomea di quelli che hanno presidiato il mercato sin dall'inizio, né l'esperienza per lavorare in quel segmento. Quando negli anni 70 Volkswagen ha investito in un brand fallito come Audi poteva sembrare una scelta folle, oggi gli è tornato tutto l'investimento fatto nel tempo, grazie a un'immagine forte e riconosciuta nel suo segmento. Avevano capito prima di tutti che il futuro era "premium". Stessa cosa Toyota, che ha iniziato prima di tutti con l'ibrido. Oggi che la tecnologia ha preso piede è considerata l'auto ibrida per eccellenza. Fiat (ma anche altri gruppi) ha lavorato per decenni al risparmio, senza mai riuscire a vedere lontano, e nel tempo ha perso credibilità. Questo vale per qualsiasi azienda di qualsiasi settore(Nokia docet). Per cui è un bene che anche FCA abbia cambiato mentalità e abbia iniziato a guardare in prospettiva con la 500 elettrica e il progetto Centoventi, che oltretutto sono progetti secondo me ottimi per la mobilità cittadina, a differenza di Porche Taycan, Tesla model S o Mercedes EQC.
Bisogna solo sperare che anche con Alfa facciano la stessa cosa e capiscano che solo dopo tanti anni di investimenti continui avranno dei risultati soddisfacenti